Politica
Area pubblica si presenta. Maralfa, Natalicchio e Porta di nuovo insieme? - LE FOTO
Maralfa lancia il suo progetto civico. Porta e Natalicchio tra gli ospiti
Molfetta - sabato 29 aprile 2017
10.56
E' una foto che ritrae un po' tutti, soprattutto gli attivisti di Linea Diritta, ma lì nel centro ci sono loro, i protagonisti della vittoriosa campagna elettorale del 2013.
Parliamo di Bepi Maralfa, Paola Natalicchio e il candidato sindaco Gianni Porta.
Si sintetizza in questo modo la serata promossa dall'ex vice sindaco per presentare la sua nuova creatura "Area Pubblica", un progetto civico che, come da lui stesso specificato, va al di là di questa campagna elettorale e soprattutto non ha scadenza di alcun tipo.
«Nessuno qualche anno fa avrebbe scommesso un centesimo su Linea Diritta – ha commentato Maralfa – e invece siamo ancora qui, sicuramente molti di piu' rispetto a quell'ottobre del 2012 quando, in qualche modo, ci presentammo alla Città».
Al centro dell'attenzione ancora una volta finisce il concetto di civismo, che Bepi Maralfa e ancor prima l'ex consigliere Domenico Gagliardi e l'attivista Vito del Rosso hanno definito un fatto politico in grande ascesa, con la necessità di dare vita ad uno "spazio" dove è possibile fare politica di strada, per crescere tutti insieme. Quella stessa politica di strada in parte in comune ai "Compagni di strada"' quelli che sostengono la candidatura a sindaco di Gianni Porta, presente anch'egli alla serata e protagonista di un intervento significativo, dove il "noi" ancora una volta ha prevalso su tutto.
Area Pubblica si configura come un progetto trasversale che non può non trovare la condivisione dei protagonisti della stagione politica passata, che ha cambiato Molfetta, sottraendola a quell'egemonia del centrodestra che durava da anni.
«È un progetto davvero ambizioso – ha commentato Porta – all'interno del quale confluiscono una serie di concetti importanti e di cui questa Città ha letteralmente bisogno , come ha bisogno di Linea Diritta e dei suoi attivisti».
Un esplicito invito a convolare a nozze quello di Gianni Porta rivolto all'ex vice sindaco, il quale, nonostante tutto non si è sbilanciato, ma sicuramente non è rimasto indifferente alle avance del candidato sindaco, con cui il dialogo continua ad essere aperto e, a testimoniarlo, sono ulteriori incontri tenutisi nei giorni scorsi.
Area Pubblica può divenire un parte importante e significativa di quello che Gianni Porta e la sua coalizione vanno "predicando" da tempo?
La risposta, anche da quanto ascoltato ieri sera, è probabilmente si.
La scena, ancora una volta, se l'e' presa Paola Natalicchio, colei che ha fatto da punto di incontro nel 2013 tra il civismo di Bepi Marlafa e la politica di partito di Gianni Porta. Colei che ancora una volta potrebbe fare da collante tra i due, ristabilendo un netto equilibrio ad una campagna elettorale complessa per il centrosinistra, ma probabilmente ad un punto di svolta dopo l'incontro pubblico di ieri sera.
«Non posso dimenticare quella fotografia del 2013, che ci ritrae tutti e tre insieme -ha affermato Paola Natalicchio - come insieme siamo stati sino alla fine della mia Amministrazione, condividendo progetti e idee, per una città che abbiamo rilanciato». Una Paola Natalicchio che apparentemente si è mostrata "imparziale" nei confronti del suo ex vicesindaco, a cui ha rivolto ancora una volta parole di stima e di affetto, ma soprattutto di consapevolezza per un percorso fatto insieme, nel bene e nel male. «Qualunque sarà la tua decisione – ha proseguito rivolgendosi a Bepi Maralfa – avrai il mio totale rispetto, ma se vorrai unirti a noi insieme a Linea Diritta e ad Area Pubblica potremo continuare a raccogliere il sorriso e l'entusiasmo di quella gente semplice, espressione della società civile e della Molfetta perbene presente qui stasera. Gente che non sogna le grandi opere, ma le opere semplici e quotidiane».
Dunque sarà ancora un altro week end di riflessione, l'ultimo a disposizione per limare quegli aspetti che ancora dividono Bepi Marlafa da Gianni Porta prima di sciogliere la riserva.
