Territorio e Ambiente
Ancora un no per la centrale a biomasse
Interviene il comitato Gruppo Ripalta area protetta
Molfetta - martedì 24 giugno 2014
8.40
Il Comitato Biscegliese "GRUPPO RIPALTA AREA PROTETTA" a qualche giorno dall'avvio della procedura di istruttoria Ministeriale della Riserva Marina GROTTE di RIPALTA - TORRE CALDERINA segnala il particolare stato di contraddizioni e scelte ambigue territoriali della politica istituzionale locale a seguito dell'autorizzazione concessa dalla Provincia di Bari lo scorso 7 aprile alla ditta RENOVO BIOENERGY Srl di "emettere in atmosfera le emissioni rivenienti da una centrale termoelettrica a biomasse" da ubicarsi in via degli industriali – Area per lo sviluppo Industriale – Agglomerato di Molfetta, al confine con Bisceglie.
Il progetto elaborato dalla Renovo Bionergy s.r.l. del Gruppo RENOVO SpA con sede legale in Mantova, sarà oggetto di discussione di una Conferenza di Servizi indetta dal Comune di Molfetta il 24 Giugno (è arrivata alla sua 3a convocazione) ai sensi dell'art. 14 della legge 07/08/1990 n. 241 per l'iter interprocedimentale di Procedura Abilitativa Semplificata (PAS) senza che l'Amministrazione Comunale di Bisceglie rientri nella lista dei soggetti istituzionali convocati.
La conferenza decisioria per la costruzione della centrale termoelettrica a biomasse da 0,999MWE mette in evidenza insensibilità e scarsa lungimiranza politico istituzionale di coloro che anzicchè preservare e valorizzare le risorse ambientali di un area ad alto valore naturalistico e paesaggistico la pregiudicano, ancora una volta, dopo il progetto sulla CONDOTTA SOTTOMARINA con scelte amministrative contraddittorie e non in linea con le reali esigenze delle comunità cittadine potenzialmente interessate dalle ricadute negative.
Le centrali a biomassa, la cui collocazione dovrebbe essere a una distanza minima di 150 km dai centri abitati, vengono battezzate dalla associazioni scientifiche americane ed europee "centrali della morte"; funzionano come degli inceneritori e la loro realizzazione implica distruzione del patrimonio boschivo ed aggravamento del dissesto idrogeologico, inquinamento ambientale ed aumento esponenziale di malattie respiratorie e di tumori; accrescimento a dismisura del traffico pesante, svalutazione delle produzioni agricole di qualità, crollo dei flussi turistici e consequenziale perdita di molti posti di lavoro pulito (preziosissimi, in un territorio particolarmente a rischio come il nostro).
Nel merito, il Comitato "GRUPPO RIPALTA AREA PROTETTA" nel stigmatizzare l'inoperattività e la passività dell'Amministrazione Comunale di Bisceglie di fronte a una così evidente minaccia ricadente sull'intera comunità cittadina chiede l'immediata attivazione delle procedure utili alla messa in sicurezza del territorio e della cittadinanza a rischio promuovendo il blocco dell'attivazione della centrale a biomasse della RENOVO BIONERGY Srl, confidando nel sostegno e nel fattivo interesse delle associazioni ambientaliste nazionali "Legambiente, WWF e Italia Nostra" e di quelle localistiche nonchè del GAL Ponte Lama e del GAC Terre di Mare.
Si ringrazia l'Associazione Civiltà Contadina, gruppo locale di Molfetta, per l'efficace contributo divulgativo e di impegno civico offerto.
Gianni Naglieri portavoce del Comitato "GRUPPO RIPALTA AREA PROTETTA"
Il progetto elaborato dalla Renovo Bionergy s.r.l. del Gruppo RENOVO SpA con sede legale in Mantova, sarà oggetto di discussione di una Conferenza di Servizi indetta dal Comune di Molfetta il 24 Giugno (è arrivata alla sua 3a convocazione) ai sensi dell'art. 14 della legge 07/08/1990 n. 241 per l'iter interprocedimentale di Procedura Abilitativa Semplificata (PAS) senza che l'Amministrazione Comunale di Bisceglie rientri nella lista dei soggetti istituzionali convocati.
La conferenza decisioria per la costruzione della centrale termoelettrica a biomasse da 0,999MWE mette in evidenza insensibilità e scarsa lungimiranza politico istituzionale di coloro che anzicchè preservare e valorizzare le risorse ambientali di un area ad alto valore naturalistico e paesaggistico la pregiudicano, ancora una volta, dopo il progetto sulla CONDOTTA SOTTOMARINA con scelte amministrative contraddittorie e non in linea con le reali esigenze delle comunità cittadine potenzialmente interessate dalle ricadute negative.
Le centrali a biomassa, la cui collocazione dovrebbe essere a una distanza minima di 150 km dai centri abitati, vengono battezzate dalla associazioni scientifiche americane ed europee "centrali della morte"; funzionano come degli inceneritori e la loro realizzazione implica distruzione del patrimonio boschivo ed aggravamento del dissesto idrogeologico, inquinamento ambientale ed aumento esponenziale di malattie respiratorie e di tumori; accrescimento a dismisura del traffico pesante, svalutazione delle produzioni agricole di qualità, crollo dei flussi turistici e consequenziale perdita di molti posti di lavoro pulito (preziosissimi, in un territorio particolarmente a rischio come il nostro).
Nel merito, il Comitato "GRUPPO RIPALTA AREA PROTETTA" nel stigmatizzare l'inoperattività e la passività dell'Amministrazione Comunale di Bisceglie di fronte a una così evidente minaccia ricadente sull'intera comunità cittadina chiede l'immediata attivazione delle procedure utili alla messa in sicurezza del territorio e della cittadinanza a rischio promuovendo il blocco dell'attivazione della centrale a biomasse della RENOVO BIONERGY Srl, confidando nel sostegno e nel fattivo interesse delle associazioni ambientaliste nazionali "Legambiente, WWF e Italia Nostra" e di quelle localistiche nonchè del GAL Ponte Lama e del GAC Terre di Mare.
Si ringrazia l'Associazione Civiltà Contadina, gruppo locale di Molfetta, per l'efficace contributo divulgativo e di impegno civico offerto.
Gianni Naglieri portavoce del Comitato "GRUPPO RIPALTA AREA PROTETTA"