A Molfetta torna il festival di cinema sperimentale "Avvistamenti"
22esima edizione ricca di appuntamenti tra immagini e suoni
Molfetta - giovedì 12 dicembre 2024
Si svolgerà a Molfetta e Bisceglie, dal 16 al 20 dicembre 2024, la 22esima edizione di Avvistamenti, rassegna sul film e il video sperimentale, a cui è collegata la Rassegna di Suoni Immagini Sonimage, giunta alla 12esima edizione, entrambe dirette da Antonio Musci e Daniela Di Niso e organizzate dall'associazione Canudo ETS. L'evento è realizzato nell'ambito dell'Apulia Cinefestival Network e rientra nell'intervento "Promuovere il Cinema 2024", finanziato dalla Regione Puglia e realizzato dalla Fondazione AFC a valere su risorse POC Puglia 2014-2020, Azione 6.7. L'evento è inoltre patrocinato dalle Città di Molfetta e Bisceglie.
Il programma si articolerà in un ricco calendario di omaggi, talk, proiezioni, workshop, concerti, sonorizzazioni e visual dislocati in diversi luoghi delle città di Molfetta e Bisceglie.
Si comincia alle ore 19 del 16 dicembre a La Cittadella degli Artisti di Molfetta con la proiezione del film Le belle estati (2023), seguita dall'incontro con il regista Mauro Santini, nella sezione intitolata Made in Italy, curata da Bruno Di Marino e Antonio Musci. Il film fa parte di un progetto finanziato dal piano nazionale "Cinema e Immagini per la Scuola", promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell'Istruzione ed è concepito come un gioco di specchi tra le belle estati dei giovani dei due romanzi di Cesare Pavese, La bella estate e Il diavolo sulle colline e quelle degli studenti e studentesse che hanno partecipato alla realizzazione, i quali dialogano tra loro, in un montaggio alternato che porta le narrazioni pavesiane a sovrapporsi e mescolarsi in un unico flusso, attraverso le voci e i volti delle studentesse e degli studenti di un liceo artistico.
Alle ore 21, si prosegue con gli artisti Bianco-Valente, che presenteranno al pubblico una selezione di lavori video, suddivisa in due parti. Giovanna Bianco e Pino Valente da molti anni portano avanti, attraverso installazioni in spazi pubblici, sculture, immagini in movimento e pratiche laboratoriali, un progetto artistico che indaga dal punto di vista scientifico e filosofico la dualità corpo-mente, l'evoluzione dei modelli di interazione tra le forme di vita, la percezione, la trasmissione delle esperienze mediante il racconto e la scrittura. A questi studi è seguita un'evoluzione progettuale che mira a rendere visibili i nessi interpersonali. Esempi sono le installazioni che hanno interessato vari edifici storici e altri progetti incentrati sulla relazione fra persone, eventi e luoghi. L'attenzione al contesto e il dialogo con gli spazi e le comunità coinvolti nei loro lavori, con la messa in atto di dinamiche partecipative che divengono parte integrante della realizzazione finale, sono costanti nella loro prassi. Il duo dialogherà con il curatore della rassegna Bruno Di Marino.
Il 17 dicembre alle ore 19.00, nuovamente a La Cittadella degli Artisti, si terrà, per la sezione "Made in Italy", un focus sul cineasta Paolo Bologna, che proporrà una selezione di suoi film sperimentali, realizzati tra il 1977 e il 1980, seguita da una conversazione con Bruno Di Marino. Bologna, inoltre, proietterà La danza delle lampadine, un mix tra home movie e film sperimentale che vede tra i protagonisti Ennio Fantastichini, che è poi stato anche il protagonista del suo lungometraggio d'esordio Fuori dal giorno. Sarà l'occasione per ricordare l'amico e attore prematuramente scomparso nel dicembre di sei anni fa. Negli anni '70 Bologna sperimenta il cinema in super8, gira numerosi cortometraggi sperimentali legati al cinema delle avanguardie storiche e all'Expanded Cinema, esercitandosi e operando nei tanti Cine Club romani. Tra il 1977 e il 1980 realizza una ventina di film sperimentali, la maggior parte dei quali viene utilizzata all'interno degli spettacoli teatrali del gruppo "La Gaia Scienza" e di altri autori della postavanguardia teatrale romana. La serata proseguirà alle ore 21 con una seconda selezione dai lavori di Bianco-Valente e con una conversazione dei due artisti con il critico d'arte e curatore Gaetano Centrone.
