Cronaca
Ancora nessuna notizia di Mauro Picca
L’associazione Penelope si oppone all’archiviazione del caso
Molfetta - martedì 8 aprile 2014
07.15
No all'archiviazione dell'inchiesta relativa alla scomparsa di Mauro Picca, il pensionato molfettese di cui non si hanno più notizie da settembre del 2011. Nei giorni scorso l'Associazione Penelope Puglia ha presento opposizione alla richiesta di archiviazione deposita dalla parte della Procura di Trani. Secondo il legale dell'associazione, Pasquale Pellegrini, ci sono elementi perché si continui ad indagare.
Quella di Mauro Picca, che all'epoca dei fatti aveva sessantotto anni, non può essere considerato un allontanamento volontario. Se così fosse stato l'uomo avrebbe portato con sé denaro e abiti. Soprattutto avrebbe portato con sé i farmaci salvavita di cui aveva bisogno.
Mauro Picca ha fatto perdere le sue tracce dall'11 settembre del 2011. Aveva detto a sua moglie di voler uscire per una passeggiata. Da allora è scomparso nel nulla. L'uomo, alto circa 1,70 centimetri, di corporatura robusta, ha occhi chiari. Al momento della scomparsa indossava una camicia azzurra a maniche corte, bermuda beige con tasconi laterali e sandali neri.
Mauro Picca, 68 anni, nostromo in pensione, aveva lavorato per quasi 40 anni a bordo di grosse navi. Domenica 11 settembre 2011, nel pomeriggio, era uscito. In serata, sua moglie, non vedendolo rientrare ha chiamato sui suoi cellulari, ma risultavano entrambi spenti. Aveva con sé i documenti ma non i farmaci necessari per la sua terapia quotidiana. Portava occhiali da vista e la fede all'anulare sinistro.
Ma c'è di più. Attorno alla scomparsa dell'uomo ci sono circostanze, elementi, dettagli, per certi versi, inquietanti che ridisegnano i contorni delle giornate vissute dal pensionato nei mesi precedenti a settembre del 2011: da qualche mese Mauro Picca conduceva vite parallele. C'era quella accanto a sua moglie, fatta di quotidianità e di un discreto benessere, casa di proprietà, fondo rustico di proprietà, conto corrente cointestato in forte attivo, pensione solida ogni mese, i figli, adulti, realizzati e fuori regione.
E poi c'era quella parallela, oscura, torbida, fatta di verità taciute e soldi, tanti soldi, recuperati qua e là e con un prestito presso l'istituto bancario di sempre, un altro conto corrente, ma in rosso, due polizze vita, accese a maggio e a giugno del 2011, di cui, ad oggi, la moglie dell'uomo non conosce i beneficiari, frequentazioni chiacchierate, insomma, una vita e circostanze di cui sua moglie era all'oscuro. In tutto ciò si inserisce un episodio, quanto meno curioso, che conferma l'esistenza di una doppia vita per l'uomo. Mauro Picca, poco più di un mese prima di sparire, presta il suo ciclomotore a due conoscenti, due giovani che poi restano implicati in un incidente stradale. E lui, il pensionato, da quel momento è costretto a girare in bici. La moglie dell'uomo non conosce i due giovani. Non sa quando e come siano entrati in contatto con il marito, quali conoscenze avesse l'uomo al di là del suo mondo noto a lei e ai suoi cari. Un mistero. La vita di un altro, di uno sconosciuto.
Tutti i dati sono in possesso dell'avvocato Pasquale Pellegrini, legale di Penelope e della moglie di Mauro Picca, che ha cominciato ad occuparsi della vicenda a luglio di quest'anno. Circostanze che meriterebbero un approfondimento e che, forse, potrebbero portare alla verità.
Mauro Picca aveva detto di voler uscire per una passeggiata. Da allora, erano le 16.30 di domenica 11 settembre dello scorso anno, di Mauro Picca, all'epoca sessantotto anni, non si hanno più notizie. L'uomo, alto circa 1,70 centimetri, di corporatura robusta al momento della scomparsa indossava una camicia azzurra a maniche corte, bermuda beige con tasche laterali e sandali neri. Picca, nostromo in pensione, aveva lavorato per quasi 40 anni a bordo di grosse navi. In serata, sua moglie, secondo la versione fornita dagli investigatori, non vedendolo rientrare aveva chiamato sui suoi due cellulari, che però erano risultati spenti. Quella sera, però, ci sono i fuochi pirotecnici e la processione di rientro della patrona. La donna ipotizza che suo marito farà molto tardi per seguire ogni fase della festa. Si accorge che suo marito non ha fatto rientro a casa, l'elemento è agli atti, solo il mattino seguente. La storia della scomparsa di Mauro Picca e i misteri legati alla sua assenza cominciano da qui.
