Politica
Ospedale del Nord Barese: Molfetta scopre il nuovo polo sanitario
Le dichiarazioni di Emiliano, Montanaro e Sanguedolce
Molfetta - martedì 5 novembre 2019
Nella giornata di ieri il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha presentato il progetto della costruzione dell'ospedale del nord barese durante una conferenza stampa appositamente convocata alla presenza del direttore del Dipartimento regionale Politiche per la salute, Vito Montanaro, dei direttori generali della ASL Bari Antonio Sanguedolce e della BT Alessandro Delle Donne e del dirigente regionale Sezione Risorse strumentali e tecnologiche Vito Bavaro (https://www.molfettaviva.it/notizie/l-ospedale-del-nord-barese-sara-realta-sorgera-vicino-molfetta/)
«Stiamo proseguendo nel programma di ammodernamento della rete ospedaliera regionale che vede oggi l'avvio dell'iter per la realizzazione del quinto nuovo ospedale nella Regione Puglia. Dopo l'avvio dei lavori per quelli di Monopoli/Fasano, di Taranto, di Andria e del Sud Salento, iniziamo a parlare concretamente della costruzione dell'Ospedale del nord barese (a cavallo tra la provincia di Bari e la BAT, cosi come previsto dal piano di riordino ospedaliero in fase di adozione ndr) che comporterà la riconversione degli ospedali di Bisceglie e Molfetta, oltre che degli ospedali di Trani e Terlizzi già in fase di riconversione rispettivamente in presidio territoriali di assistenza (PTA) e in Presidio Post- Acuzie (PPA)», sono state le prime parole di Michele Emiliano, subito rimbalzate via social e su cui non sono mancate anche le polemiche di chi vede nella tempistica della diffusione della notizia un anticipo della campagna elettorale per le prossime elezioni regionali.
«Questa decisione è supportata dalla certezza che oggi c'è finalmente il finanziamento ex articolo 20 che consentirà di dar vita ad un nuovo ospedale. Noi pensiamo che in questo modo si possa ricucire una sorta di crepa che rischiava di crearsi tra l'area metropolitana di Bari e i nuovi ospedali della provincia BT. Il principio che ci guida comunque è che costa molto meno fare un nuovo ospedale che ristrutturare i vecchi», ha proseguito Emiliano.
«Prosegue in Puglia parallelamente ed in coerenza alla ridefinizione della rete ospedaliera prevista dal piano di riordino in attuazione del DM 70, il piano degli investimenti per l'adeguamento strutturale e l'ammodernamento tecnologico degli ospedali pugliesi per i quali sono stati già finanziati anche ulteriori interventi in corso di realizzazione per complessivi 77,7 milioni a valere sulle risorse del Patto per la Puglia (FSC 2014/2020», ha precisato il direttore del Dipartimento regionale Politiche per la Salute Vito Montanaro -
«Credo che questo ospedale del nord barese vada a colmare una lacuna territoriale – ha continuato Montanaro - questo era uno degli obiettivi che questa Amministrazione si era posto. Oggi, dopo il reperimento dei soldi, possiamo annunciare l'avvio dell'iter procedurale per la costruzione del quinto ospedale. Dopo Monopoli/Fasano c'è l'ospedale di Taranto, poi ci sono i due ospedali per i quali abbiamo già firmato il protocollo d'intesa con il Ministero che sono Andria e Maglie e adesso arriva il quinto ospedale. La logica è quella di coprire l'intero territorio pugliese con il metodo di cerchi concentrici. Il territorio cioè è dedicato all'emergenza e urgenza, partendo da Foggia e arrivando sino a Maglie, ogni territorio ha il suo ospedale mentre il sistema dei vecchi ospedali sarà a supporto dell'ospedale, diciamo centrale, con la cura di patologie di medioe basso livello e soprattutto con iniziative volte alla riabilitazione in tutti i campi», è stato, invece, il commento del direttore del Dipartimento regionale Politiche per la salute, Vito Montanaro.
Dopo l'ufficialità della costruzione, il passo successivo è l'individuazione esatta dell'area in cui l'ospedale sarà costruito. Area che, tuttavia, sicuramente sarà tra Molfetta e Bisceglie, in prossimità della SS 16 bis.
Tale attività sarà effettuata dal Dipartimento Promozione della Salute, del Benessere Sociale e dello Sport per Tutti della Regione Puglia con il supporto del Dipartimento Mobilità, Qualità Urbana, Opere Pubbliche, Ecologia e Paesaggio, dall'ASSET e dell'ARESS.
