Cronaca
Assalto sull'A14 a Molfetta. Un vigilante ferito: «Ci è andata di lusso»
All'indomani del tentato colpo proseguono le indagini della Polstrada di Bari. Recuperati un kalashnikov e una pistola
Molfetta - sabato 30 aprile 2022
10.00
Un colpo studiato nei minimi dettagli, che poteva avere conseguenze ben peggiori. Invece «ci è andata di lusso, ci è andata veramente di lusso» ha detto uno dei tre operatori dell'istituto di vigilanza Ivri-Sicuritalia in un video diventato virale. I rapinatori - non meno di sei quelli all'opera - non hanno esitato ad aprire il fuoco.
I banditi hanno sparato contro gli pneumatici anteriori e il mezzo, prima di ferire i tre vigilanti, ora sotto shock. «Questi sanno dove bucare», ha ribadito la stessa guardia giurata inquadrando il foro di un proiettile sulla portiera anteriore. «Hanno bucato le gomme, non hanno sparato davanti», ha aggiunto un suo collega. Poi il commando ha appiccato il fuoco anche alle auto - un'Audi Q3, una Jeep Renegade e una Ford Focus - utilizzate per il colpo. Un modo per non lasciare traccia.
L'inferno in pochissimi minuti, intorno alle 7. Ma l'accurato piano non è servito a nulla, la banda è comunque fuggita a mani vuote perché non è riuscita a mettere le mani sul carico di banconote dopo un inseguimento durato 6 chilometri, fra colpi d'arma da fuoco e speronamenti. Il furgone è stato costretto a bloccarsi, ma l'attivazione dello "spuma block" ha evitato che il colpo andasse a segno. A quel punto, i banditi si sono resi conto che l'attacco era ormai fallito e sono fuggiti.
I rilievi della Polizia Stradale di Bari, con la Squadra Mobile della Questura, e le testimonianze dei tre vigilanti che erano a bordo del mezzo saranno determinanti per ricostruire la dinamica dell'accaduto e per tentare di risalire ai rapinatori che, nella foga di fuggire, hanno lasciato un fucile AK-47 kalashnikov e una pistola.
I banditi hanno sparato contro gli pneumatici anteriori e il mezzo, prima di ferire i tre vigilanti, ora sotto shock. «Questi sanno dove bucare», ha ribadito la stessa guardia giurata inquadrando il foro di un proiettile sulla portiera anteriore. «Hanno bucato le gomme, non hanno sparato davanti», ha aggiunto un suo collega. Poi il commando ha appiccato il fuoco anche alle auto - un'Audi Q3, una Jeep Renegade e una Ford Focus - utilizzate per il colpo. Un modo per non lasciare traccia.
L'inferno in pochissimi minuti, intorno alle 7. Ma l'accurato piano non è servito a nulla, la banda è comunque fuggita a mani vuote perché non è riuscita a mettere le mani sul carico di banconote dopo un inseguimento durato 6 chilometri, fra colpi d'arma da fuoco e speronamenti. Il furgone è stato costretto a bloccarsi, ma l'attivazione dello "spuma block" ha evitato che il colpo andasse a segno. A quel punto, i banditi si sono resi conto che l'attacco era ormai fallito e sono fuggiti.
I rilievi della Polizia Stradale di Bari, con la Squadra Mobile della Questura, e le testimonianze dei tre vigilanti che erano a bordo del mezzo saranno determinanti per ricostruire la dinamica dell'accaduto e per tentare di risalire ai rapinatori che, nella foga di fuggire, hanno lasciato un fucile AK-47 kalashnikov e una pistola.