Asilo nido comunale sotto organico, alcuni genitori ritirano anticipatamente i propri figli
«Grave situazione di rischio», la denuncia del consigliere comunale Ncd Luigi Roselli
Molfetta - giovedì 19 marzo 2015
8.34
Organico carente, numero di insegnanti al di sotto di quello previsto dalle norme e grande preoccupazione per la gestione della didattica nelle varie classi. L'asilo nido comunale di Molfetta assomiglia sempre più a un'isola completamente dimenticata dall'amministrazione comunale. A lanciare l'allarme è Luigi Roselli, consigliere comunale Ncd e componente del Comitato di gestione (organo che controlla il corretto funzionamento della struttura di via don Minzoni) che ha raccolto le preoccupazioni dei genitori: «Nella struttura di via don Minzoni sono troppo poche le insegnanti, mancano almeno un'educatrice per l'asilo nido e un'altra per la sezione primavera. Dall'inizio dell'anno scolastico - ammonisce Roselli - il personale sta lavorando sotto organico e mancano persino le supplenze: nella riunione del Comitato svoltasi l'altro ieri i genitori hanno denunciato circostanze in cui una insegnante si è trovata a gestire da sola ben 22 bambini, quando gli standard previsti dalle norme impongono un rapporto di un insegnante per ogni 6 bambini o massimo 10 (a seconda dell'età). Il sottodimensionamento del personale mortifica la professionalità delle insegnanti e potrebbe creare rischi per gli stessi bambini.»
Nel corso dell'ultima riunione del Comitato di controllo le famiglie hanno espresso un forte sentimento di disorientamento che coinvolge anche i bambini e un senso di sfiducia, al punto che sono sempre di più i genitori che decidono di ritirare i propri figli anticipatamente rispetto al normale orario dell'asilo. Altre famiglie addirittura stanno optando per affidare i bambini ad altre strutture.
Nonostante le ripetute segnalazioni fatte nei mesi scorsi all'amministrazione comunale sia da parte della direttrice dell'asilo sia da parte delle stesse famiglie, la risposta del sindaco Natalicchio è che non ci sono risorse sufficienti nel bilancio comunale per assicurare una copertura didattica adeguata.
«Giustificazioni del genere non si possono sentire e non dovrebbero mai essere pronunciate da un sindaco quando si ha a che fare con dei bambini. L'asilo nido comunale - ricorda Luigi Roselli, già assessore ai Servizi Socio Educativi - non aveva mai attraversato in passato situazioni di così grave disagio. E' sempre stato un servizio di eccellenza nell'ambito delle politiche di conciliazione famiglia-lavoro, un vanto per la città, ed è la prima volta che i genitori sono costretti a ritirare i propri figli a causa del sovraccarico di lavoro che pesa sulla professionalità delle insegnanti. Nei prossimi giorni - conclude - farò tutto quanto mi sarà concesso, nel mio ruolo di consigliere comunale, per suggerire all'amministrazione comunale soluzioni concrete che possano porre subito fine a questa situazione inaudita.»
Nel corso dell'ultima riunione del Comitato di controllo le famiglie hanno espresso un forte sentimento di disorientamento che coinvolge anche i bambini e un senso di sfiducia, al punto che sono sempre di più i genitori che decidono di ritirare i propri figli anticipatamente rispetto al normale orario dell'asilo. Altre famiglie addirittura stanno optando per affidare i bambini ad altre strutture.
Nonostante le ripetute segnalazioni fatte nei mesi scorsi all'amministrazione comunale sia da parte della direttrice dell'asilo sia da parte delle stesse famiglie, la risposta del sindaco Natalicchio è che non ci sono risorse sufficienti nel bilancio comunale per assicurare una copertura didattica adeguata.
«Giustificazioni del genere non si possono sentire e non dovrebbero mai essere pronunciate da un sindaco quando si ha a che fare con dei bambini. L'asilo nido comunale - ricorda Luigi Roselli, già assessore ai Servizi Socio Educativi - non aveva mai attraversato in passato situazioni di così grave disagio. E' sempre stato un servizio di eccellenza nell'ambito delle politiche di conciliazione famiglia-lavoro, un vanto per la città, ed è la prima volta che i genitori sono costretti a ritirare i propri figli a causa del sovraccarico di lavoro che pesa sulla professionalità delle insegnanti. Nei prossimi giorni - conclude - farò tutto quanto mi sarà concesso, nel mio ruolo di consigliere comunale, per suggerire all'amministrazione comunale soluzioni concrete che possano porre subito fine a questa situazione inaudita.»