Cronaca
Ai domiciliari, viola gli obblighi: insegnante 57enne finisce in carcere
L'uomo, residente a Molfetta e accusato del reato di maltrattamenti in famiglia, è stato arrestato dai Carabinieri
Molfetta - sabato 23 marzo 2024
08.00
Era ai domiciliari da un anno, dopo i «gravi indizi di colpevolezza» emersi per il reato di maltrattamenti in famiglia ai danni della moglie e delle figlie. Per lui, ora, si sono aperte le porte del carcere, dopo l'aggravamento della misura in un lungo calvario giudiziario fatto di continui interventi da parte della magistratura penale.
Protagonista, un 57enne docente scolastico di Molfetta. Che, il 12 marzo scorso, è stato prelevato dalla sua abitazione e infine condotto nel penitenziario di Trani dai Carabinieri. A suo carico, infatti, il Tribunale di Trani, riunito in composizione collegiale (presidente Francesco Zecchillo), dopo la richiesta d'aggravamento da parte del pubblico ministero Giovanni Lucio Vaira, ha emesso un provvedimento che inasprisce la misura, a causa dell'inosservanza delle prescrizioni imposte.
L'uomo, in una storia di una famiglia che si disgrega e dopo gli iniziali provvedimenti disposti dalla Procura della Repubblica di Trani a tutela delle tre figlie è stato arrestato e confinato ai domiciliari ad aprile dello scorso anno. L'indagato, infatti, oltre a maltrattare la moglie e una delle tre figlie, anche alla presenza delle altre due, tutte minorenni, le «sottoponeva ad un regime di vita vessatorio e violento, così da rendere abitualmente dolorose e mortificanti le loro relazioni familiari».
Le offese irripetibili, le continue umiliazioni e addirittura la pretesa di avere il predominio sulla vita della convivente, come quella di pretendere che obbedisse «ai suoi ordini», erano ormai all'ordine del giorno così come le aggressioni fisiche. In casa si doveva respirare un clima davvero avvelenato: l'uomo, infatti, «interferiva nel contesto lavorativo della moglie e nei rapporti della moglie e delle figlie con la famiglia di origine, impedendo ai parenti della moglie di visitare lei e le figlie».
Ma frustrazione e terrore non potevano durare in eterno. E un giorno, ad inizio 2023, la donna, ormai stanca dei soprusi, si è rivolta ai militari della locale Stazione che, dopo aver avviato l'iter del codice rosso, hanno arrestato e ristretto ai domiciliari il 57enne, difeso dall'avvocato Maurizio Masellis, più volte impegnato nella difesa di simili reati. Solo il primo passo, in realtà, sulla via della libertà, perché l'uomo, in questi mesi, s'è reso responsabile delle violazioni agli obblighi imposti.
Sono stati gli stessi militari ad effettuare le segnalazioni alla Procura della Repubblica di Trani di diversi episodi che si sarebbero consumati ai danni della moglie e delle figlie, fino a spingerle, ormai esauste, a sporgere le denunce che hanno fatto scattare il nuovo provvedimento. L'uomo è stato portato nel carcere di Trani.
Protagonista, un 57enne docente scolastico di Molfetta. Che, il 12 marzo scorso, è stato prelevato dalla sua abitazione e infine condotto nel penitenziario di Trani dai Carabinieri. A suo carico, infatti, il Tribunale di Trani, riunito in composizione collegiale (presidente Francesco Zecchillo), dopo la richiesta d'aggravamento da parte del pubblico ministero Giovanni Lucio Vaira, ha emesso un provvedimento che inasprisce la misura, a causa dell'inosservanza delle prescrizioni imposte.
L'uomo, in una storia di una famiglia che si disgrega e dopo gli iniziali provvedimenti disposti dalla Procura della Repubblica di Trani a tutela delle tre figlie è stato arrestato e confinato ai domiciliari ad aprile dello scorso anno. L'indagato, infatti, oltre a maltrattare la moglie e una delle tre figlie, anche alla presenza delle altre due, tutte minorenni, le «sottoponeva ad un regime di vita vessatorio e violento, così da rendere abitualmente dolorose e mortificanti le loro relazioni familiari».
Le offese irripetibili, le continue umiliazioni e addirittura la pretesa di avere il predominio sulla vita della convivente, come quella di pretendere che obbedisse «ai suoi ordini», erano ormai all'ordine del giorno così come le aggressioni fisiche. In casa si doveva respirare un clima davvero avvelenato: l'uomo, infatti, «interferiva nel contesto lavorativo della moglie e nei rapporti della moglie e delle figlie con la famiglia di origine, impedendo ai parenti della moglie di visitare lei e le figlie».
Ma frustrazione e terrore non potevano durare in eterno. E un giorno, ad inizio 2023, la donna, ormai stanca dei soprusi, si è rivolta ai militari della locale Stazione che, dopo aver avviato l'iter del codice rosso, hanno arrestato e ristretto ai domiciliari il 57enne, difeso dall'avvocato Maurizio Masellis, più volte impegnato nella difesa di simili reati. Solo il primo passo, in realtà, sulla via della libertà, perché l'uomo, in questi mesi, s'è reso responsabile delle violazioni agli obblighi imposti.
Sono stati gli stessi militari ad effettuare le segnalazioni alla Procura della Repubblica di Trani di diversi episodi che si sarebbero consumati ai danni della moglie e delle figlie, fino a spingerle, ormai esauste, a sporgere le denunce che hanno fatto scattare il nuovo provvedimento. L'uomo è stato portato nel carcere di Trani.