Alle ore 19 del 18 dicembre, sempre nell'ambito di "Made in Italy", osservatorio sul cinema indipendente e sperimentale nostrano, sarà la volta della regista catanese Maria Arena, che incontrerà il pubblico dopo la proiezione del suo terzo lungometraggio, Uzeda – Do it yourself (2024), un documentario che la regista catanese ha dedicato alla band musicale fondata nella sua città nel 1987. Girato fra il 2016 e il 2020, il film è una storia di sogni, di sacrifici e di lotta. È la storia della band siciliana Uzeda, che ripercorre le diverse tappe della loro avventura artistica e descrive la vicenda umana dei protagonisti, la loro dedizione alla causa, i percorsi di vita condizionati dall'esigenza di sacrificare tempo e denaro per alimentare la propria passione. Il film documenta il processo creativo della band attraverso materiale di repertorio, sequenze in cui i componenti del gruppo vengono ritratti nel loro quotidiano, la storia dei dischi pubblicati e le immagini tratte dai loro concerti.
Dopo la proiezione e il talk condotto dal compositore Gabriele Panico, si terrà il concerto degli Uzeda - storica band composta da Davide Oliveri (batteria), Raffaele Gulisano (basso elettrico), Agostino Tilotta (chitarra elettrica) e Giovanna Cacciola (voce) - che concluderà la prima parte di Avvistamenti, funzionando da cerniera con la rassegna Sonimage che prenderà il via il giorno dopo. Gli Uzeda hanno segnato in maniera indelebile la scena musicale indipendente degli ultimi trent'anni in Italia, riuscendo a varcare i confini nazionali, destando l'interesse di figure di primo piano nel panorama musicale internazionale, come nel caso di Steve Albini, musicista e ingegnere del suono fra i più importanti della scena alternativa americana, che producendo il loro secondo album "Waters" entra subito in perfetta sintonia col loro suono riuscendo a esaltarne tutte le caratteristiche, tanto da attirare l'attenzione del noto dj inglese John Peel che nel 1994 invita la band a registrare due session negli studi della BBC, unico caso nella storia del rock italiano assieme alla PFM.
Il 19 e 20 dicembre le attività si spostano invece al Politeama Italia di Bisceglie, che ospiterà la dodicesima edizione di Sonimage, rassegna di suoni e immagini. Si comincia alle ore 20 del giovedì con una sonorizzazione dal vivo di The Riddle (2017) di Francesco Dongiovanni a cura dei Violent Scenes, con Giorgio Cuscito (voce, basso elettrico), Gianvito Novielli (chitarra elettrica, elettronica) e Antonio Iacovazzi (percussioni, oggetti, elettronica). A seguire, la proiezione di Vertigine della distanza (2024) di Salvatore Insana e Simone Pappalardo, sonorizzato dal vivo dallo stesso Pappalardo (laptop e strumenti autocostruiti). La chiusura della serata sarà affidata a Valerio Cosi (laptop, synth analogici), che sonorizzerà dal vivo Lunar Studies (2020) di Giuseppe Boccassini.
Venerdì 20 dicembre si comincia sempre alle ore 20 con Stanze, concerto audiovisivo di Vincenzo Core e Fabio Scacchioli. Una performance che promette di rovesciare le parole consuete e dare voce ai fantasmi che albergano negli angoli scuri, tra le tende e nei cassetti chiusi. A seguire, una performance inedita per segni e suoni, intitolata Meditazione sul naufragio, organizzata in collaborazione con BiComix, con il fumettista Maurizio Lacavalla, che disegnerà dal vivo sul palco condotto dalla musica di Caterina Palazzi (contrabbasso), Ramon Moro (tromba, flicorno) e Paolo Spaccamonti (chitarra, synth). La serata sarà chiusa dalla proiezione di Die Puppe (1919) di Ernst Lubitsch, con sonorizzazione dal vivo a cura di Paolo Spaccamonti (chitarra, synth) e Ramon Moro (tromba, flicorno).