Il procedimento vedrà coinvolte oltre alle Aziende Sanitarie Locali di Bari e BT, i Comuni del bacino di riferimento oltre che la Provincia BAT e l'Area Metropolitana di Bari. La localizzazione dell'area specifica in cui realizzare il nuovo ospedale sarà il frutto di tale percorso partecipato e della valutazione comparata di possibili diverse soluzioni.
Una volta individuata l'area si procederà, a cura delle ASL interessate, alla redazione dello studio di fattibilità tecnico-economico, corredato anche da uno studio clinico-gestionale volto ad individuare le funzioni ed i modelli organizzativi della nuova struttura che dovranno indirizzare le scelte architetturali e strutturali. Al fine di velocizzare l'iter si terrà conto di quanto già in essere per gli altri nuovi ospedali in corso di progettazione. Lo studio poi dovrà essere inviato al Ministero alla Salute per ottenere il parere del Nucleo di Valutazione degli Investimenti, propedeutico alla stipulazione di un nuovo accordo di programma stralcio per il finanziamento dell'opera a valere sulle risorse ex art. 20 della l.n. 67/1988, dalla cui data decorrono poi i ventiquattro mesi, stabiliti dalla normativa vigente, per la approvazione.
La spesa per la costruzione del nuovo ospedale ammonta a circa 107 milioni di Euro.
I fondi saranno reperiti tra tra gli stanziamenti residui destinati alla Regione Puglia previsti dal piano pluriennale di investimenti per la riqualificazione dell'offerta sanitaria di cui all'art. 20 della legge 67 del 1988. L'intervento è infatti previsto nel Documento Programmatico per gli Investimenti in sanità per la Regione Puglia approvato dalla Regione Puglia con la deliberazione n. 89/2019 e che ha avuto il parere positivo del Nucleo di Valutazione degli Investimenti Pubblici del Ministero della Salute.
L'ospedale del nord barese servirà circa 190 mila persone residenti tra Molfetta, Trani, Bisceglie, Ruvo, Terlizzi, Corato e Giovinazzo.
Si tratterà, pertanto, di un ospedale di primo livello da circa 280 posti letto e dovrebbe estendersi su una superficie lorda di circa 47.000 mq, da svilupparsi prevalentemente in orizzontale (struttura limitata in altezza, con un numero ridotto di piani fuori terra).
LE DICHIARAZIONI DI EMILIANO, MONTANARO E SANGUEDOLCE
«Stiamo proseguendo nel programma di ammodernamento della rete ospedaliera regionale che vede oggi l'avvio dell'iter per la realizzazione del quinto nuovo ospedale nella Regione Puglia. Dopo l'avvio dei lavori per quelli di Monopoli/Fasano, di Taranto, di Andria e del Sud Salento, iniziamo a parlare concretamente della costruzione dell'Ospedale del nord barese (a cavallo tra la provincia di Bari e la BAT, cosi come previsto dal piano di riordino ospedaliero in fase di adozione ndr) che comporterà la riconversione degli ospedali di Bisceglie e Molfetta, oltre che degli ospedali di Trani e Terlizzi già in fase di riconversione rispettivamente in presidio territoriali di assistenza (PTA) e in Presidio Post- Acuzie (PPA)», sono state le prime parole di Michele Emiliano, subito rimbalzate via social e su cui non sono mancate anche le polemiche di chi vede nella tempistica della diffusione della notizia un anticipo della campagna elettorale per le prossime elezioni regionali.
«Questa decisione è supportata dalla certezza che oggi c'è finalmente il finanziamento ex articolo 20 che consentirà di dar vita ad un nuovo ospedale. Noi pensiamo che in questo modo si possa ricucire una sorta di crepa che rischiava di crearsi tra l'area metropolitana di Bari e i nuovi ospedali della provincia BT. Il principio che ci guida comunque è che costa molto meno fare un nuovo ospedale che ristrutturare i vecchi», ha proseguito Emiliano.
