Cronaca
Arrestato l'amministratore di un "diplomificio" di Molfetta
Operazione della Guardia di Finanza: all'uomo, un 61enne, sono stati anche sequestrati beni per 130mila euro
Molfetta - giovedì 14 novembre 2024
9.18
Avrebbe chiesto soldi per un corso di formazione, in realtà mai effettuato. E per questo, ieri, la Guardia di Finanza ha eseguito un'ordinanza cautelare emessa dal Tribunale di Trani nei riguardi dell'amministratore di fatto di un "diplomificio" di Molfetta. All'uomo, di 61 anni, sono stati sequestrati beni per oltre 130mila euro.
L'arresto costituisce l'epilogo di approfondimenti investigativi verso l'uomo, già arrestato a maggio per truffa aggravata e per circonvenzione d'incapace, «dedito alla realizzazione di falsi certificati afferenti a corsi di formazione mai erogati». Gli attestati «venivano forniti ai clienti a fronte di cospicui pagamenti in contanti e a mezzo bonifico, per essere poi utilizzati per acquisire indebitamente maggiori punteggi nelle graduatorie dei concorsi pubblici per il personale "ATA" e "GPS"».
L'indagato, infatti, dopo l'arresto del 27 maggio scorso, aveva ottenuto i domiciliari prima e poi l'obbligo di dimora. Inoltre, dopo la proposta di applicazione della misura di prevenzione delle Fiamme Gialle, l'indagato era stato destinatario, ad ottobre, dell'avviso orale che ne ha confermato la pericolosità sociale. Le indagini della Procura della Repubblica di Trani hanno permesso di accertare, oltre al rilascio di oltre 100 certificati falsi, varie intestazioni fittizie perpetrate dall'uomo. In particolare, il 61enne, per «sottrarsi al pagamento delle ingenti cartelle esattoriali emesse dall'Agenzia delle Entrate Riscossione, ammontanti a circa 270mila euro, compiva atti fraudolenti consistenti nell'intestazione fittizia a soggetti terzi della predetta ditta individuale, dei conti correnti e di un'auto, per un controvalore stimato in oltre 360mila euro, rendendosi responsabile dei delitti di trasferimento fraudolento di valori e di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte».
Pertanto, sulla base delle indagini svolte dalla Compagnia di Molfetta, sono stati chiesti e poi ottenuti l'ordinanza cautelare personale, consistente nella custodia cautelare in carcere, nonché il sequestro preventivo di due aziende (una di proprietà e l'altra amministrata di fatto) operanti nel settore dei "corsi di formazione e corsi di aggiornamento", un'autovettura, numerosi conti correnti, carte prepagate e gioielli, quali beni oggetto di intestazione fittizia e trasferimento fraudolento.
«La presente operazione - è scritto in una nota stampa - costituisce una ulteriore testimonianza del costante presidio alla legalità assicurato dalla Procura della Repubblica di Trani avvalendosi della Guardia di Finanza quale polizia economico-finanziaria, per la repressione dei vari reati contro il patrimonio e la legalità».
L'arresto costituisce l'epilogo di approfondimenti investigativi verso l'uomo, già arrestato a maggio per truffa aggravata e per circonvenzione d'incapace, «dedito alla realizzazione di falsi certificati afferenti a corsi di formazione mai erogati». Gli attestati «venivano forniti ai clienti a fronte di cospicui pagamenti in contanti e a mezzo bonifico, per essere poi utilizzati per acquisire indebitamente maggiori punteggi nelle graduatorie dei concorsi pubblici per il personale "ATA" e "GPS"».
L'indagato, infatti, dopo l'arresto del 27 maggio scorso, aveva ottenuto i domiciliari prima e poi l'obbligo di dimora. Inoltre, dopo la proposta di applicazione della misura di prevenzione delle Fiamme Gialle, l'indagato era stato destinatario, ad ottobre, dell'avviso orale che ne ha confermato la pericolosità sociale. Le indagini della Procura della Repubblica di Trani hanno permesso di accertare, oltre al rilascio di oltre 100 certificati falsi, varie intestazioni fittizie perpetrate dall'uomo. In particolare, il 61enne, per «sottrarsi al pagamento delle ingenti cartelle esattoriali emesse dall'Agenzia delle Entrate Riscossione, ammontanti a circa 270mila euro, compiva atti fraudolenti consistenti nell'intestazione fittizia a soggetti terzi della predetta ditta individuale, dei conti correnti e di un'auto, per un controvalore stimato in oltre 360mila euro, rendendosi responsabile dei delitti di trasferimento fraudolento di valori e di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte».
Pertanto, sulla base delle indagini svolte dalla Compagnia di Molfetta, sono stati chiesti e poi ottenuti l'ordinanza cautelare personale, consistente nella custodia cautelare in carcere, nonché il sequestro preventivo di due aziende (una di proprietà e l'altra amministrata di fatto) operanti nel settore dei "corsi di formazione e corsi di aggiornamento", un'autovettura, numerosi conti correnti, carte prepagate e gioielli, quali beni oggetto di intestazione fittizia e trasferimento fraudolento.
«La presente operazione - è scritto in una nota stampa - costituisce una ulteriore testimonianza del costante presidio alla legalità assicurato dalla Procura della Repubblica di Trani avvalendosi della Guardia di Finanza quale polizia economico-finanziaria, per la repressione dei vari reati contro il patrimonio e la legalità».