Politica
Amato e Azzollini di nuovo amici. Per arginare Minervini
I due leader di UDC e Forza Italia sono tornati a parlare la stessa lingua, dopo la stagione dei litigi.
Molfetta - domenica 12 marzo 2017
9.00
Pino Amato e Antonio Azzollini lavoravano già, in vista delle elezioni Amministrative 2017, a una proposta autonomista che di lì a qualche tempo sarebbe diventata anche forza di governo locale. Amato a suscitare passioni, azzardare svolte politiche, scandalizzare gli avversari. Azzollini a costruire rapporti, smussare le asprezze verbali, mostrare pragmatismo. I due hanno vissuto anche due drammatiche stagioni di litigi, l'ultima appena tre anni fa, quando la vittoria di Paola Natalicchio, ha portato il Senatore Azzollini alla debacle insieme all'allora candidato sindaco Ninnì Camporeale e Pino Amato senza ottenere alcuna postazione in Consiglio Comunale. Ora i tornanti elettorali li hanno riavvicinati. Sia Amato sia Azzollini possono dettare la linea politica alla destra. Entrambi hanno iniziato a far pesare l'esperienza (e i maggiori contatti), oltre che la verve politica.
Azzollini ha il consenso. Ha la freschezza di una stagione nuova. È il volto mediatico unico di questa destra in cerca di mediazioni e della figura giusta su cui puntare. Ma i due vecchi leader di UDC e Forza Italia stanno diventando l'ostacolo principale alle ambizioni di Tommaso Minervini e delle sue liste civiche. Inoltre dopo il passo indietro di Annalisa Altomare il binomio Amato-Azzollini ha confermato la volontà di evitare che nessuno rompa il perimetro del centrodestra tradizionale. In fondo, sia Antonio Azzollini sia Pino Amato fiutano che restando così frammentato il quadro politico a sinistra, una vittoria di un centrodestra unito alle prossime elezioni Comunali non sia da scartare del tutto. C'è solo un problema: perché questo disegno unitario si realizzi, serve trovare il candidato sindaco di tutto il centrodestra.
Che i due siano tornati a fare, come ai vecchi tempi, il gioco delle parti? Forse. Ma non lo si può dire con certezza. Pino Amato seppur fuori dai giochi da parecchio tempo non ha mai smesso in questi anni di muovere critiche verso l'amministrazione dimissionaria. Antonio Azzollini, invece, ha continuato a coltivare la sua carriera politica muovendosi autonomamente sul piano istituzionale. Gli avversari lo temono, i suoi fedelissimi lo ascoltano. Amato e Azzollini, sono tornati a parlare la stessa lingua. Non sorprende, dunque, che Pino Amato dal suo profilo Facebook abbia deciso di lanciare il guanto di sfida in vista delle Amministrative: «noi non molliamo, faremo ripartire la nostra città. Subito cambio della differenziata, ripresa dell'economia, occupazione per i giovani, lotta per salvare il nostro ospedale, ripartire con i lavori al Porto, rifare il Piano delle Coste e cioè sistemazione delle spiagge. Solo cosi Molfetta riparte».
È il ritorno del centrodestra che vuole dettare la linea, che vuole puntare a un risultato a due cifre. E poi c'è il problema delle candidature con le liste che verranno compilate a breve. Ed è probabile che, alla fine, si cercherà una sintesi che non rompa il rapporto sentimentale con la propria storia, perché nella base del centrodestra la storia conta ancora qualcosa. Il leader dell'UDC può garantire la continuità. Il Senatore può portare i voti. Bisognerà solo vedere quando arriverà la sintesi fra i due leader sul nome del candidato vista la stesura dei punti programmatici. Come è accaduto altre volte in passato, anche dopo periodi durissimi fatti di diversi punti di vista, bisogna avere la capacità di ritrovare l'unità. Pino Amato e Antonio Azzollini sono di nuovo amici.
Azzollini ha il consenso. Ha la freschezza di una stagione nuova. È il volto mediatico unico di questa destra in cerca di mediazioni e della figura giusta su cui puntare. Ma i due vecchi leader di UDC e Forza Italia stanno diventando l'ostacolo principale alle ambizioni di Tommaso Minervini e delle sue liste civiche. Inoltre dopo il passo indietro di Annalisa Altomare il binomio Amato-Azzollini ha confermato la volontà di evitare che nessuno rompa il perimetro del centrodestra tradizionale. In fondo, sia Antonio Azzollini sia Pino Amato fiutano che restando così frammentato il quadro politico a sinistra, una vittoria di un centrodestra unito alle prossime elezioni Comunali non sia da scartare del tutto. C'è solo un problema: perché questo disegno unitario si realizzi, serve trovare il candidato sindaco di tutto il centrodestra.
Che i due siano tornati a fare, come ai vecchi tempi, il gioco delle parti? Forse. Ma non lo si può dire con certezza. Pino Amato seppur fuori dai giochi da parecchio tempo non ha mai smesso in questi anni di muovere critiche verso l'amministrazione dimissionaria. Antonio Azzollini, invece, ha continuato a coltivare la sua carriera politica muovendosi autonomamente sul piano istituzionale. Gli avversari lo temono, i suoi fedelissimi lo ascoltano. Amato e Azzollini, sono tornati a parlare la stessa lingua. Non sorprende, dunque, che Pino Amato dal suo profilo Facebook abbia deciso di lanciare il guanto di sfida in vista delle Amministrative: «noi non molliamo, faremo ripartire la nostra città. Subito cambio della differenziata, ripresa dell'economia, occupazione per i giovani, lotta per salvare il nostro ospedale, ripartire con i lavori al Porto, rifare il Piano delle Coste e cioè sistemazione delle spiagge. Solo cosi Molfetta riparte».
È il ritorno del centrodestra che vuole dettare la linea, che vuole puntare a un risultato a due cifre. E poi c'è il problema delle candidature con le liste che verranno compilate a breve. Ed è probabile che, alla fine, si cercherà una sintesi che non rompa il rapporto sentimentale con la propria storia, perché nella base del centrodestra la storia conta ancora qualcosa. Il leader dell'UDC può garantire la continuità. Il Senatore può portare i voti. Bisognerà solo vedere quando arriverà la sintesi fra i due leader sul nome del candidato vista la stesura dei punti programmatici. Come è accaduto altre volte in passato, anche dopo periodi durissimi fatti di diversi punti di vista, bisogna avere la capacità di ritrovare l'unità. Pino Amato e Antonio Azzollini sono di nuovo amici.