All'istituto "Galileo Ferraris" di Molfetta la presentazione del romanzo di Giancarlo Visitilli
Incontro con gli studenti per discutere anche di problemi di attualità
Molfetta - giovedì 2 marzo 2023
7.24
Le docenti referenti Clara Spagnoletta e Beatrice Scava, insieme al preside Luigi Melpignano, hanno nuovamente accolto il prof. Giancarlo Visitilli, autore del romanzo "Una storia sbagliata" per il quarto incontro il "Progetto lettura" dell'istituto Galileo Ferraris di Molfetta.
I protagonisti del racconto sono due ragazzi di sedici anni, Saverio e Anna, l'uno proveniente dal quartiere San Paolo di Bari, l'altra da una famiglia benestante. La storia tra i due sarà ostacolata dall'arresto del ragazzo (a seguito di una rapina finita male), dai familiari, dagli assistenti sociali e dalla scuola.
Come di consueto l'appuntamento è stato introdotto da un book trailer, realizzato dallo studente Paolo di Bari, e dalla lettura di alcuni passi salienti della storia. Successivamente, i ragazzi hanno posto all'autore alcune domande, chiedendogli se i personaggi fossero reali o frutto della sua fantasia. Egli ha risposto che tutti i suoi personaggi sono ispirati a persone reali, come Saverio (figura ricorrente in altre sue produzioni), uno studente che ha preso in affido per salvarlo da una situazione familiare disagiata.
Gli studenti hanno poi chiesto all'autore se e quando una storia si possa considerare "sbagliata". Il prof. Visitilli ritiene che non esistano storie sbagliate ma solo storie giudicate come tali. Il titolo del romanzo è infatti una provocazione al lettore, per farlo riflettere a proposito della cultura del giudizio, radicata da sempre nella mentalità della gente. A questo proposito, egli ha fornito uno spunto di riflessione a proposito degli errori (il protagonista è vittima di pregiudizi da parte della sua stessa assistente sociale per il reato che ha commesso), che non devono mai essere dimenticati, ma affrontati affinché siano occasione di crescita e maturazione.
L'autore ha proseguito col far notare ai ragazzi che il male può anche essere ignorato, ma resterà lì, finché non sarà affrontato: ha infatti raccontato che in questi giorni, in seguito al naufragio di Crotone ignorato dai politici italiani, il mare sta restituendo scarpette e biberon delle decine di bambini che hanno perso la vita in quelle acque.
Infine, l'incontro si è concluso con una riflessione sul rapporto tra genitori e ragazzi, spesso privo di comunicazione e basato esclusivamente sull'imposizione di regole e doveri, che annullano la crescita degli adolescenti intrappolandoli in un mondo di apparenze distante dalla realtà. Il prof. Visitilli ha infatti affermato che il rapporto genitore-figlio deve essere basato sulla fiducia reciproca e sul rispetto della propria diversità perché "in un mondo che ci vuole omologati, la diversità è un bene prezioso che va ricercato e protetto".
I protagonisti del racconto sono due ragazzi di sedici anni, Saverio e Anna, l'uno proveniente dal quartiere San Paolo di Bari, l'altra da una famiglia benestante. La storia tra i due sarà ostacolata dall'arresto del ragazzo (a seguito di una rapina finita male), dai familiari, dagli assistenti sociali e dalla scuola.
Come di consueto l'appuntamento è stato introdotto da un book trailer, realizzato dallo studente Paolo di Bari, e dalla lettura di alcuni passi salienti della storia. Successivamente, i ragazzi hanno posto all'autore alcune domande, chiedendogli se i personaggi fossero reali o frutto della sua fantasia. Egli ha risposto che tutti i suoi personaggi sono ispirati a persone reali, come Saverio (figura ricorrente in altre sue produzioni), uno studente che ha preso in affido per salvarlo da una situazione familiare disagiata.
Gli studenti hanno poi chiesto all'autore se e quando una storia si possa considerare "sbagliata". Il prof. Visitilli ritiene che non esistano storie sbagliate ma solo storie giudicate come tali. Il titolo del romanzo è infatti una provocazione al lettore, per farlo riflettere a proposito della cultura del giudizio, radicata da sempre nella mentalità della gente. A questo proposito, egli ha fornito uno spunto di riflessione a proposito degli errori (il protagonista è vittima di pregiudizi da parte della sua stessa assistente sociale per il reato che ha commesso), che non devono mai essere dimenticati, ma affrontati affinché siano occasione di crescita e maturazione.
L'autore ha proseguito col far notare ai ragazzi che il male può anche essere ignorato, ma resterà lì, finché non sarà affrontato: ha infatti raccontato che in questi giorni, in seguito al naufragio di Crotone ignorato dai politici italiani, il mare sta restituendo scarpette e biberon delle decine di bambini che hanno perso la vita in quelle acque.
Infine, l'incontro si è concluso con una riflessione sul rapporto tra genitori e ragazzi, spesso privo di comunicazione e basato esclusivamente sull'imposizione di regole e doveri, che annullano la crescita degli adolescenti intrappolandoli in un mondo di apparenze distante dalla realtà. Il prof. Visitilli ha infatti affermato che il rapporto genitore-figlio deve essere basato sulla fiducia reciproca e sul rispetto della propria diversità perché "in un mondo che ci vuole omologati, la diversità è un bene prezioso che va ricercato e protetto".