Area Pubblica Molfetta: «In città grandi problemi di igiene»
La nota del movimento sulla tematica
Molfetta - giovedì 4 novembre 2021
10.44
Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota di Area Pubblica Molfetta, a firma di Livio Mancini e Domenico Caputi.
"La pulizia della città è un dovere contrattuale dell'Azienda Servizi Municipalizzati (ASM),società partecipata dal Comune di Molfetta, alla quale annualmente noi cittadini versiamo oltre 10 milioni di euro. La città, però, come è sotto gli occhi di tutti appare sporca, maleodorante, malcurata e infestata dai rifiuti in ogni dove".
"Questo dipende certamente da fattori oggettivi, non ultimo il mancato rispetto delle regole da parte dei cittadini, ma sta di fatto che gli organi politico amministrativi del Comune sembrano indifferenti rispetto a questo fenomeno sempre più grave, che davvero sta portando il territorio di Molfetta a livelli intollerabili ed inaccettabili. Rifiuti per strada, mancato uso dei mastelli, svuotamento dei cestini gettacarte (nei quali vengono sversate buste di rifiuti organici) tardivo rispetto ai tempi della città".
"Tutto ciò sembra non sfiorare neppure quei pochi amministratori comunali rimasti incarica, e neppure i funzionari che sono deputati al doveroso controllo. Oltre a ciò, abbiamo assistito alla premiazione da parte del sindaco del presidente dell'ASM, il quale ha ricevuto da Minervini la conferma della presidenza dell'azienda, nonostante i risultati fallimentari della gestione, come se tutto fosse andato per il meglio. Se proprio il sindaco non intende dimettersi, che si rimbocchi le maniche di fronte a questa vera e propria emergenza sanitaria e faccia in modo che la stessa non diventi un veicolo di malattie gli abitanti di Molfetta, perché questo è il rischio: non si venga a dire che tutti i molfettesi sono inosservanti delle regole perché così non è, e pertanto l'amministrazione ha il dovere giuridico di rispettare e tutelare innanzitutto coloro che seguono le regole, sanzionando gli incivili e cacciando i preposti alle aziende che non fanno il loro dovere".
"Se vi sono cittadini inosservanti, questo malcostume non può ritorcersi in danno della comunità perbene, che paga le tasse e rispetta le regole del vivere civile: è un vero e proprio paradosso, è un ludibrio. La regola particolare è che non si sporca la città, ma la regola generale è che se la città è sporca chi ha il dovere di pulirla deve farlo e chi ha il dovere di controllare che venga pulita deve fare il proprio sacrosanto dovere".
"La pulizia della città è un dovere contrattuale dell'Azienda Servizi Municipalizzati (ASM),società partecipata dal Comune di Molfetta, alla quale annualmente noi cittadini versiamo oltre 10 milioni di euro. La città, però, come è sotto gli occhi di tutti appare sporca, maleodorante, malcurata e infestata dai rifiuti in ogni dove".
"Questo dipende certamente da fattori oggettivi, non ultimo il mancato rispetto delle regole da parte dei cittadini, ma sta di fatto che gli organi politico amministrativi del Comune sembrano indifferenti rispetto a questo fenomeno sempre più grave, che davvero sta portando il territorio di Molfetta a livelli intollerabili ed inaccettabili. Rifiuti per strada, mancato uso dei mastelli, svuotamento dei cestini gettacarte (nei quali vengono sversate buste di rifiuti organici) tardivo rispetto ai tempi della città".
"Tutto ciò sembra non sfiorare neppure quei pochi amministratori comunali rimasti incarica, e neppure i funzionari che sono deputati al doveroso controllo. Oltre a ciò, abbiamo assistito alla premiazione da parte del sindaco del presidente dell'ASM, il quale ha ricevuto da Minervini la conferma della presidenza dell'azienda, nonostante i risultati fallimentari della gestione, come se tutto fosse andato per il meglio. Se proprio il sindaco non intende dimettersi, che si rimbocchi le maniche di fronte a questa vera e propria emergenza sanitaria e faccia in modo che la stessa non diventi un veicolo di malattie gli abitanti di Molfetta, perché questo è il rischio: non si venga a dire che tutti i molfettesi sono inosservanti delle regole perché così non è, e pertanto l'amministrazione ha il dovere giuridico di rispettare e tutelare innanzitutto coloro che seguono le regole, sanzionando gli incivili e cacciando i preposti alle aziende che non fanno il loro dovere".
"Se vi sono cittadini inosservanti, questo malcostume non può ritorcersi in danno della comunità perbene, che paga le tasse e rispetta le regole del vivere civile: è un vero e proprio paradosso, è un ludibrio. La regola particolare è che non si sporca la città, ma la regola generale è che se la città è sporca chi ha il dovere di pulirla deve farlo e chi ha il dovere di controllare che venga pulita deve fare il proprio sacrosanto dovere".