Cultura, Eventi e Spettacolo
Apoteosi a Molfetta per il concerto di Antonello Venditti
Oltre tre ore di grande musica regalata dal cantautore romano
Molfetta - venerdì 26 luglio 2019
9.31
Una lunga ed emozionante carrellata nel regno dei ricordi, guidati dalla voce instancabile di uno dei cantautori più noti del panorama musicale italiano: oltre tre ore di musica per il concerto di Antonello Venditti, tenutosi giovedì 25 luglio presso la Banchina San Domenico di Molfetta, in uno scenario incantevole di cielo e mare che, sin dal primo pomeriggio al momento del sound check, aveva affascinato il cantante romano che ne aveva postato un video sui social network, definendo la nostra città uno dei posti più meravigliosi in cui sia mai stato.
Mattatore infaticabile della serata, Venditti ha eseguito alcuni dei suoi brani più conosciuti in occasione del suo "Sotto il segno dei pesci outdoor tour" che lo sta portando sui palchi estivi e nei festival di tutta Italia. Il cantautore romano celebra, insieme al suo affezionato pubblico, i quarant'anni dell'album: "Sotto il segno dei pesci", di cui è stata messa in commercio a settembre 2018 una speciale ristampa. Un album definito "intergenerazionale", come il caloroso pubblico presente che ha gremito in quasi ordine di posto la banchina, cantando a squarciagola assieme a Venditti.
Sterminato il repertorio proposto; ogni canzone, con enorme modernità e spirito precursore rispetto ai tempi, aveva già portato nel mondo della musica tematiche scomode a cui, allora, il mondo della musica rispondeva spesso facendo scattare la censura. Pensiamo al mondo della droga e delle sue deleterie conseguenze con "Lilli", a quello dei mezzi di informazione con "Il telegiornale", fino al mondo della politica con "L'uomo falco". Ad accompagnare le esecuzioni, sullo schermo, le immagini di un'altra Italia, forse solo parzialmente dimenticata, quella della fine degli anni '60 e del decennio '70, la stagione della memoria di molto del pubblico presente, a cui Venditti ha idealmente dedicato il concerto, "a quelli della mia età che, spesso, non si vedono più in queste occasioni", quelli della "Notte prima degli esami", di "Sara", di "Sotto il segno dei pesci" e di "Compagno di scuola".
Ma è soprattutto nel mondo dei sentimenti, delle emozioni e del variegato mondo dell'amore che Venditti ha traghettato il suo pubblico fino all'esplosivo finale, dove il cantautore ha invitato tutti sotto il palco per le sue canzoni più celebri "Amici mai", "In questo mondo di ladri", "Ricordati di me" e il vero e proprio inno "Alta marea", dedicato a tutta Molfetta e alla speranza soffusa che, come le note della canzone raccontano di un'estate a lieto fine, così anche la città e i suoi abitanti possano conoscere una delle stagioni più belle della sua storia.
Bilancio sicuramente positivo per la macchina organizzativa che ha funzionato a dovere senza intoppi o incidenti, e per la serata tutta, candidata ad essere uno dei fiori all'occhiello del calendario di eventi molfettesi.
Mattatore infaticabile della serata, Venditti ha eseguito alcuni dei suoi brani più conosciuti in occasione del suo "Sotto il segno dei pesci outdoor tour" che lo sta portando sui palchi estivi e nei festival di tutta Italia. Il cantautore romano celebra, insieme al suo affezionato pubblico, i quarant'anni dell'album: "Sotto il segno dei pesci", di cui è stata messa in commercio a settembre 2018 una speciale ristampa. Un album definito "intergenerazionale", come il caloroso pubblico presente che ha gremito in quasi ordine di posto la banchina, cantando a squarciagola assieme a Venditti.
Sterminato il repertorio proposto; ogni canzone, con enorme modernità e spirito precursore rispetto ai tempi, aveva già portato nel mondo della musica tematiche scomode a cui, allora, il mondo della musica rispondeva spesso facendo scattare la censura. Pensiamo al mondo della droga e delle sue deleterie conseguenze con "Lilli", a quello dei mezzi di informazione con "Il telegiornale", fino al mondo della politica con "L'uomo falco". Ad accompagnare le esecuzioni, sullo schermo, le immagini di un'altra Italia, forse solo parzialmente dimenticata, quella della fine degli anni '60 e del decennio '70, la stagione della memoria di molto del pubblico presente, a cui Venditti ha idealmente dedicato il concerto, "a quelli della mia età che, spesso, non si vedono più in queste occasioni", quelli della "Notte prima degli esami", di "Sara", di "Sotto il segno dei pesci" e di "Compagno di scuola".
Ma è soprattutto nel mondo dei sentimenti, delle emozioni e del variegato mondo dell'amore che Venditti ha traghettato il suo pubblico fino all'esplosivo finale, dove il cantautore ha invitato tutti sotto il palco per le sue canzoni più celebri "Amici mai", "In questo mondo di ladri", "Ricordati di me" e il vero e proprio inno "Alta marea", dedicato a tutta Molfetta e alla speranza soffusa che, come le note della canzone raccontano di un'estate a lieto fine, così anche la città e i suoi abitanti possano conoscere una delle stagioni più belle della sua storia.
Bilancio sicuramente positivo per la macchina organizzativa che ha funzionato a dovere senza intoppi o incidenti, e per la serata tutta, candidata ad essere uno dei fiori all'occhiello del calendario di eventi molfettesi.