Articolo1 e Democratici e Progressisti: «L'ospedale di Molfetta verso lo smantellamento»
«No a inutili perdite di tempo. Si cambi subito il piano di riordino»
Molfetta - mercoledì 8 novembre 2017
13.43
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a nome di Articolo 1 e Democratici e Progressisti.
La decisione assunta dal sindaco Tommaso Minervini e dalla sua trasformistica maggioranza in Consiglio Comunale di indire una raccolta di firme nei Comuni di Molfetta, Giovinazzo, Bitonto, Terlizzi, Ruvo di Puglia e Corato per individuare la sede migliore ove ubicare il fantomatico Ospedale Unico di Primo Livello del Nord Barese rappresenta una scelta insensata e impraticabile per svariate ragioni.
Innanzitutto è una iniziativa non concordata con le amministrazioni delle altre città e, pertanto, è destinata con ogni probabilità a non essere condivisa, determinando come conseguenza solo una inutile perdita di tempo.
D'altro canto è evidente che ogni cittadino di ciascuno dei Comuni interessati non farebbe altro che optare per l'ubicazione dell'Ospedale di Primo Livello nella propria città, rendendo di fatto illogica una raccolta di firme di questo tipo.
Sotto altro profilo si tratterebbe di una consultazione popolare completamente slegata da ogni considerazione oggettiva, sulla base di elementi chiari e verificabili di carattere tecnico e scientifico, in ordine alla migliore collocazione di un Ospedale di Primo Livello, lasciando piuttosto che a prevalere siano solo istinti campanilistici del tutto irrazionali.
A tutto questo occorre aggiungere che il Piano di Riordino Ospedaliero approvato dalla Giunta Regionale con Regolamento n. 7 del 10 marzo 2017 già prevede la localizzazione dell'Ospedale di Primo Livello a Corato, con il contestuale smantellamento dell'Ospedale di Molfetta (ridotto a soli 75 posti letto, con il trasferimento altrove dei reparti di Urologia e Cardiologia, dell'ambulatorio di Pediatria, e con la riduzione dei posti letto di chirurgia), destinato evidentemente alla chiusura in pochissimo tempo.
Noi crediamo che l'unica strada da intraprendere sia quella della realizzazione del nuovo Ospedale di Primo Livello tra Molfetta e Bisceglie, lasciando inalterata la situazione esistente fino al raggiungimento di questo obiettivo.
E' pertanto indispensabile mobilitare ogni energia per indurre la Regione Puglia a modificare il Piano di Riordino Ospedaliero che penalizza e umilia la nostra città.
Chiediamo pertanto all'amministrazione guidata da Tommaso Minervini uno scatto d'orgoglio: difenda la dignità della sua città! Non può continuare a piegare la testa dinnanzi ai diktat baresi di Michele Emiliano, ignorando il diritto alla salute dei molfettesi.
Diciamo no allo smantellamento della sanità pubblica e chiediamo con forza la modifica del Piano di Riordino Ospedaliero, con il finanziamento del nuovo Ospedale di Primo Livello del Nord Barese-Area Adriatica, da realizzarsi tra Molfetta e Bisceglie!
Non possiamo consentire che Michele Emiliano, con la complicità di Tommaso Minervini e della sua trasversale coalizione, scarichi sui molfettesi la responsabilità dello smantellamento dell'Ospedale di Molfetta già deliberato nel Piano di Riordino Ospedaliero!
La decisione assunta dal sindaco Tommaso Minervini e dalla sua trasformistica maggioranza in Consiglio Comunale di indire una raccolta di firme nei Comuni di Molfetta, Giovinazzo, Bitonto, Terlizzi, Ruvo di Puglia e Corato per individuare la sede migliore ove ubicare il fantomatico Ospedale Unico di Primo Livello del Nord Barese rappresenta una scelta insensata e impraticabile per svariate ragioni.
Innanzitutto è una iniziativa non concordata con le amministrazioni delle altre città e, pertanto, è destinata con ogni probabilità a non essere condivisa, determinando come conseguenza solo una inutile perdita di tempo.
D'altro canto è evidente che ogni cittadino di ciascuno dei Comuni interessati non farebbe altro che optare per l'ubicazione dell'Ospedale di Primo Livello nella propria città, rendendo di fatto illogica una raccolta di firme di questo tipo.
Sotto altro profilo si tratterebbe di una consultazione popolare completamente slegata da ogni considerazione oggettiva, sulla base di elementi chiari e verificabili di carattere tecnico e scientifico, in ordine alla migliore collocazione di un Ospedale di Primo Livello, lasciando piuttosto che a prevalere siano solo istinti campanilistici del tutto irrazionali.
A tutto questo occorre aggiungere che il Piano di Riordino Ospedaliero approvato dalla Giunta Regionale con Regolamento n. 7 del 10 marzo 2017 già prevede la localizzazione dell'Ospedale di Primo Livello a Corato, con il contestuale smantellamento dell'Ospedale di Molfetta (ridotto a soli 75 posti letto, con il trasferimento altrove dei reparti di Urologia e Cardiologia, dell'ambulatorio di Pediatria, e con la riduzione dei posti letto di chirurgia), destinato evidentemente alla chiusura in pochissimo tempo.
Noi crediamo che l'unica strada da intraprendere sia quella della realizzazione del nuovo Ospedale di Primo Livello tra Molfetta e Bisceglie, lasciando inalterata la situazione esistente fino al raggiungimento di questo obiettivo.
E' pertanto indispensabile mobilitare ogni energia per indurre la Regione Puglia a modificare il Piano di Riordino Ospedaliero che penalizza e umilia la nostra città.
Chiediamo pertanto all'amministrazione guidata da Tommaso Minervini uno scatto d'orgoglio: difenda la dignità della sua città! Non può continuare a piegare la testa dinnanzi ai diktat baresi di Michele Emiliano, ignorando il diritto alla salute dei molfettesi.
Diciamo no allo smantellamento della sanità pubblica e chiediamo con forza la modifica del Piano di Riordino Ospedaliero, con il finanziamento del nuovo Ospedale di Primo Livello del Nord Barese-Area Adriatica, da realizzarsi tra Molfetta e Bisceglie!
Non possiamo consentire che Michele Emiliano, con la complicità di Tommaso Minervini e della sua trasversale coalizione, scarichi sui molfettesi la responsabilità dello smantellamento dell'Ospedale di Molfetta già deliberato nel Piano di Riordino Ospedaliero!