Speciale
Altomare: «Molfetta sotto ricatto politico»
La candidata: «E' caduta la maschera. Il Pd chiarisca»
Molfetta - lunedì 31 agosto 2020
17.15 Sponsorizzato
È caduta la maschera.
Il sindaco e il suo candidato di centrodestra, il signor T . escono allo scoperto e sembrano insinuare un sottile ricatto politico alla città di Molfetta attraverso un manifesto affisso fuori dalle regole della campagna elettorale.
La casacca dell'amministrazione cambia colore, svela la sua vera identità politica di destra.
E i molfettesi si ritrovano spettatori di una attività amministrativa fatta di annunci e promesse non mantenute: Zona Economica Speciale, gestione dei rifiuti, waterfront, porto, teatro, piscine, piano delle coste e molto altro.
Solo strade, prima distrutte e poi rifatte, caos, cantieri perenni, contributi a pioggia, politica clientelare, piccoli interventi, cementificazione del territorio.
Nessuna scelta strategica, nessun posto di lavoro generato. Nessuna visione del futuro per la nostra città che negli ultimi 5 anni ha avuto una diminuzione di mille abitanti.
Quel candidato di centrodestra, sindaco ombra di questi mesi ma senza ruoli amministrativi, cosa ha fatto per Molfetta con la nomina ricevuta da Michele Emiliano?
Intanto cambia idea e passa dal centrosinistra al centrodestra.
E il sindaco, cosa dice? Cerca nel civismo l'alibi della ambiguità. Ricordiamo tutti in un recente passato le manifestazioni pubbliche in favore di Michele Emiliano.
Intanto, senza indugio, nella sua qualità di ufficiale di governo, disponga immediatamente la rimozione dei manifesti affissi fuori spazio.
Queste persone chiedono il voto per la destra che offre alla Lega la vicepresidenza della Regione Puglia.
È questo che vogliamo?
Oggi, più che mai, il centrosinistra deve trovare motivo di unità ed impegnarsi in un progetto comune. Il Pd chiarisca questa enorme contraddizione.
Il sindaco e il suo candidato di centrodestra, il signor T . escono allo scoperto e sembrano insinuare un sottile ricatto politico alla città di Molfetta attraverso un manifesto affisso fuori dalle regole della campagna elettorale.
La casacca dell'amministrazione cambia colore, svela la sua vera identità politica di destra.
E i molfettesi si ritrovano spettatori di una attività amministrativa fatta di annunci e promesse non mantenute: Zona Economica Speciale, gestione dei rifiuti, waterfront, porto, teatro, piscine, piano delle coste e molto altro.
Solo strade, prima distrutte e poi rifatte, caos, cantieri perenni, contributi a pioggia, politica clientelare, piccoli interventi, cementificazione del territorio.
Nessuna scelta strategica, nessun posto di lavoro generato. Nessuna visione del futuro per la nostra città che negli ultimi 5 anni ha avuto una diminuzione di mille abitanti.
Quel candidato di centrodestra, sindaco ombra di questi mesi ma senza ruoli amministrativi, cosa ha fatto per Molfetta con la nomina ricevuta da Michele Emiliano?
Intanto cambia idea e passa dal centrosinistra al centrodestra.
E il sindaco, cosa dice? Cerca nel civismo l'alibi della ambiguità. Ricordiamo tutti in un recente passato le manifestazioni pubbliche in favore di Michele Emiliano.
Intanto, senza indugio, nella sua qualità di ufficiale di governo, disponga immediatamente la rimozione dei manifesti affissi fuori spazio.
Queste persone chiedono il voto per la destra che offre alla Lega la vicepresidenza della Regione Puglia.
È questo che vogliamo?
Oggi, più che mai, il centrosinistra deve trovare motivo di unità ed impegnarsi in un progetto comune. Il Pd chiarisca questa enorme contraddizione.