Politica
Antonio Azzollini: «Emiliano mostri rispetto per un Senatore della Repubblica»
Dura replica del Senatore Azzollini alla gravi affermazioni di Michele Emiliano definendole «opinioni scalcagnate»
Molfetta - domenica 21 maggio 2017
18.59
Il Senatore Antonio Azzollini non le manda a dire a Michele Emiliano che in un recente intervento pubblico aveva affibbiato al Senatore l'appellativo di "tizio", forse nell'intento di "dare una mano" mediatica a Tommaso Minervini, il candidato Sindaco in linea, anche sul fronte della sanità pubblica, con il Presidente della Regione Puglia.
«Ho ascoltato le ultime parole di Emiliano su Molfetta - dichiara il Senatore Azzollini, in un intervento già pubblicato sulla sua pagina Facebook - e non posso che rimanere sempre più sconcertato. Oramai il suo è un vero e proprio festival delle bugie. Di nuovo riparla dell'ospedale contraddicendo platealmente la delibera che egli stesso, anche in qualità di Assessore alla Sanità ha deliberato».
«Ed allora - chiarisce Azzollini - ricapitoliamo: 1 - continua a mentire sulla storia del de-finanziamento dell'Ospedale Consortile del nord barese: prima era finanziato, con la sua ultima delibera non lo è più, questo i cittadini devono saperlo. 2 -Continua a contraddire la delibera sulla destinazione dell'ospedale di Molfetta, quella delibera già pubblicata viarie volte è contraddittoria e non indica alcuna soluzione seria per l'Ospedale di Molfetta ma anzi, difatti, lo declassa. Ma questa volta addirittura irride non solo Molfetta ma anche Terlizzi e Corato».
«Perché che dice il Presidente della Regione - chiarisce ancora Azzollini -, dice una cosa strana: che o Molfetta, o Terlizzi, o Corato, devono suicidarsi e che, farebbero bene a farlo autonomamente. Cioè, egli decide che qualche ospedale deve chiudere, e i territori a scelta devono decidere quale territorio deve chiudere. Tutto, sempre in contraddizione con la delibera di Giunta Regionale».
«Insomma, Presidente Emiliano - ammonisce il Senatore -, basta a prendere in giro la nostra città, e francamente avvilenti sono quei pochissimi consensi che vedo al suo dire. Mi spiace per questi cittadini che continuano, direi, chiedo scusa, ma svendere la nostra città ad opinioni così "scalcagnate" come quelle che il Presidente Emiliano continua a dire».
Riferendosi sempre ad Emiliano, che nel suo intervento pubblico, lo aveva chiamato in causa con l'appellativo dispregiativo di "tizio", il Senatore Antonio Azzollini ha così concluso il suo intervento: «Io per rispetto istituzionale, continuo a chiamarlo Presidente Emiliano, se no mi sarebbe facile chiamarlo come lo chiamano tutti… mi sarebbe facile, ma io preferisco continuare a chiamarlo Presidente. Anch'egli mostri rispetto per un Senatore della Repubblica
«Ho ascoltato le ultime parole di Emiliano su Molfetta - dichiara il Senatore Azzollini, in un intervento già pubblicato sulla sua pagina Facebook - e non posso che rimanere sempre più sconcertato. Oramai il suo è un vero e proprio festival delle bugie. Di nuovo riparla dell'ospedale contraddicendo platealmente la delibera che egli stesso, anche in qualità di Assessore alla Sanità ha deliberato».
«Ed allora - chiarisce Azzollini - ricapitoliamo: 1 - continua a mentire sulla storia del de-finanziamento dell'Ospedale Consortile del nord barese: prima era finanziato, con la sua ultima delibera non lo è più, questo i cittadini devono saperlo. 2 -Continua a contraddire la delibera sulla destinazione dell'ospedale di Molfetta, quella delibera già pubblicata viarie volte è contraddittoria e non indica alcuna soluzione seria per l'Ospedale di Molfetta ma anzi, difatti, lo declassa. Ma questa volta addirittura irride non solo Molfetta ma anche Terlizzi e Corato».
«Perché che dice il Presidente della Regione - chiarisce ancora Azzollini -, dice una cosa strana: che o Molfetta, o Terlizzi, o Corato, devono suicidarsi e che, farebbero bene a farlo autonomamente. Cioè, egli decide che qualche ospedale deve chiudere, e i territori a scelta devono decidere quale territorio deve chiudere. Tutto, sempre in contraddizione con la delibera di Giunta Regionale».
«Insomma, Presidente Emiliano - ammonisce il Senatore -, basta a prendere in giro la nostra città, e francamente avvilenti sono quei pochissimi consensi che vedo al suo dire. Mi spiace per questi cittadini che continuano, direi, chiedo scusa, ma svendere la nostra città ad opinioni così "scalcagnate" come quelle che il Presidente Emiliano continua a dire».
Riferendosi sempre ad Emiliano, che nel suo intervento pubblico, lo aveva chiamato in causa con l'appellativo dispregiativo di "tizio", il Senatore Antonio Azzollini ha così concluso il suo intervento: «Io per rispetto istituzionale, continuo a chiamarlo Presidente Emiliano, se no mi sarebbe facile chiamarlo come lo chiamano tutti… mi sarebbe facile, ma io preferisco continuare a chiamarlo Presidente. Anch'egli mostri rispetto per un Senatore della Repubblica