Territorio e Ambiente
Ancora schiuma biancastra e maleodorante in mare
La Lac Puglia presenta un esposto in Procura
Molfetta - lunedì 4 maggio 2015
6.58
Ennesimo esposto della Lac Puglia (lega per l'abolizione della caccia) sulla presenza di schiuma biancastra in prossimità dello sbocco a mare del depuratore. L'esposto è stato depositato in Procura a Trani. La Lac chiede che vengano individuati i responsabili.
La presenza di forte concentrazione di schiuma e fanghi, allo sbocco del depuratore, e di una ampia chiazza scura in mare e stata notata dai volontari della Lac impregnati in una attività di monitoraggio.
«Decisamente una visione non del tutto confortante visto che – spiega Pasquale Salvemini, delegato regionale della Lac - periodicamente ed in alcune fasce orarie si presentano gli stessi problemi sulla costa molfettese e soprattutto in una zona che è pur sempre un'Oasi di protezione. In questo periodo si registra il passaggio e la sosta di diversi migratori (aironi, rapaci ed altro ancora). Vi è più che proprio in quella zona ci sono diversi pescatori che non curanti del problema continuano a posizionare reti da posta a soli pochi metri dallo sbocco molfettese e per questo – continua - ci aspettavamo una ordinanza che vietasse la pesca proprio in quel tratto di costa ma ad oggi non abbiamo visto alcun impegno in tal senso mentre quel pesce viene venduto tranquillamente sulla bancarelle nei pressi della banchina san Domenico. Non v'è dubbio che – conclude - l'impianto di depurazione di Molfetta non funziona come dovrebbe ed i risultati decisamente poco gratificanti sono sotto gli occhi di tutti».
La presenza di forte concentrazione di schiuma e fanghi, allo sbocco del depuratore, e di una ampia chiazza scura in mare e stata notata dai volontari della Lac impregnati in una attività di monitoraggio.
«Decisamente una visione non del tutto confortante visto che – spiega Pasquale Salvemini, delegato regionale della Lac - periodicamente ed in alcune fasce orarie si presentano gli stessi problemi sulla costa molfettese e soprattutto in una zona che è pur sempre un'Oasi di protezione. In questo periodo si registra il passaggio e la sosta di diversi migratori (aironi, rapaci ed altro ancora). Vi è più che proprio in quella zona ci sono diversi pescatori che non curanti del problema continuano a posizionare reti da posta a soli pochi metri dallo sbocco molfettese e per questo – continua - ci aspettavamo una ordinanza che vietasse la pesca proprio in quel tratto di costa ma ad oggi non abbiamo visto alcun impegno in tal senso mentre quel pesce viene venduto tranquillamente sulla bancarelle nei pressi della banchina san Domenico. Non v'è dubbio che – conclude - l'impianto di depurazione di Molfetta non funziona come dovrebbe ed i risultati decisamente poco gratificanti sono sotto gli occhi di tutti».