Sociale
"Appoggiati a me”: a Molfetta percorsi per bambini e ragazzi con disabilità
"La disabilità è una condizione di vita. Il nostro compito è costruire strade e percorsi inclusivi per una vita di benessere"
Molfetta - giovedì 16 febbraio 2023
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Costruire percorsi e condividere desideri. Questa la mission dell' Associazione "Appoggiati a me ONLUS", attiva a Molfetta dal 2016 come punto di riferimento per bambini e ragazzi con disabilità e per le loro rispettive famiglie. Un luogo dove si coltivano affetti, si stimola la crescita e si promuove lo scambio di esperienze con l'obiettivo di regalare un futuro ai ragazzi.
La realtà si pone nel mezzo tra le associazioni di genitori e gli enti fornitori di servizi e punta su progetti a lungo termine. Il presidente, Tommaso Gallo, e la coordinatrice dell'èquipe di esperti, la dott.ssa Teresa Piumelli Psicologa Psicoterapeuta, hanno raccontato a "Viva" il mondo di "Appoggiati a me".
Come nasce la vostra realtà?
«L'associazione nasce per volontà di un gruppo di genitori di bambini e ragazzi con disabilità. Tutti noi abbiamo lo stesso sogno: regalare ai bambini e ai ragazzi un futuro di cui possano essere protagonisti come cittadini attivi. All'inizio eravamo un gruppo di 8/9 famiglie che si riuniva in una sede piccolissima, svolgendo attività un solo pomeriggio a settimana. Mattone dopo mattone, siamo arrivati a inizio 2023. Attualmente seguiamo 55 ragazzi che fanno attività dal lunedì al sabato, i più grandi passano insieme anche due weekend al mese in appartamento e contiamo su una grande squadra di una ventina tra professionisti, volontari e altre figure che supportano i nostri progetti. Non siamo singoli nuclei familiari, ma comunità che cresce».
Un'associazione si consolida attraverso obiettivi e sete di futuro. Come avviene questo in "Appoggiati a me"?
«Noi non eroghiamo servizi, ma costruiamo percorsi su misura di bambini e ragazzi con disabilità. Il nostro punto di partenza è una premessa importante: la disabilità è una condizione di vita. Il nostro compito è trovare le strade giuste per permettere a ogni bambino e ragazzo di imparare e di migliorare la qualità della vita, garantire il suo benessere all'interno del contesto sociale in cui si trova. Ognuno dei nostri ragazzi ha le sue caratteristiche e le sue abilità di partenza, ha solo bisogno di modalità e strumenti diversi per apprenderle. I nostri percorsi, studiati dopo previa valutazione e monitoraggio della dott.ssa Chiara Ferrari - Psicologa BCBA prevedono una stretta sinergia tra famiglia, èquipe di professionisti ed istituzioni. La comunione di intenti tra le parti è fondamentale. Nelle nostre sedi – al momento due in cui svolgiamo le attività quotidiane ed un appartamento in cui i ragazzi più grandi si allenano al co-housing - abbiamo ricreato uno spazio naturale, quanto più simile al contesto esterno, per favorire la generalizzazione degli apprendimenti». Quali attività svolgono i bambini e i ragazzi?
«Tutte le attività sono personalizzate secondo l'età, le caratteristiche e le esigenze dei singoli. Coinvolgiamo i bambini e i ragazzi in attività socio-educative di tipo abilitativo e riabilitativo, individuali e di gruppo, afferenti a diverse sfere. Dall'area dello sviluppo alla comunicazione, passando per l'ampliamento delle preferenze, sino ad arrivare alle competenze e alle abilità per l'interazione con gli altri. I bambini fanno molte attività di tipo riabilitativo e di tempo libero. Per i ragazzi più grandi ci sono anche attività prelavorative e lavorative, legate allo sviluppo di abilità domestiche, stradali e pratiche, come gli acquisti e i pagamenti. Vogliamo trasmettere sicurezza ai ragazzi che seguiamo, solo così potranno essere autonomi. I ragazzi dedicano tempo anche allo sport: si appassionano al nuoto, al calcio, al basket, alla pallavolo. Offriamo anche la possibilità di cimentarsi in attività artistiche, che vanno dalla pittura alla fotografia».
La vita associativa è fatta di vicende e incontri. Volete raccontarci qualche aneddoto?
«Ce ne sarebbero milioni. Ogni loro sorriso e ogni loro progresso è un momento di gioia indescrivibile per tutti. Ricordiamo ancora la prima serata in pizzeria del gruppo dei ragazzi più grandi. Un appuntamento, che da allora si svolge due volte al mese, organizzato tutto dai ragazzi, che hanno scelto l'orario, il punto d'incontro, il luogo dove andare a cena, per poi ritirarsi in un appartamento convenzionato nel quale hanno saputo autogestirsi. Un'esperienza stupenda per noi e per loro.
Un episodio più recente è il lavaggio delle divise per la società sportiva "Virtus Molfetta". I ragazzi hanno imparato ad andare in lavanderia, usare la lavatrice e i detersivi nelle dosi giuste, piegare le divise. Un risultato impeccabile, confermato dagli stessi giocatori».
Cosa vi ha insegnato, finora, l'esperienza di "Appoggiati a me"?
