Antonino Di Maio è il nuovo procuratore di Trani
Via libera del plenum del Consiglio superiore della magistratura
Molfetta - mercoledì 26 aprile 2017
14.51
Il plenum del Consiglio superiore della magistratura ha conferito l'incarico di procuratore della Repubblica di Trani ad Antonino Di Maio. La proposta era stata avanzata lo scorso mese di febbraio dalla quinta commissione del Csm che, a maggioranza, aveva indicato Di Maio quale successore di Carlo Maria Capristo, a capo degli uffici inquirenti di Palazzo Torres fino all'aprile dell'anno scorso ed attualmente al vertice della Procura di Taranto. Dalla sua nomina, la reggenza degli uffici tranesi era spettata all'aggiunto Francesco Giannella.
Di Maio, 51 anni, arriva a Trani dalla Procura di Roma dove è sostituto procuratore. È stato pm anche a Nicosia, a Napoli e a Santa Maria Capua Vetere, «in diverse ed eterogenee regioni d'Italia» - si legge nel verbale del plenum - ed «ha avuto modo di trattare numerose materie giuridiche, sia di carattere ordinario, sia di profilo altamente specializzato». Tra i parametri nel "merito" che hanno portato alla scelta di Di Maio a prevalere sugli altri candidati, anche il fatto che «è stato applicato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina con assegnazione delle indagini residue ed il coordinamento del processo c.d. Mare Nostrum. Si trattava di un processo per associazione di stampo mafioso con 575 imputati, nel cui ambito erano contestati 51 omicidi, diversi sequestri di persona, numerosissimi reati di estorsione ed altri reati contro il patrimonio". Di particolare rilievo è la nomina nell'agosto del 2003 a "membro del Council for Police Matters», con provvedimento del Consiglio d'Europa.
Di Maio, 51 anni, arriva a Trani dalla Procura di Roma dove è sostituto procuratore. È stato pm anche a Nicosia, a Napoli e a Santa Maria Capua Vetere, «in diverse ed eterogenee regioni d'Italia» - si legge nel verbale del plenum - ed «ha avuto modo di trattare numerose materie giuridiche, sia di carattere ordinario, sia di profilo altamente specializzato». Tra i parametri nel "merito" che hanno portato alla scelta di Di Maio a prevalere sugli altri candidati, anche il fatto che «è stato applicato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina con assegnazione delle indagini residue ed il coordinamento del processo c.d. Mare Nostrum. Si trattava di un processo per associazione di stampo mafioso con 575 imputati, nel cui ambito erano contestati 51 omicidi, diversi sequestri di persona, numerosissimi reati di estorsione ed altri reati contro il patrimonio". Di particolare rilievo è la nomina nell'agosto del 2003 a "membro del Council for Police Matters», con provvedimento del Consiglio d'Europa.