Cultura, Eventi e Spettacolo
Al Puglia Outlet Village questa sera Mario Lavezzi
L'artista a MolfettaViva: «La musica è un interscambio che aiuta a crescere»
Molfetta - sabato 2 giugno 2018
Sarà indubbiamente un'altra serata carica di emozioni e soprattutto di grande musica, quella d'autore, che ci si appresta a vivere al Puglia Outlet Village. Dopo i successi ottenuti con Fabio Rovazzi e Giovanni Caccamo, questa sera sarà la volta del noto cantautore e produttore discografico Mario Lavezzi, nell'ambito della rassegna "Incontri d'autore – La voce del cuore in musica e parole".
Cosa in realtà rappresenta una canzone per un artista capace di scriverla oltre che di interpretarla? E' una domanda a cui non si è sottratto lo stesso Mario Lavezzi, nell'intervista a noi rilasciata, durante la quale ci ha parlato di alcuni scorci della sua carriera e delle sfide che oggi attendono proprio un cantautore. "Spiegare al pubblico come nasce una canzone è uno dei propositi a cui sto dando seguito in queste mie esibizioni – ha esordito l'artista milanese - in quanto ritengo sia l'unico modo per contribuire a suscitare un'emozione, quella stessa emozione presente in un brano musicale. Aiutare a capire il senso di una canzone, contribuisce indubbiamente al suo successo. Una canzone ben compresa suscita emozioni non soltanto quando la si ascolta ma soprattutto in seguito". La musica di Mario Lavezzi in un certo senso può definirsi poliedrica, frutto delle numerose collaborazioni cui lui stesso fa piacevolmente riferimento. Da Mogol a Battisti, passando per Fiorella Mannoia, Anna Oxa, Loredana Bertè, Eros Ramazzotti, Gianni Morandi e moltissimi altri.
"Ci impiegheremmo una serata soltanto per elencarle tutte" – ci ha detto scherzosamente Lavezzi, sebbene ritenute fondamentali per tutta la sua carriera. "Le collaborazioni con artisti del calibro di Battisti e Mogol – ha proseguito - ti segnano per tutta la vita, in quanto ti arricchiscono e rappresentano decisamente un vero e proprio laboratorio. Da loro ho imparato tantissimo, come anche da altri artisti che ho seguito. Ho appreso tanto, ma ritengo di aver dato anche tanto in questi anni, poiché la musica è proprio questo: un interscambio culturale continuo che aiuta a crescere".
Una crescita che aiuta anche a superare le nuove sfide, quelle dei giorni nostri, in cui la musica, il modo di fare musica ed ascoltarla è radicalmente cambiato. "Oggi noi cantautori siamo chiamati sicuramente a sfide nuove e diverse – ha chiosato Mario Lavezzi – poiché le nuove tecnologie hanno completamente rivoluzionato il mondo della musica. Si è passati dal vinile alla musicassetta sino al CD. Sin qui i fatturati per un artista potevano ancora dirsi importanti. Con l'avvento del digitale ovviamente tutto cambia. Basti pensare al fatto che sino a qualche anno fa per ascoltare alcuni brani si doveva acquistare un intero album. Questo oggi fa sorridere, perché il mondo digitale riesce facilmente a sopperire a determinate esigenze, causando inevitabilmente un crollo del fatturato. Nonostante tutto la tecnologia non possiamo fermarla, guai a farlo, si rischierebbe di essere travolti. Al contrario, bisogna saperla cavalcare così da poterla sfruttare".
Molti i successi di Mario Lavezzi dovuti anche a notevoli iniziative promosse. Insieme a Mogol e Franco Mussida, l'artista milanese è uno dei promotori dell'iniziativa "Campusband Musica & Matematica 3": concorso dedicato agli studenti che, oltre ad impegnarsi nello studio, hanno anche la passione per la musica. Campusband è divento un vero trampolino di lancio per tanti giovani musicisti. Oltre alla possibilità di essere ascoltati dai grandi della musica ed esibirsi su uno dei palchi più prestigiosi dell'Italia, alcuni ragazzi hanno intrapreso la loro carriera artistica partendo proprio dal Campus. Mario Lavezzi è tra coloro cha hanno lanciato la petizione per la modifica del regolamento del Festival della Canzone Italiana di Sanremo affinché sia restituito il giusto risalto agli interpreti e alle canzoni, perché possano tornare protagonisti della manifestazione canora più importante d'Italia.
Questa sera Lavezzi si confronterà con un pubblico presente in una location seppure insolita, ma decisamente innovativa per la diffusione della cultura musicale: il centro commerciale, quello del Puglia Outlet Village.
"Non posso assolutamente pormi in disaccordo con location di questo tipo, non soltanto perché le frequento ma perché ne condivido le modalità – ha precisato l'artista – oltre al fatto chre rappresentano un elemento diverso rispetto al passato, dove è l'artista ad incontrare il suo pubblico. Mi sembra un'opportunità vincente. Pensate a Gianni Morandi o ad Ornella Vanoni, che in passato hanno progettato dei tour in questo modo e possono permetterci di abbattere quelle difficoltà a cui facevo riferimento".
Una musica che gira fortemente intorno ai temi, da quelli sociali a quelli sentimentali. Lavezzi, lo dicevamo, è un artista completo, capace di raccontare un mondo in continuo cambiamento. "Nella musica le tematiche sono qualcosa di importante – ha proseguito – fondamentali direi. La musica è anche svago, ma segue le mode del momento. Ermal Meta e Fabrizio Moro hanno vinto Sanremo incentrando il proprio brano su un tema sociale. Ornella Vanoni – di cui lo stesso Lavezzi è stato produttore dell'album triplo "Un pugno di stelle", che contiene il brano sanremese "Bisogna imparare ad amarsi" – ha cantato una canzone basandosi su un tema ricorrente, quello dell'amore, seppur visto da un lato più concreto, realistico e moderno, motivo per il quale è ancora ben ascoltato in radio in questi mesi. Ripeto – ha poi concluso – la musica è svago, non dobbiamo mai dimenticarlo".