«Prosegue in Puglia parallelamente ed in coerenza alla ridefinizione della rete ospedaliera prevista dal piano di riordino in attuazione del DM 70, il piano degli investimenti per l'adeguamento strutturale e l'ammodernamento tecnologico degli ospedali pugliesi per i quali sono stati già finanziati anche ulteriori interventi in corso di realizzazione per complessivi 77,7 milioni a valere sulle risorse del Patto per la Puglia (FSC 2014/2020», ha precisato il direttore del Dipartimento regionale Politiche per la Salute Vito Montanaro -
«Credo che questo ospedale del nord barese vada a colmare una lacuna territoriale – ha continuato Montanaro - questo era uno degli obiettivi che questa Amministrazione si era posto. Oggi, dopo il reperimento dei soldi, possiamo annunciare l'avvio dell'iter procedurale per la costruzione del quinto ospedale. Dopo Monopoli/Fasano c'è l'ospedale di Taranto, poi ci sono i due ospedali per i quali abbiamo già firmato il protocollo d'intesa con il Ministero che sono Andria e Maglie e adesso arriva il quinto ospedale. La logica è quella di coprire l'intero territorio pugliese con il metodo di cerchi concentrici. Il territorio cioè è dedicato all'emergenza e urgenza, partendo da Foggia e arrivando sino a Maglie, ogni territorio ha il suo ospedale mentre il sistema dei vecchi ospedali sarà a supporto dell'ospedale, diciamo centrale, con la cura di patologie di medioe basso livello e soprattutto con iniziative volte alla riabilitazione in tutti i campi», è stato, invece, il commento del direttore del Dipartimento regionale Politiche per la salute, Vito Montanaro.
L'ITER PER LA REALIZZAZIONE E I COSTI
Dopo l'ufficialità della costruzione, il passo successivo è l'individuazione esatta dell'area in cui l'ospedale sarà costruito. Area che, tuttavia, sicuramente sarà tra Molfetta e Bisceglie, in prossimità della SS 16 bis.
Tale attività sarà effettuata dal Dipartimento Promozione della Salute, del Benessere Sociale e dello Sport per Tutti della Regione Puglia con il supporto del Dipartimento Mobilità, Qualità Urbana, Opere Pubbliche, Ecologia e Paesaggio, dall'ASSET e dell'ARESS.
Il procedimento vedrà coinvolte oltre alle Aziende Sanitarie Locali di Bari e BT, i Comuni del bacino di riferimento oltre che la Provincia BAT e l'Area Metropolitana di Bari. La localizzazione dell'area specifica in cui realizzare il nuovo ospedale sarà il frutto di tale percorso partecipato e della valutazione comparata di possibili diverse soluzioni.
Una volta individuata l'area si procederà, a cura delle ASL interessate, alla redazione dello studio di fattibilità tecnico-economico, corredato anche da uno studio clinico-gestionale volto ad individuare le funzioni ed i modelli organizzativi della nuova struttura che dovranno indirizzare le scelte architetturali e strutturali. Al fine di velocizzare l'iter si terrà conto di quanto già in essere per gli altri nuovi ospedali in corso di progettazione. Lo studio poi dovrà essere inviato al Ministero alla Salute per ottenere il parere del Nucleo di Valutazione degli Investimenti, propedeutico alla stipulazione di un nuovo accordo di programma stralcio per il finanziamento dell'opera a valere sulle risorse ex art. 20 della l.n. 67/1988, dalla cui data decorrono poi i ventiquattro mesi, stabiliti dalla normativa vigente, per la approvazione.
La spesa per la costruzione del nuovo ospedale ammonta a circa 107 milioni di Euro.
I fondi saranno reperiti tra tra gli stanziamenti residui destinati alla Regione Puglia previsti dal piano pluriennale di investimenti per la riqualificazione dell'offerta sanitaria di cui all'art. 20 della legge 67 del 1988. L'intervento è infatti previsto nel Documento Programmatico per gli Investimenti in sanità per la Regione Puglia approvato dalla Regione Puglia con la deliberazione n. 89/2019 e che ha avuto il parere positivo del Nucleo di Valutazione degli Investimenti Pubblici del Ministero della Salute.
LE CARATTERISTICHE DEL NUOVO OSPEDALE
L'ospedale del nord barese servirà circa 190 mila persone residenti tra Molfetta, Trani, Bisceglie, Ruvo, Terlizzi, Corato e Giovinazzo.
Si tratterà, pertanto, di un ospedale di primo livello da circa 280 posti letto e dovrebbe estendersi su una superficie lorda di circa 47.000 mq, da svilupparsi prevalentemente in orizzontale (struttura limitata in altezza, con un numero ridotto di piani fuori terra).