«La vita pone tutti noi davanti a situazioni che sembrano muri insormontabili. Con "Appoggiati a me" abbiamo imparato a trasformare questi muri. Pensando, sperimentando e, qualche volta, sbagliando. Quando inizi a riflettere, le possibilità aumentano. Ecco, noi abbiamo iniziato a riflettere anni fa e continuiamo a farlo ogni giorno, cercando nuove idee per garantire il meglio ai nostri ragazzi. Sappiamo quanto ogni tassello sia fondamentale per creare i presupposti per il loro futuro. Ogni impegno in più vale mille soddisfazioni aggiunte. Vogliamo che le loro opportunità di stare bene nella società si moltiplichino».
La realtà si pone nel mezzo tra le associazioni di genitori e gli enti fornitori di servizi e punta su progetti a lungo termine. Il presidente, Tommaso Gallo, e la coordinatrice dell'èquipe di esperti, la dott.ssa Teresa Piumelli Psicologa Psicoterapeuta, hanno raccontato a "Viva" il mondo di "Appoggiati a me".
Come nasce la vostra realtà?
«L'associazione nasce per volontà di un gruppo di genitori di bambini e ragazzi con disabilità. Tutti noi abbiamo lo stesso sogno: regalare ai bambini e ai ragazzi un futuro di cui possano essere protagonisti come cittadini attivi. All'inizio eravamo un gruppo di 8/9 famiglie che si riuniva in una sede piccolissima, svolgendo attività un solo pomeriggio a settimana. Mattone dopo mattone, siamo arrivati a inizio 2023. Attualmente seguiamo 55 ragazzi che fanno attività dal lunedì al sabato, i più grandi passano insieme anche due weekend al mese in appartamento e contiamo su una grande squadra di una ventina tra professionisti, volontari e altre figure che supportano i nostri progetti. Non siamo singoli nuclei familiari, ma comunità che cresce».
Un'associazione si consolida attraverso obiettivi e sete di futuro. Come avviene questo in "Appoggiati a me"?
«Noi non eroghiamo servizi, ma costruiamo percorsi su misura di bambini e ragazzi con disabilità. Il nostro punto di partenza è una premessa importante: la disabilità è una condizione di vita. Il nostro compito è trovare le strade giuste per permettere a ogni bambino e ragazzo di imparare e di migliorare la qualità della vita, garantire il suo benessere all'interno del contesto sociale in cui si trova. Ognuno dei nostri ragazzi ha le sue caratteristiche e le sue abilità di partenza, ha solo bisogno di modalità e strumenti diversi per apprenderle. I nostri percorsi, studiati dopo previa valutazione e monitoraggio della dott.ssa Chiara Ferrari - Psicologa BCBA prevedono una stretta sinergia tra famiglia, èquipe di professionisti ed istituzioni. La comunione di intenti tra le parti è fondamentale. Nelle nostre sedi – al momento due in cui svolgiamo le attività quotidiane ed un appartamento in cui i ragazzi più grandi si allenano al co-housing - abbiamo ricreato uno spazio naturale, quanto più simile al contesto esterno, per favorire la generalizzazione degli apprendimenti». Quali attività svolgono i bambini e i ragazzi?
«Tutte le attività sono personalizzate secondo l'età, le caratteristiche e le esigenze dei singoli. Coinvolgiamo i bambini e i ragazzi in attività socio-educative di tipo abilitativo e riabilitativo, individuali e di gruppo, afferenti a diverse sfere. Dall'area dello sviluppo alla comunicazione, passando per l'ampliamento delle preferenze, sino ad arrivare alle competenze e alle abilità per l'interazione con gli altri. I bambini fanno molte attività di tipo riabilitativo e di tempo libero. Per i ragazzi più grandi ci sono anche attività prelavorative e lavorative, legate allo sviluppo di abilità domestiche, stradali e pratiche, come gli acquisti e i pagamenti. Vogliamo trasmettere sicurezza ai ragazzi che seguiamo, solo così potranno essere autonomi. I ragazzi dedicano tempo anche allo sport: si appassionano al nuoto, al calcio, al basket, alla pallavolo. Offriamo anche la possibilità di cimentarsi in attività artistiche, che vanno dalla pittura alla fotografia».
La vita associativa è fatta di vicende e incontri. Volete raccontarci qualche aneddoto?
«Ce ne sarebbero milioni. Ogni loro sorriso e ogni loro progresso è un momento di gioia indescrivibile per tutti. Ricordiamo ancora la prima serata in pizzeria del gruppo dei ragazzi più grandi. Un appuntamento, che da allora si svolge due volte al mese, organizzato tutto dai ragazzi, che hanno scelto l'orario, il punto d'incontro, il luogo dove andare a cena, per poi ritirarsi in un appartamento convenzionato nel quale hanno saputo autogestirsi. Un'esperienza stupenda per noi e per loro.
Un episodio più recente è il lavaggio delle divise per la società sportiva "Virtus Molfetta". I ragazzi hanno imparato ad andare in lavanderia, usare la lavatrice e i detersivi nelle dosi giuste, piegare le divise. Un risultato impeccabile, confermato dagli stessi giocatori».
Cosa vi ha insegnato, finora, l'esperienza di "Appoggiati a me"?
«La vita pone tutti noi davanti a situazioni che sembrano muri insormontabili. Con "Appoggiati a me" abbiamo imparato a trasformare questi muri. Pensando, sperimentando e, qualche volta, sbagliando. Quando inizi a riflettere, le possibilità aumentano. Ecco, noi abbiamo iniziato a riflettere anni fa e continuiamo a farlo ogni giorno, cercando nuove idee per garantire il meglio ai nostri ragazzi. Sappiamo quanto ogni tassello sia fondamentale per creare i presupposti per il loro futuro. Ogni impegno in più vale mille soddisfazioni aggiunte. Vogliamo che le loro opportunità di stare bene nella società si moltiplichino».