Cronaca
Aggressione in discoteca. Una delle vittime: «Sono stati i buttafuori»
Due molfettesi sono ricoverati al Policlinico. Uno dei gestori: «Condanniamo ogni forma di violenza, non ci appartiene»
Molfetta - venerdì 31 agosto 2018
21.09
Picchiati all'esterno di una nota discoteca di Molfetta, dopo una notte di fine estate trascorsa con gli amici. C'è uno scambio di accuse, i primi dicono di essere stati aggrediti dagli addetti alla sicurezza del locale, i buttafuori rispondono d'essere intervenuti per allontanare dei ragazzi e d'essere stati minacciati.
Un molfettese di 21 anni ha presentato denuncia ai Carabinieri della locale Stazione, al momento contro ignoti (ma il dito è puntato contro il personale della sicurezza del locale, nda), dopo che alcuni uomini hanno aggredito lui ed i suoi due amici, di 25 e 26 anni, colpendoli con calci e pugni. Nel pestaggio il 21enne ha rimediato "solo" un pugno allo zigomo, poi medicato presso il punto di primo intervento del nosocomio monsignor Antonio Bello.
Per gli altri due, invece, è stato necessario il ricovero in ospedale, al Policlinico di Bari, da parte dei sanitari del Servizio 118 prontamente intervenuti sul posto: al 26enne, che ha riportato la frattura del setto nasale e traumi allo zigomo, i chirurghi hanno ricucito la palpebra, mentre il 25enne, a cui i medici baresi hanno riscontrato un ematoma in pieno volto, è stato operato perché aveva un timpano perforato.
Un episodio assai spiacevole, avvenuto sul calar della stagione estiva, all'esterno di un lounge bar molfettese, uno dei locali più amati dai giovani, intorno alle ore 04.00 di quest'oggi, come ha denunciato il 21enne ai Carabinieri della locale Compagnia, a cui spetterà stabilire come sono veramente andate le cose: di certo sono stati i due giovani molfettesi, di 25 e 26 anni, a finire in ospedale.
«Io e il mio amico (il 26enne, ndr), dopo essere usciti dal locale - ha ricostruito il giovane - abbiamo sentito delle urla ed abbiamo scorto in lontananza un altro nostro amico (il 25enne, ndr) mentre veniva trascinato, da quattro buttafuori, all'esterno del locale. Ad un tratto, uno dei quattro ha sferrato un calcio violento in petto al mio amico (sempre il 25enne, ndr) e mentre noi lo abbiamo aiutato a sollevarsi da terra, siamo stati colpiti da calci, pugni e schiaffi».
Sin qui la ricostruzione dei fatti del 21enne, riferita ai Carabinieri. Uno dei due gestori del locale, contattato telefonicamente, dà una versione molto diversa: «I nostri addetti alla sicurezza - dice - hanno educatamente allontanato un gruppo di giovani, accompagnandoli all'uscita. Una volta all'esterno, però, questi ragazzi avrebbero cominciato a prendere di mira (con invettive e minacce) il nostro personale, che si è difeso come ha potuto, rispondendo alle loro provocazioni».
Inoltre ha tenuto a rimarcare come «abbiamo garantito la sicurezza e l'assistenza, nonostante si siano vissuti dei momenti brutti - dice ancora scosso -. Non mi era mai successo nulla di simile in ben 6 anni di attività», conclude l'uomo che condanna senza mezze misure ed in modo inequivocabile, «ogni forma di brutalità», facendo un «invito alla pace e di ripudio della violenza».
Ad ogni modo, non è certo che cosa abbia innescato la scintilla che ha fatto poi degenerare la situazione, prima dell'arrivo dei militari dell'Aliquota Radiomobile della locale Compagnia, giunti sul posto per gli accertamenti sull'accaduto. Il 21enne è stato già ascoltato dagli inquirenti, mentre il 25enne ed il 26enne sono ancora ricoverati presso il Policlinico di Bari.
I militari, diretti dal capitano Vito Ingrosso, sono al lavoro per accertare le cause dello scontro (apparentemente inquadrabili in futili motivi iniziati all'interno e poi proseguiti all'esterno) e per accertare responsabili e responsabilità.
Un molfettese di 21 anni ha presentato denuncia ai Carabinieri della locale Stazione, al momento contro ignoti (ma il dito è puntato contro il personale della sicurezza del locale, nda), dopo che alcuni uomini hanno aggredito lui ed i suoi due amici, di 25 e 26 anni, colpendoli con calci e pugni. Nel pestaggio il 21enne ha rimediato "solo" un pugno allo zigomo, poi medicato presso il punto di primo intervento del nosocomio monsignor Antonio Bello.
Per gli altri due, invece, è stato necessario il ricovero in ospedale, al Policlinico di Bari, da parte dei sanitari del Servizio 118 prontamente intervenuti sul posto: al 26enne, che ha riportato la frattura del setto nasale e traumi allo zigomo, i chirurghi hanno ricucito la palpebra, mentre il 25enne, a cui i medici baresi hanno riscontrato un ematoma in pieno volto, è stato operato perché aveva un timpano perforato.
Un episodio assai spiacevole, avvenuto sul calar della stagione estiva, all'esterno di un lounge bar molfettese, uno dei locali più amati dai giovani, intorno alle ore 04.00 di quest'oggi, come ha denunciato il 21enne ai Carabinieri della locale Compagnia, a cui spetterà stabilire come sono veramente andate le cose: di certo sono stati i due giovani molfettesi, di 25 e 26 anni, a finire in ospedale.
«Io e il mio amico (il 26enne, ndr), dopo essere usciti dal locale - ha ricostruito il giovane - abbiamo sentito delle urla ed abbiamo scorto in lontananza un altro nostro amico (il 25enne, ndr) mentre veniva trascinato, da quattro buttafuori, all'esterno del locale. Ad un tratto, uno dei quattro ha sferrato un calcio violento in petto al mio amico (sempre il 25enne, ndr) e mentre noi lo abbiamo aiutato a sollevarsi da terra, siamo stati colpiti da calci, pugni e schiaffi».
Sin qui la ricostruzione dei fatti del 21enne, riferita ai Carabinieri. Uno dei due gestori del locale, contattato telefonicamente, dà una versione molto diversa: «I nostri addetti alla sicurezza - dice - hanno educatamente allontanato un gruppo di giovani, accompagnandoli all'uscita. Una volta all'esterno, però, questi ragazzi avrebbero cominciato a prendere di mira (con invettive e minacce) il nostro personale, che si è difeso come ha potuto, rispondendo alle loro provocazioni».
Inoltre ha tenuto a rimarcare come «abbiamo garantito la sicurezza e l'assistenza, nonostante si siano vissuti dei momenti brutti - dice ancora scosso -. Non mi era mai successo nulla di simile in ben 6 anni di attività», conclude l'uomo che condanna senza mezze misure ed in modo inequivocabile, «ogni forma di brutalità», facendo un «invito alla pace e di ripudio della violenza».
Ad ogni modo, non è certo che cosa abbia innescato la scintilla che ha fatto poi degenerare la situazione, prima dell'arrivo dei militari dell'Aliquota Radiomobile della locale Compagnia, giunti sul posto per gli accertamenti sull'accaduto. Il 21enne è stato già ascoltato dagli inquirenti, mentre il 25enne ed il 26enne sono ancora ricoverati presso il Policlinico di Bari.
I militari, diretti dal capitano Vito Ingrosso, sono al lavoro per accertare le cause dello scontro (apparentemente inquadrabili in futili motivi iniziati all'interno e poi proseguiti all'esterno) e per accertare responsabili e responsabilità.