Quella di Mauro Picca, che all'epoca dei fatti aveva sessantotto anni, non può essere considerato un allontanamento volontario. Se così fosse stato l'uomo avrebbe portato con sé denaro e abiti. Soprattutto avrebbe portato con sé i farmaci salvavita di cui aveva bisogno.
Mauro Picca ha fatto perdere le sue tracce dall'11 settembre del 2011. Aveva detto a sua moglie di voler uscire per una passeggiata. Da allora è scomparso nel nulla. L'uomo, alto circa 1,70 centimetri, di corporatura robusta, ha occhi chiari. Al momento della scomparsa indossava una camicia azzurra a maniche corte, bermuda beige con tasconi laterali e sandali neri.
Mauro Picca, 68 anni, nostromo in pensione, aveva lavorato per quasi 40 anni a bordo di grosse navi. Domenica 11 settembre 2011, nel pomeriggio, era uscito. In serata, sua moglie, non vedendolo rientrare ha chiamato sui suoi cellulari, ma risultavano entrambi spenti. Aveva con sé i documenti ma non i farmaci necessari per la sua terapia quotidiana. Portava occhiali da vista e la fede all'anulare sinistro.
Ma c'è di più. Attorno alla scomparsa dell'uomo ci sono circostanze, elementi, dettagli, per certi versi, inquietanti che ridisegnano i contorni delle giornate vissute dal pensionato nei mesi precedenti a settembre del 2011: da qualche mese Mauro Picca conduceva vite parallele. C'era quella accanto a sua moglie, fatta di quotidianità e di un discreto benessere, casa di proprietà, fondo rustico di proprietà, conto corrente cointestato in forte attivo, pensione solida ogni mese, i figli, adulti, realizzati e fuori regione.
E poi c'era quella parallela, oscura, torbida, fatta di verità taciute e soldi, tanti soldi, recuperati qua e là e con un prestito presso l'istituto bancario di sempre, un altro conto corrente, ma in rosso, due polizze vita, accese a maggio e a giugno del 2011, di cui, ad oggi, la moglie dell'uomo non conosce i beneficiari, frequentazioni chiacchierate, insomma, una vita e circostanze di cui sua moglie era all'oscuro. In tutto ciò si inserisce un episodio, quanto meno curioso, che conferma l'esistenza di una doppia vita per l'uomo. Mauro Picca, poco più di un mese prima di sparire, presta il suo ciclomotore a due conoscenti, due giovani che poi restano implicati in un incidente stradale. E lui, il pensionato, da quel momento è costretto a girare in bici. La moglie dell'uomo non conosce i due giovani. Non sa quando e come siano entrati in contatto con il marito, quali conoscenze avesse l'uomo al di là del suo mondo noto a lei e ai suoi cari. Un mistero. La vita di un altro, di uno sconosciuto.
Tutti i dati sono in possesso dell'avvocato Pasquale Pellegrini, legale di Penelope e della moglie di Mauro Picca, che ha cominciato ad occuparsi della vicenda a luglio di quest'anno. Circostanze che meriterebbero un approfondimento e che, forse, potrebbero portare alla verità.
Mauro Picca aveva detto di voler uscire per una passeggiata. Da allora, erano le 16.30 di domenica 11 settembre dello scorso anno, di Mauro Picca, all'epoca sessantotto anni, non si hanno più notizie. L'uomo, alto circa 1,70 centimetri, di corporatura robusta al momento della scomparsa indossava una camicia azzurra a maniche corte, bermuda beige con tasche laterali e sandali neri. Picca, nostromo in pensione, aveva lavorato per quasi 40 anni a bordo di grosse navi. In serata, sua moglie, secondo la versione fornita dagli investigatori, non vedendolo rientrare aveva chiamato sui suoi due cellulari, che però erano risultati spenti. Quella sera, però, ci sono i fuochi pirotecnici e la processione di rientro della patrona. La donna ipotizza che suo marito farà molto tardi per seguire ogni fase della festa. Si accorge che suo marito non ha fatto rientro a casa, l'elemento è agli atti, solo il mattino seguente. La storia della scomparsa di Mauro Picca e i misteri legati alla sua assenza cominciano da qui.