MTM: storia di una società in rosso. L'amministrazione chiede un nuovo piano industriale
Tra passato, presente e futuro dell'azienda legata al trasporto pubblico
Molfetta - venerdì 4 agosto 2017
Della situazione difficile della Mtm ne aveva parlato Tommaso Minervini la scorsa settimana nel corso della conferenza stampa di presentazione del suo Governo.
Adesso, è possibile approfondire la situazione nella quale versa la società municipalizzata che a Molfetta si occupa di trasporto pubblico e mobilità.
Le informazioni, dettagliatissime, emergono dal primo provvedimento a firma della neo Giunta comunale che passa in rassegna tutte le vicende passate ma anche quelle presenti e future che riguardano la società.
Prima di tutto si parte dell'esercizio 2016, chiuso con un risultato di gestione negativo di oltre 120 mila Euro a cui andrebbe aggiunta una ulteriore perdita di circa 15 mila Euro.
Quale la soluzione? L'intervento dello stesso Comune qualora l'assemblea dei soci deliberasse il ripiano delle perdite e la ricostituzione del capitale sociale. Secondo quanto si legge nelle carte, l'Ente non solo avrebbe queste risorse ma qualora dovesse intervenire nulla sarebbe pregiudicato nel bilancio comunale.
Ma non è da escludere anche che, una volta sistemati i conti, la Mtm venga assorbita in una delle due altre società municipalizzate molfettesi, l'Asm o la Multiservizi.
E' anche per questi motivi che l'amministrazione Minervini, seppure da poco insediatasi, ha inoltrato la richiesta di riformulare il Piano industriale societario "in modo che si dimostri in modo puntuale, dal punto di vista economico e finanziario, il risanamento della società nell'arco di un triennio", è scritto nel provvedimento della Giunta.
Già a marzo scorso la Mtm aveva fatto pervenire al protocollo del Comune un piano industriale per il risanamento economico e finanziario.
Sullo sfondo resta il potenziamento e rinnovamento del parco mezzi da cui si intende ripartire e considerato di primaria importanza per le sorti della Mtm. E' per questo che nel 2015, con delibere sia del Consiglio Comunale che della Giunta Natalicchio, furono trasferiti circa 800 mila Euro alla società affinchè contraesse un mutuo per sostenere le spese relative all'acquisto dei nuovi mezzi.
Adesso, è possibile approfondire la situazione nella quale versa la società municipalizzata che a Molfetta si occupa di trasporto pubblico e mobilità.
Le informazioni, dettagliatissime, emergono dal primo provvedimento a firma della neo Giunta comunale che passa in rassegna tutte le vicende passate ma anche quelle presenti e future che riguardano la società.
Prima di tutto si parte dell'esercizio 2016, chiuso con un risultato di gestione negativo di oltre 120 mila Euro a cui andrebbe aggiunta una ulteriore perdita di circa 15 mila Euro.
Quale la soluzione? L'intervento dello stesso Comune qualora l'assemblea dei soci deliberasse il ripiano delle perdite e la ricostituzione del capitale sociale. Secondo quanto si legge nelle carte, l'Ente non solo avrebbe queste risorse ma qualora dovesse intervenire nulla sarebbe pregiudicato nel bilancio comunale.
Ma non è da escludere anche che, una volta sistemati i conti, la Mtm venga assorbita in una delle due altre società municipalizzate molfettesi, l'Asm o la Multiservizi.
E' anche per questi motivi che l'amministrazione Minervini, seppure da poco insediatasi, ha inoltrato la richiesta di riformulare il Piano industriale societario "in modo che si dimostri in modo puntuale, dal punto di vista economico e finanziario, il risanamento della società nell'arco di un triennio", è scritto nel provvedimento della Giunta.
Già a marzo scorso la Mtm aveva fatto pervenire al protocollo del Comune un piano industriale per il risanamento economico e finanziario.
Sullo sfondo resta il potenziamento e rinnovamento del parco mezzi da cui si intende ripartire e considerato di primaria importanza per le sorti della Mtm. E' per questo che nel 2015, con delibere sia del Consiglio Comunale che della Giunta Natalicchio, furono trasferiti circa 800 mila Euro alla società affinchè contraesse un mutuo per sostenere le spese relative all'acquisto dei nuovi mezzi.