Annamaria Gagliardi
Annamaria Gagliardi
Politica

Annamaria Gagliardi si candida al Consiglio comunale con Lillino Drago sindaco

La docente spiega i motivi della sua candidatura

Annamaria Gagliardi, 53 anni, laureata in Architettura, phD in Urbanistica allo I.U.A.V. di Venezia, master in 'Pianificazione sostenibile delle aree portuali' presso l'Università Federico II di Napoli. E' architetto- urbanista e docente presso l'IISS Monsignor A. Bello di Molfetta. Si candida al consiglio comunale di Molfetta per le prossime elezioni, con la 'lista Drago' per Lillino Drago Sindaco. Dopo la laurea in architettura, Annamaria ha avuto importanti collaborazioni con il suo Maestro Bernardo
Secchi, in Puglia, e con i principali esponenti della cultura urbanistica italiana (S. Lenoci, P. Viganò, A. Barbanente, D. Borri, N. Martinelli, M.V. Mininni, A. Magnaghi, A. Lanzani, ecc.). In questo momento è
supporto R.U.P. per il P.U.G. del comune di Lecce e collaboratore a tempo determinato con il M.I.C. Soprintendenza di Foggia. Anna, madre di tre figli Andrea, Enrico e Sara, vive a Molfetta.

Le chiediamo Quali sono le motivazioni di questa candidatura?
"In questi anni Molfetta ha vissuto un periodo buio, sia per azioni giudiziarie che per scelte amministrative. Queste elezioni devono rappresentare, e sarà così, una svolta per Molfetta, un RISVEGLIO, ed insieme a Lillino Drago, uomo di alto profilo e di indubbia moralità, ce la può fare, ce la possiamo fare. Ho conosciuto Lillino Drago negli ultimi mesi ed alla sua proposta di candidarmi nella "lista DRAGO", ho deciso di rispondere SÌ, perché questa volta non voglio più delegare il mio voto, perché penso di poter dare un contributo concreto e tangibile di competenze, di valori, di esperienza. Penso di poter dare il Mio CONTRIBUTO. Mi candido con Lillino Drago come sindaco della mia città, perché Molfetta ha bisogno di un cambiamento radicale che vada nella direzione della professionalità e dell'onestà.

Il mio intento è quello di mettere a disposizione della città le mie competenze di architetto ed urbanista e la mia esperienza pluriennale in questo settore, perché in questi anni la città è stata svilita, cementificata, trasformata, direi DISTRUTTA, per una totale assenza di una visione che ne valorizzi le sue potenzialità: mare, territorio agricolo e città. Operazioni discutibili e attività border line rispetto alla legalità, ed opportunità manipolate hanno portato ad una eccessiva cementificazione della costa, delle lame, producendo ulteriori edifici multipiano (mostri) che deturpano luoghi e tolgono visuali, mortificando la vera identità della nostra Molfetta. Davanti a questo
indiscutibile scempio del territorio non basta la testimonianza; c'è bisogno di mettersi in gioco, mettersi a disposizione al fianco di Lillino Drago, già garante di legalità e uomo di grande competenza.

La Molfetta delle competenze deve riprendere il governo della sua nave amministrativa che è alla deriva. Riprendere la bussola, ridisegnare l'itinerario- visione: carte, strumenti, libri e conoscenze devono segnare il
percorso per ritrovare la meta. Ho lavorato e tuttora lavoro in grandi città del meridione dove sto contribuendo all'importante attuazione di un modello politico visionario, in cui le competenze strutturano una coerente azione amministrativa all'insegna dell'identità, della giustizia, della pianificazione urbanistica e dell'attuazione in progetti coerenti
e di qualità. Perché non farlo a Molfetta?

