Altre bombe a Torre Gavetone: vietata ogni attività in acqua
Pronto a intervenire ancora il Nucleo Sminamento Difesa Antimezzi di Taranto
Molfetta - lunedì 22 febbraio 2021
11.50
In località Torre Gavetone, a Molfetta, continuano ad essere rinvenuti ordigni bellici: gli ultimi, nelle acque prospicienti il tratto di costa, sarebbero stati individuati nelle scorse ore, dopo che già diversi altri erano stati rimossi, messi in sicurezza e successivamente fatti brillare nelle settimane precedenti.
L'attività di bonifica sta proseguendo e dall'ordinanza n. 08/2021 della Capitaneria di Porto di Molfetta si apprende del rinvenimento di ulteriori presunti ordigni, risalenti alla seconda guerra mondiale, per la rimozione dei quali è stato chiesto l'intervento del Gruppo SDAI di Taranto, il Nucleo Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi che da diversi giorni sta operando nell'area in stretta sinergia con il Comune, ma anche con gli uomini del capitano di fregata Armando Piacentino.
Gli ordini rinvenuti sarebbero sul fondale, non lontano dalla costa in estate frequentata da centinaia di bagnanti non curanti del perpetuo divieto di balneazione. Per consentire la rimozione la Capitaneria di Porto ha vietato nello specchio acqueo di Torre Gavetone, per un raggio di 100 metri dal punto di rinvenimento del presunto ordigno bellico, la navigazione, lo stazionamento, l'ormeggio, le attività di immersione ed ogni altra attività connessa con i pubblici usi del mare.
Inoltre è stata costituita una "zona di sicurezza" che consentirà agli addetti ai lavori di intervenire senza correre rischi. «I contravventori alla presente ordinanza - si legge - incorreranno nelle sanzioni previste dal codice della navigazione, articoli 1231 e 1174, salvo che il fatto non costituisca diverso e più grave illecito».
L'attività di bonifica sta proseguendo e dall'ordinanza n. 08/2021 della Capitaneria di Porto di Molfetta si apprende del rinvenimento di ulteriori presunti ordigni, risalenti alla seconda guerra mondiale, per la rimozione dei quali è stato chiesto l'intervento del Gruppo SDAI di Taranto, il Nucleo Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi che da diversi giorni sta operando nell'area in stretta sinergia con il Comune, ma anche con gli uomini del capitano di fregata Armando Piacentino.
Gli ordini rinvenuti sarebbero sul fondale, non lontano dalla costa in estate frequentata da centinaia di bagnanti non curanti del perpetuo divieto di balneazione. Per consentire la rimozione la Capitaneria di Porto ha vietato nello specchio acqueo di Torre Gavetone, per un raggio di 100 metri dal punto di rinvenimento del presunto ordigno bellico, la navigazione, lo stazionamento, l'ormeggio, le attività di immersione ed ogni altra attività connessa con i pubblici usi del mare.
Inoltre è stata costituita una "zona di sicurezza" che consentirà agli addetti ai lavori di intervenire senza correre rischi. «I contravventori alla presente ordinanza - si legge - incorreranno nelle sanzioni previste dal codice della navigazione, articoli 1231 e 1174, salvo che il fatto non costituisca diverso e più grave illecito».