Cronaca
Asl Bari, mazzette in cambio di appalti: in carcere un 52enne di Molfetta
Si tratta di Ignazio Gadaleta. L'inchiesta del procuratore Rossi per associazione a delinquere, corruzione e falso, gli indagati sono in tutto 17
Molfetta - martedì 12 novembre 2024
11.15
La Guardia di Finanza di Bari ha arrestato oggi 10 persone (fra carcere e domiciliari) per i reati di associazione a delinquere, corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio e turbata libertà degli incanti. L'inchiesta riguarda alcune tangenti per appalti nella sanità, tra gli arrestati ci sono imprenditori e dirigenti dell'Asl di Bari.
Le misure cautelari sono state emesse dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Giuseppe Ronzino, su richiesta dalla Procura della Repubblica di Bari. L'inchiesta del procuratore capo Roberto Rossi è stata affidata al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria delle Fiamme Gialle. Sei indagati sono finiti in carcere, tra cui Ignazio Gadaleta, 52 anni, legale rappresentante della Gadaleta Ignazio s.r.l., e quattro ai domiciliari. Diciassette complessivamente gli indagati.
I sei portati in carcere sono accusati di avere «costituito e preso parte ad un'associazione per delinquere per compiere un'indeterminato numero di reati contro la pubblica amministrazione asservendo l'esercizione delle funzioni pubbliche al soddisfacimento degli interessi degli imprenditori che avrebbero poi partecipato al sodalizio criminale». In questo modo avrebbero turbato la regolarità di diverse procedure d'appalto della Asl, aggiudicando le gare agli imprenditori a loro vicini.
Non solo: avrebbero accelerato le procedure di liquidazione degli stati di avanzamento dei lavori. In cambio della loro complicità alcuni degli indagati avrebbero ricevuto danaro a più riprese. Tra le sei persone finite in carcere vi sono due dirigenti e una funzionaria della Asl di Bari, mentre gli altri tre sono tutti imprenditori.
Le misure cautelari sono state emesse dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Giuseppe Ronzino, su richiesta dalla Procura della Repubblica di Bari. L'inchiesta del procuratore capo Roberto Rossi è stata affidata al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria delle Fiamme Gialle. Sei indagati sono finiti in carcere, tra cui Ignazio Gadaleta, 52 anni, legale rappresentante della Gadaleta Ignazio s.r.l., e quattro ai domiciliari. Diciassette complessivamente gli indagati.
I sei portati in carcere sono accusati di avere «costituito e preso parte ad un'associazione per delinquere per compiere un'indeterminato numero di reati contro la pubblica amministrazione asservendo l'esercizione delle funzioni pubbliche al soddisfacimento degli interessi degli imprenditori che avrebbero poi partecipato al sodalizio criminale». In questo modo avrebbero turbato la regolarità di diverse procedure d'appalto della Asl, aggiudicando le gare agli imprenditori a loro vicini.
Non solo: avrebbero accelerato le procedure di liquidazione degli stati di avanzamento dei lavori. In cambio della loro complicità alcuni degli indagati avrebbero ricevuto danaro a più riprese. Tra le sei persone finite in carcere vi sono due dirigenti e una funzionaria della Asl di Bari, mentre gli altri tre sono tutti imprenditori.