Nella settimana di Avvistamenti e Sonimage, si svolgeranno inoltre numerose attività nelle scuole di Molfetta e Bisceglie. Si comincia il 16 dicembre a La Cittadella degli Artisti di Molfetta con due proiezioni per gli studenti dell'IISS "G. Ferraris", alle 8.30 e alle 11.00, del film Pablo di Neanderthal (2022) di Antonello Matarazzo, con la sceneggiatura di Bruno Di Marino, Pablo Echaurren e dello stesso Matarazzo. Dopo la proiezione il regista Antonello Matarazzo e lo studioso di immagini in movimento Bruno Di Marino converseranno con il pubblico di studenti presenti in sala. Si prosegue il 16 e 17 dicembre alle ore 9.00, sempre a Molfetta, con il workshop degli artisti Bianco-Valente all'Istituto di Istruzione Secondaria Superiore "G. Ferraris", con l'obiettivo di alimentare un pensiero critico negli studenti, permettendo loro di sperimentare in maniera diretta i processi alla base della definizione di un'idea e delle varie strategie da intraprendere affinché l'opera prenda corpo.
Il 18 e 19 dicembre alle ore 9.00 all'IISS "G. Ferraris" di Molfetta si svolgerà invece la masterclass per studenti intitolata "Suono e immagine: oltrepassare i confini", condotta dal compositore Alessandro Cipriani, titolare della Cattedra di Composizione Musicale Elettroacustica del Conservatorio "L. Refice" di Frosinone. Si tratta di un percorso riguardante molteplici modalità di rapporto fra suono, musica e immagine con riferimenti a una terminologia specifica e con oltre 50 esempi audiovisivi tratti dalla videoarte, dalle istallazioni, dal cinema sperimentale, cinema mainstream, cinema d'autore, video musicali, colonne sonore per film muti e uso della multisensorialità nei musei.
Il 19 dicembre, alle ore 17, all'IISS "G. Dell'Olio" di Bisceglie, si svolgerà invece una masterclass condotta da Maria Arena, regista, docente in Linguaggi e tecniche dell'audiovisivo e coordinatrice del corso di Cinema all'Accademia di Belle Arti di Catania. Arena si concentrerà sul cinema documentario indipendente, partendo dall'esperienza concreta della genesi, dello sviluppo, della realizzazione e della distribuzione di tre documentari da lei realizzati (Gesù è morto per i peccati degli altri, Il terribile inganno e UZEDA - Do It Yourself) per descrivere in modo pratico i processi di pre-produzione, produzione, post-produzione e distribuzione.
Le attività nelle scuole si concluderanno il 20 dicembre alle ore 15.30 al Liceo Scientifico "L. Da Vinci" di Bisceglie con un workshop condotto da Giuseppe Boccassini, regista sperimentale noto per la sua ricerca sul linguaggio cinematografico attraverso la manipolazione di materiali d'archivio. Il workshop è un'opportunità di dialogo sul lavoro di Boccassini e sulla condizione del cinema sperimentale contemporaneo, con particolare attenzione alle nuove generazioni, sottolineando l'importanza di perseguire percorsi non convenzionali, nonostante le difficoltà del cinema sperimentale di trovare spazio rispetto ai modelli di produzione tradizionali.
Per tutti gli eventi in programma l'ingresso è gratuito.
Il programma si articolerà in un ricco calendario di omaggi, talk, proiezioni, workshop, concerti, sonorizzazioni e visual dislocati in diversi luoghi delle città di Molfetta e Bisceglie.