Cosa in realtà rappresenta una canzone per un artista capace di scriverla oltre che di interpretarla? E' una domanda a cui non si è sottratto lo stesso Mario Lavezzi, nell'intervista a noi rilasciata, durante la quale ci ha parlato di alcuni scorci della sua carriera e delle sfide che oggi attendono proprio un cantautore. "Spiegare al pubblico come nasce una canzone è uno dei propositi a cui sto dando seguito in queste mie esibizioni – ha esordito l'artista milanese - in quanto ritengo sia l'unico modo per contribuire a suscitare un'emozione, quella stessa emozione presente in un brano musicale. Aiutare a capire il senso di una canzone, contribuisce indubbiamente al suo successo. Una canzone ben compresa suscita emozioni non soltanto quando la si ascolta ma soprattutto in seguito". La musica di Mario Lavezzi in un certo senso può definirsi poliedrica, frutto delle numerose collaborazioni cui lui stesso fa piacevolmente riferimento. Da Mogol a Battisti, passando per Fiorella Mannoia, Anna Oxa, Loredana Bertè, Eros Ramazzotti, Gianni Morandi e moltissimi altri.
"Ci impiegheremmo una serata soltanto per elencarle tutte" – ci ha detto scherzosamente Lavezzi, sebbene ritenute fondamentali per tutta la sua carriera. "Le collaborazioni con artisti del calibro di Battisti e Mogol – ha proseguito - ti segnano per tutta la vita, in quanto ti arricchiscono e rappresentano decisamente un vero e proprio laboratorio. Da loro ho imparato tantissimo, come anche da altri artisti che ho seguito. Ho appreso tanto, ma ritengo di aver dato anche tanto in questi anni, poiché la musica è proprio questo: un interscambio culturale continuo che aiuta a crescere".
Una crescita che aiuta anche a superare le nuove sfide, quelle dei giorni nostri, in cui la musica, il modo di fare musica ed ascoltarla è radicalmente cambiato. "Oggi noi cantautori siamo chiamati sicuramente a sfide nuove e diverse – ha chiosato Mario Lavezzi – poiché le nuove tecnologie hanno completamente rivoluzionato il mondo della musica. Si è passati dal vinile alla musicassetta sino al CD. Sin qui i fatturati per un artista potevano ancora dirsi importanti. Con l'avvento del digitale ovviamente tutto cambia. Basti pensare al fatto che sino a qualche anno fa per ascoltare alcuni brani si doveva acquistare un intero album. Questo oggi fa sorridere, perché il mondo digitale riesce facilmente a sopperire a determinate esigenze, causando inevitabilmente un crollo del fatturato. Nonostante tutto la tecnologia non possiamo fermarla, guai a farlo, si rischierebbe di essere travolti. Al contrario, bisogna saperla cavalcare così da poterla sfruttare".
Molti i successi di Mario Lavezzi dovuti anche a notevoli iniziative promosse. Insieme a Mogol e Franco Mussida, l'artista milanese è uno dei promotori dell'iniziativa "Campusband Musica & Matematica 3": concorso dedicato agli studenti che, oltre ad impegnarsi nello studio, hanno anche la passione per la musica. Campusband è divento un vero trampolino di lancio per tanti giovani musicisti. Oltre alla possibilità di essere ascoltati dai grandi della musica ed esibirsi su uno dei palchi più prestigiosi dell'Italia, alcuni ragazzi hanno intrapreso la loro carriera artistica partendo proprio dal Campus. Mario Lavezzi è tra coloro cha hanno lanciato la petizione per la modifica del regolamento del Festival della Canzone Italiana di Sanremo affinché sia restituito il giusto risalto agli interpreti e alle canzoni, perché possano tornare protagonisti della manifestazione canora più importante d'Italia.
Questa sera Lavezzi si confronterà con un pubblico presente in una location seppure insolita, ma decisamente innovativa per la diffusione della cultura musicale: il centro commerciale, quello del Puglia Outlet Village.
"Non posso assolutamente pormi in disaccordo con location di questo tipo, non soltanto perché le frequento ma perché ne condivido le modalità – ha precisato l'artista – oltre al fatto chre rappresentano un elemento diverso rispetto al passato, dove è l'artista ad incontrare il suo pubblico. Mi sembra un'opportunità vincente. Pensate a Gianni Morandi o ad Ornella Vanoni, che in passato hanno progettato dei tour in questo modo e possono permetterci di abbattere quelle difficoltà a cui facevo riferimento".
Una musica che gira fortemente intorno ai temi, da quelli sociali a quelli sentimentali. Lavezzi, lo dicevamo, è un artista completo, capace di raccontare un mondo in continuo cambiamento. "Nella musica le tematiche sono qualcosa di importante – ha proseguito – fondamentali direi. La musica è anche svago, ma segue le mode del momento. Ermal Meta e Fabrizio Moro hanno vinto Sanremo incentrando il proprio brano su un tema sociale. Ornella Vanoni – di cui lo stesso Lavezzi è stato produttore dell'album triplo "Un pugno di stelle", che contiene il brano sanremese "Bisogna imparare ad amarsi" – ha cantato una canzone basandosi su un tema ricorrente, quello dell'amore, seppur visto da un lato più concreto, realistico e moderno, motivo per il quale è ancora ben ascoltato in radio in questi mesi. Ripeto – ha poi concluso – la musica è svago, non dobbiamo mai dimenticarlo".