Eppure, ieri sera, negli occhi del fondatore di Linea Diritta e ideatore di Area Pubblica traspariva un aria diversa, meno indecisa e più vicina ad un matrimonio che forse, per quanto ascoltato e alcuni principi su cui si fonda proprio Area Pubblica, s'ha da fare.
Parliamo di Bepi Maralfa, Paola Natalicchio e il candidato sindaco Gianni Porta.
Si sintetizza in questo modo la serata promossa dall'ex vice sindaco per presentare la sua nuova creatura "Area Pubblica", un progetto civico che, come da lui stesso specificato, va al di là di questa campagna elettorale e soprattutto non ha scadenza di alcun tipo.
«Nessuno qualche anno fa avrebbe scommesso un centesimo su Linea Diritta – ha commentato Maralfa – e invece siamo ancora qui, sicuramente molti di piu' rispetto a quell'ottobre del 2012 quando, in qualche modo, ci presentammo alla Città».
Al centro dell'attenzione ancora una volta finisce il concetto di civismo, che Bepi Maralfa e ancor prima l'ex consigliere Domenico Gagliardi e l'attivista Vito del Rosso hanno definito un fatto politico in grande ascesa, con la necessità di dare vita ad uno "spazio" dove è possibile fare politica di strada, per crescere tutti insieme. Quella stessa politica di strada in parte in comune ai "Compagni di strada"' quelli che sostengono la candidatura a sindaco di Gianni Porta, presente anch'egli alla serata e protagonista di un intervento significativo, dove il "noi" ancora una volta ha prevalso su tutto.
Area Pubblica si configura come un progetto trasversale che non può non trovare la condivisione dei protagonisti della stagione politica passata, che ha cambiato Molfetta, sottraendola a quell'egemonia del centrodestra che durava da anni.
«È un progetto davvero ambizioso – ha commentato Porta – all'interno del quale confluiscono una serie di concetti importanti e di cui questa Città ha letteralmente bisogno , come ha bisogno di Linea Diritta e dei suoi attivisti».
Un esplicito invito a convolare a nozze quello di Gianni Porta rivolto all'ex vice sindaco, il quale, nonostante tutto non si è sbilanciato, ma sicuramente non è rimasto indifferente alle avance del candidato sindaco, con cui il dialogo continua ad essere aperto e, a testimoniarlo, sono ulteriori incontri tenutisi nei giorni scorsi.
Area Pubblica può divenire un parte importante e significativa di quello che Gianni Porta e la sua coalizione vanno "predicando" da tempo?
La risposta, anche da quanto ascoltato ieri sera, è probabilmente si.
La scena, ancora una volta, se l'e' presa Paola Natalicchio, colei che ha fatto da punto di incontro nel 2013 tra il civismo di Bepi Marlafa e la politica di partito di Gianni Porta. Colei che ancora una volta potrebbe fare da collante tra i due, ristabilendo un netto equilibrio ad una campagna elettorale complessa per il centrosinistra, ma probabilmente ad un punto di svolta dopo l'incontro pubblico di ieri sera.
«Non posso dimenticare quella fotografia del 2013, che ci ritrae tutti e tre insieme -ha affermato Paola Natalicchio - come insieme siamo stati sino alla fine della mia Amministrazione, condividendo progetti e idee, per una città che abbiamo rilanciato». Una Paola Natalicchio che apparentemente si è mostrata "imparziale" nei confronti del suo ex vicesindaco, a cui ha rivolto ancora una volta parole di stima e di affetto, ma soprattutto di consapevolezza per un percorso fatto insieme, nel bene e nel male. «Qualunque sarà la tua decisione – ha proseguito rivolgendosi a Bepi Maralfa – avrai il mio totale rispetto, ma se vorrai unirti a noi insieme a Linea Diritta e ad Area Pubblica potremo continuare a raccogliere il sorriso e l'entusiasmo di quella gente semplice, espressione della società civile e della Molfetta perbene presente qui stasera. Gente che non sogna le grandi opere, ma le opere semplici e quotidiane».
Dunque sarà ancora un altro week end di riflessione, l'ultimo a disposizione per limare quegli aspetti che ancora dividono Bepi Marlafa da Gianni Porta prima di sciogliere la riserva.
Eppure, ieri sera, negli occhi del fondatore di Linea Diritta e ideatore di Area Pubblica traspariva un aria diversa, meno indecisa e più vicina ad un matrimonio che forse, per quanto ascoltato e alcuni principi su cui si fonda proprio Area Pubblica, s'ha da fare.