Enti locali
A rischio la realizzazione delle piste ciclabili
Nella legge di stabilità tagliati alla Regione Puglia 230 milioni dei fondi del Piano di azione e coesione
Molfetta - giovedì 11 giugno 2015
14.37
Nel dossier di questioni aperte che sono state oggetto del primo incontro dopo le elezioni tra Michele Emiliano e Nichi Vendola, attuale e prossimo presidente della Regione Puglia, c'è un tema che tocca anche la città di Molfetta.
Nell'ultima legge di stabilità il Governo ha stabilito, infatti, il taglio del Pac, il Piano di azione e coesione (gli ex fondi Fas) a danno delle quattro regioni meridionali: Puglia, Sicilia, Campania e Calabria. Per la Puglia significa perdere 230 milioni di euro di progetti di infrastrutture e sviluppo.
La Regione Puglia ha impugnato alla Corte Costituzionale il comma 112 della legge di stabilità che ha disposto la revoca postuma dei fondi per violazione del principio di leale collaborazione tra Stato e Regioni e dei vincoli di territorialità e destinazione di risorse, sanciti negli accordi sottoscritti tra Stato e Regioni, mentre ha impugnato al Tar del Lazio, la lettera del ministero che dispone i tagli.
"Sarebbe un vero e proprio scippo – attacca il sindaco di Molfetta Paola Natalicchio – Le regioni meridionali non possono trasformarsi ancora una volta nel bancomat del Governo. Chiediamo al presidente Michele Emiliano di continuare a sostenere il ricorso contro questa decisione. Una norma approvata a fine del 2014 che retroattivamente colpisce opere già finanziate e lascia i Comuni in gravi difficoltà, generando ulteriori contenziosi. Anche l'Anci Puglia è intervenuta in quanto moltissime sarebbero le città penalizzate. Molfetta sarebbe gravemente colpita, la prima opera a rischio potrebbe essere proprio la realizzazione della pista ciclabile. A maggio del 2014 abbiamo sottoscritto il disciplinare con la Regione Puglia per 600.000 euro e a marzo 2015 abbiamo approvato il progetto esecutivo pronto per andare in gara. Adesso siamo in attesa di capire gli esiti del ricorso per non incorrere in una obbligazione giuridicamente vincolante con la ditta in assenza di certezza dei fondi. Saremmo in grado di completare la prima pista ciclabile del Comune di Molfetta entro l'anno, ma questa incertezza danneggia la nostra città. Questo blocco potrebbe ricadere su altre opere importanti, come i lavori di efficientamento energetico della scuola media Pascoli. Siamo fiduciosi del sostegno della Regione Puglia e confidiamo in una positiva soluzione che possa assicurare alla nostra città la sua prima infrastruttura al servizio della mobilità ciclistica".
Nell'ultima legge di stabilità il Governo ha stabilito, infatti, il taglio del Pac, il Piano di azione e coesione (gli ex fondi Fas) a danno delle quattro regioni meridionali: Puglia, Sicilia, Campania e Calabria. Per la Puglia significa perdere 230 milioni di euro di progetti di infrastrutture e sviluppo.
La Regione Puglia ha impugnato alla Corte Costituzionale il comma 112 della legge di stabilità che ha disposto la revoca postuma dei fondi per violazione del principio di leale collaborazione tra Stato e Regioni e dei vincoli di territorialità e destinazione di risorse, sanciti negli accordi sottoscritti tra Stato e Regioni, mentre ha impugnato al Tar del Lazio, la lettera del ministero che dispone i tagli.
"Sarebbe un vero e proprio scippo – attacca il sindaco di Molfetta Paola Natalicchio – Le regioni meridionali non possono trasformarsi ancora una volta nel bancomat del Governo. Chiediamo al presidente Michele Emiliano di continuare a sostenere il ricorso contro questa decisione. Una norma approvata a fine del 2014 che retroattivamente colpisce opere già finanziate e lascia i Comuni in gravi difficoltà, generando ulteriori contenziosi. Anche l'Anci Puglia è intervenuta in quanto moltissime sarebbero le città penalizzate. Molfetta sarebbe gravemente colpita, la prima opera a rischio potrebbe essere proprio la realizzazione della pista ciclabile. A maggio del 2014 abbiamo sottoscritto il disciplinare con la Regione Puglia per 600.000 euro e a marzo 2015 abbiamo approvato il progetto esecutivo pronto per andare in gara. Adesso siamo in attesa di capire gli esiti del ricorso per non incorrere in una obbligazione giuridicamente vincolante con la ditta in assenza di certezza dei fondi. Saremmo in grado di completare la prima pista ciclabile del Comune di Molfetta entro l'anno, ma questa incertezza danneggia la nostra città. Questo blocco potrebbe ricadere su altre opere importanti, come i lavori di efficientamento energetico della scuola media Pascoli. Siamo fiduciosi del sostegno della Regione Puglia e confidiamo in una positiva soluzione che possa assicurare alla nostra città la sua prima infrastruttura al servizio della mobilità ciclistica".