Cronaca
Arresti per estorsione a Molfetta, la soddisfazione dell'Associazione Antiracket
La vittima si è rivolta all'associazione che l'ha accompagnata a denunciare
Molfetta - sabato 4 agosto 2018
11.32 Comunicato Stampa
Il presidente della F.A.I. – Antiracket Molfetta, nonché vicepresidente del direttivo nazionale della F.A.I., Renato de Scisciolo, intende vivamente congratularsi con la Procura della Repubblica di Trani e con la Guardia di Finanza della Tenenza di Molfetta per l'eccellente operazione che ha portato all'arresto di Andrea Filannino di 58 anni e del figlio Michele di 32 anni accusati di aver perseguitato con atteggiamenti estorsivi il titolare di un negozio di elettronica e telefonia sito in Molfetta, costringendolo a versare loro soldi in cambio di "protezione".
La vicenda, secondo quanto denunciato dal commerciante lo scorso gennaio, avrebbe avuto origine nel gennaio 2016 con la sottrazione di un telefonino e per poi proseguire con richieste insistenti di somme di 300 euro a settimana per garantire protezione. Un'escalation di richieste che ben presto ha posto il commerciante in serie difficoltà costringendolo ad accettare il prestito di 25.000 euro sui quali avrebbe pagato, però circa 45.000 euro di interessi nel giro di pochi mesi.
Allo stremo delle forze il commerciante si è rivolto alla F.A.I. – Antiracket Molfetta che l'ha accompagnato alla denuncia, costantemente assistito dall'avvocato dell'associazione Maurizio Altomare, che ha messo in moto l'attività investigativa che ha portato agli arresti. Ancora una volta una dimostrazione chiara e concreta dell'efficacia della denuncia e della fiducia nelle Forze dell'Ordine che la F.A.I. non smette mai di sollecitare.
«La brillante operazione portata a termine dalla magistratura e dalle Forze dell'Ordine – conferma il presidente de Scisciolo – è la dimostrazione come la collaborazione reciproca possa far maturare ottimi frutti di legalità. Per questo saremo sempre vicino alle vittime incoraggiandole a denunciare i propri aguzzini».
La vicenda, secondo quanto denunciato dal commerciante lo scorso gennaio, avrebbe avuto origine nel gennaio 2016 con la sottrazione di un telefonino e per poi proseguire con richieste insistenti di somme di 300 euro a settimana per garantire protezione. Un'escalation di richieste che ben presto ha posto il commerciante in serie difficoltà costringendolo ad accettare il prestito di 25.000 euro sui quali avrebbe pagato, però circa 45.000 euro di interessi nel giro di pochi mesi.
Allo stremo delle forze il commerciante si è rivolto alla F.A.I. – Antiracket Molfetta che l'ha accompagnato alla denuncia, costantemente assistito dall'avvocato dell'associazione Maurizio Altomare, che ha messo in moto l'attività investigativa che ha portato agli arresti. Ancora una volta una dimostrazione chiara e concreta dell'efficacia della denuncia e della fiducia nelle Forze dell'Ordine che la F.A.I. non smette mai di sollecitare.
«La brillante operazione portata a termine dalla magistratura e dalle Forze dell'Ordine – conferma il presidente de Scisciolo – è la dimostrazione come la collaborazione reciproca possa far maturare ottimi frutti di legalità. Per questo saremo sempre vicino alle vittime incoraggiandole a denunciare i propri aguzzini».