Politica
«Abbiamo bisogno di civiltà per rilanciare la città»
Il pensiero di Mariano Caputo: liste civiche per rigenerare la politica molfettese
Molfetta - giovedì 24 novembre 2016
16.55
Occorrono proposte concrete, formulate da persone che vivono la nostra realtà, imprenditori che ci credono e che investono nel nostro territorio, associazioni che operano per il bene della nostra comunità, che davvero hanno il polso della situazione e che dunque possono offrire pareri condivisibili e quindi un programma.
Un programma che non sia il copia e incolla di tutte le solite promesse propagandistiche, tipiche delle campagne elettorali, ma che sia davvero operativo, davvero fotografia della nostra realtà territoriale, poiché esplicitato da tutte le parti sociali, civili e politiche che vorranno apportare il loro contributo.
Bisogna ripartire dal basso, perché solo dal basso nascono le grandi idee e delle buone proposte, fatte col cuore e la passione di chi ancora non si rassegna a un declino cui ci stanno abituando da troppo tempo.
In questa logica io ci sono perché occorre riprendere la capacità di intravedere il futuro, guardare molto più lontano del proprio naso e ottenere quegli effetti benefici che possano risolvere i piccoli e grandi problemi delle persone che sul territorio vivono quotidianamente.
Bisogna smetterla con la politica spettacolo e conflittuale, bisogna abbandonare l'ideologia degli interessi personali perché la nostra autonomia e la nostra diversità verranno fuori quando ci assumeremo, con umiltà, il compito di dare dignità alla stessa nozione di politica che innanzitutto è lotta, anche aspra, di idee.
Bisogna ritornare ai valori di una volta specie quelli di solidarietà nei confronti del prossimo.
Bisogna costruire, con molta umiltà ma decisa lungimiranza, la nuova società che ci rappresenterà nel prossimo futuro, interagendo con i cittadini.
Una nuova politica fatta da cittadini attivi che condividono valori e obiettivi.
Per raggiungere questo scopo abbiamo bisogno di una Rete del Civismo, radunando le liste civiche territoriali che condividono la stessa linea di pensiero e la stessa tabella di marcia che parte da un primo, fondamentale, passo: rigenerare e dare una nuova forma alla politica, sostenendoci e coordinandoci per tessere nel territorio un'unica rete che prende in considerazione le idee e le persone, contro ogni altra logica.
Lista civica significa cittadinanza attiva, partecipativa e crescita comune.
Unire queste realtà in un unico grande coordinamento significa unire le forze e lottare insieme alla ricerca della buona amministrazione e del conseguimento di una democrazia dove il benessere cittadino è l'obiettivo imperativo, dimenticando gli interessi personali e politici di una classe sempre più mirata a mettere in evidenza i difetti dell'altro e non le potenzialità.
Una buona amministrazione significa condividere le stesse idee su temi caldamente attuali: legalità, sicurezza, trasporti, ambiente, urbanistica, commercio, socialità, valorizzazione del territorio e di chi ne fa parte.
Porre l'attenzione sempre alta su queste tematiche e studiare tutte le soluzioni possibili per migliorare la qualità della vita deve esser il nostro obiettivo.
Un programma che non sia il copia e incolla di tutte le solite promesse propagandistiche, tipiche delle campagne elettorali, ma che sia davvero operativo, davvero fotografia della nostra realtà territoriale, poiché esplicitato da tutte le parti sociali, civili e politiche che vorranno apportare il loro contributo.
Bisogna ripartire dal basso, perché solo dal basso nascono le grandi idee e delle buone proposte, fatte col cuore e la passione di chi ancora non si rassegna a un declino cui ci stanno abituando da troppo tempo.
In questa logica io ci sono perché occorre riprendere la capacità di intravedere il futuro, guardare molto più lontano del proprio naso e ottenere quegli effetti benefici che possano risolvere i piccoli e grandi problemi delle persone che sul territorio vivono quotidianamente.
Bisogna smetterla con la politica spettacolo e conflittuale, bisogna abbandonare l'ideologia degli interessi personali perché la nostra autonomia e la nostra diversità verranno fuori quando ci assumeremo, con umiltà, il compito di dare dignità alla stessa nozione di politica che innanzitutto è lotta, anche aspra, di idee.
Bisogna ritornare ai valori di una volta specie quelli di solidarietà nei confronti del prossimo.
Bisogna costruire, con molta umiltà ma decisa lungimiranza, la nuova società che ci rappresenterà nel prossimo futuro, interagendo con i cittadini.
Una nuova politica fatta da cittadini attivi che condividono valori e obiettivi.
Per raggiungere questo scopo abbiamo bisogno di una Rete del Civismo, radunando le liste civiche territoriali che condividono la stessa linea di pensiero e la stessa tabella di marcia che parte da un primo, fondamentale, passo: rigenerare e dare una nuova forma alla politica, sostenendoci e coordinandoci per tessere nel territorio un'unica rete che prende in considerazione le idee e le persone, contro ogni altra logica.
Lista civica significa cittadinanza attiva, partecipativa e crescita comune.
Unire queste realtà in un unico grande coordinamento significa unire le forze e lottare insieme alla ricerca della buona amministrazione e del conseguimento di una democrazia dove il benessere cittadino è l'obiettivo imperativo, dimenticando gli interessi personali e politici di una classe sempre più mirata a mettere in evidenza i difetti dell'altro e non le potenzialità.
Una buona amministrazione significa condividere le stesse idee su temi caldamente attuali: legalità, sicurezza, trasporti, ambiente, urbanistica, commercio, socialità, valorizzazione del territorio e di chi ne fa parte.
Porre l'attenzione sempre alta su queste tematiche e studiare tutte le soluzioni possibili per migliorare la qualità della vita deve esser il nostro obiettivo.