E ancora: Quali sono le proposte concrete che portate alla città?
Il programma elettorale elaborato dalla coalizione che appoggia Lillino Drago ha definito una chiara strategia
incentrata sulla RIGENERAZIONE URBANA, la relazione identitaria tra Molfetta e le sue risorse in un'ottica di
SOSTENIBILITA' ed INNOVAZIONE, per salvaguardare una città, un territorio ed il suo Paesaggio che tutti
riconosciamo come nostri, per ripensare alle economie ed alle attività legate al mare ed alla marineria
molfettese, alla NOSTRA IDENTITA'.
'Rimettere la portualità al centro di una agenda sostenibile per la città'.
Il territorio deve essere letto, progettato e governato sia nelle sue connotazioni geomorfologiche, ambientali,
funzionali ed economiche, che nelle interlocuzioni con la popolazione e con gli stakeholder al fine di definire
la VALORIZZAZIONE di un patrimonio collettivo identitario ed economico, fondamentale per definire una
rigenerazione sostenibile della cittadina molfettese.
Per raggiungere tale obiettivo, è necessario avere un ruolo attivo nei confronti degli Enti sovradeterminati:
Stato, Regione e Autorità Portuali, per poter definire la visione complessiva, contestualizzarla, sia per la
gestione del porto stesso.
La strategia Molfetta città porto ha come fondamenta il recupero identitario; la sua valorizzazione deve
partire dal progetto fondato sulla cultura del territorio stesso, dall'agricoltura come settore prioritario
dell'economia molfettese, dalla 'risorsa mare' avviata verso un modello turistico specifico per Molfetta.
Ripensare il porto in relazione alla città, alle funzioni pescherecce, turistiche sportive, commerciali e culturali,
dando centralità allo sviluppo, turistico e storico-ambientale dell'intera area di Spiaggia Maddalena con il
'museo del mare', della Basilica della Madonna dei Martiri, di cala san Giacomo e del territorio agricolo
retrostante. E' in questa "ottica complessa" che va ripensata la relazione funzionale porto- retroporto e
infrastrutture, in un'ottica di connessione senza distruggere il territorio, in coerenza con il rischio idraulico
ed il valore patrimoniale dei luoghi.
Fino al completamento dell'infrastruttura porto, va detto stop a tutti i progetti "di ampliamento,
completamento e di servizio" nella zona circostante, per arginare il consumo di suolo e la pressione sulla zona
industriale. No al Terminal! Si tratta difatti di un'opera priva di inquadramento nel panorama commerciale
ed economico, legata a un porto commerciale non ancora concluso e di cui non si conosce il tipo di traffico e
la funzionalità. E' un processo amministrativo senza capo ne coda, privo di un quadro di coerenza con la
pianificazione sovraordinata e comunale.

Cosa si dovrebbe fare sul tema della pianificazione urbana?
Ho lavorato nell'associazionismo molfettese con il L.U.P. (laboratorio di urbanistica partecipata) ascoltando
comitati di quartiere e rappresentando le necessità degli abitanti in progetti che oggi possono divenire realtà
con l'elezione di Lillino Drago a Sindaco di Molfetta.
Il progetto di città deve partire dallo sguardo degli abitanti, dalle necessità quotidiane per costruire un
progetto collettivo. Dobbiamo essere l'alternativa all'incompetenza generatrice del malaffare. I professionisti
accanto a Lillino Drago daranno risposte a temi difficili, attraverso l'urbanistica che riqualificherà la città
esistente e individuerà aree di trasformazione attraverso progetti sostenibili, coerenti di immediata
cantierabilità.
Per questo sarà predisposto un piano di rigenerazione urbana specifico per rendere la città sempre più
accessibile, adatta a tutte le necessita, in un'ottica totalmente inclusiva della comunità, ad esempio mediante
collaborazioni attive con i disabili che vivono queste aree, cosi da comprendere le loro esigenze e avere delle
linee guida per riqualificare la citta in modo "intelligente" e per tutti.
Ripensare una città vuol dire applicare diverse temporalità nella progettazione, gestione e pianificazione che
devono avere un quadro di coerenza nel P.U.G. (piano urbanistico generale). Riavviare il processo di
pianificazione a partire da un atto di indirizzo per il riavvio del P.U.G., per ripensare un piano urbanistico
finalizzato al contenimento del consumo di suolo, alla rigenerazione urbana, alla tutela e valorizzazione del
paesaggio nel rispetto della pianificazione sovraordinata. Connettere la città della produzione, la città
dell'identità, "i quartieri senza nome", la relazione tra città ed il mare e tra città e campagna; sono solo alcuni
temi che devono relazionarsi a nuove pratiche dell'abitare, alle forme di mobilità sostenibile ed al welfare
sociale.
E' un'agenda complessa, ambizione ma necessaria per una città come Molfetta, che se lo merita! Abbiamo
esperienze e capacità di pianificare, progettare, amministrare e gestire le città!
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