Si comincia alle ore 19 del 16 dicembre a La Cittadella degli Artisti di Molfetta con la proiezione del film Le belle estati (2023), seguita dall'incontro con il regista Mauro Santini, nella sezione intitolata Made in Italy, curata da Bruno Di Marino e Antonio Musci. Il film fa parte di un progetto finanziato dal piano nazionale "Cinema e Immagini per la Scuola", promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell'Istruzione ed è concepito come un gioco di specchi tra le belle estati dei giovani dei due romanzi di Cesare Pavese, La bella estate e Il diavolo sulle colline e quelle degli studenti e studentesse che hanno partecipato alla realizzazione, i quali dialogano tra loro, in un montaggio alternato che porta le narrazioni pavesiane a sovrapporsi e mescolarsi in un unico flusso, attraverso le voci e i volti delle studentesse e degli studenti di un liceo artistico.
Alle ore 21, si prosegue con gli artisti Bianco-Valente, che presenteranno al pubblico una selezione di lavori video, suddivisa in due parti. Giovanna Bianco e Pino Valente da molti anni portano avanti, attraverso installazioni in spazi pubblici, sculture, immagini in movimento e pratiche laboratoriali, un progetto artistico che indaga dal punto di vista scientifico e filosofico la dualità corpo-mente, l'evoluzione dei modelli di interazione tra le forme di vita, la percezione, la trasmissione delle esperienze mediante il racconto e la scrittura. A questi studi è seguita un'evoluzione progettuale che mira a rendere visibili i nessi interpersonali. Esempi sono le installazioni che hanno interessato vari edifici storici e altri progetti incentrati sulla relazione fra persone, eventi e luoghi. L'attenzione al contesto e il dialogo con gli spazi e le comunità coinvolti nei loro lavori, con la messa in atto di dinamiche partecipative che divengono parte integrante della realizzazione finale, sono costanti nella loro prassi. Il duo dialogherà con il curatore della rassegna Bruno Di Marino.
Il 17 dicembre alle ore 19.00, nuovamente a La Cittadella degli Artisti, si terrà, per la sezione "Made in Italy", un focus sul cineasta Paolo Bologna, che proporrà una selezione di suoi film sperimentali, realizzati tra il 1977 e il 1980, seguita da una conversazione con Bruno Di Marino. Bologna, inoltre, proietterà La danza delle lampadine, un mix tra home movie e film sperimentale che vede tra i protagonisti Ennio Fantastichini, che è poi stato anche il protagonista del suo lungometraggio d'esordio Fuori dal giorno. Sarà l'occasione per ricordare l'amico e attore prematuramente scomparso nel dicembre di sei anni fa. Negli anni '70 Bologna sperimenta il cinema in super8, gira numerosi cortometraggi sperimentali legati al cinema delle avanguardie storiche e all'Expanded Cinema, esercitandosi e operando nei tanti Cine Club romani. Tra il 1977 e il 1980 realizza una ventina di film sperimentali, la maggior parte dei quali viene utilizzata all'interno degli spettacoli teatrali del gruppo "La Gaia Scienza" e di altri autori della postavanguardia teatrale romana. La serata proseguirà alle ore 21 con una seconda selezione dai lavori di Bianco-Valente e con una conversazione dei due artisti con il critico d'arte e curatore Gaetano Centrone.
Alle ore 19 del 18 dicembre, sempre nell'ambito di "Made in Italy", osservatorio sul cinema indipendente e sperimentale nostrano, sarà la volta della regista catanese Maria Arena, che incontrerà il pubblico dopo la proiezione del suo terzo lungometraggio, Uzeda – Do it yourself (2024), un documentario che la regista catanese ha dedicato alla band musicale fondata nella sua città nel 1987. Girato fra il 2016 e il 2020, il film è una storia di sogni, di sacrifici e di lotta. È la storia della band siciliana Uzeda, che ripercorre le diverse tappe della loro avventura artistica e descrive la vicenda umana dei protagonisti, la loro dedizione alla causa, i percorsi di vita condizionati dall'esigenza di sacrificare tempo e denaro per alimentare la propria passione. Il film documenta il processo creativo della band attraverso materiale di repertorio, sequenze in cui i componenti del gruppo vengono ritratti nel loro quotidiano, la storia dei dischi pubblicati e le immagini tratte dai loro concerti.
Dopo la proiezione e il talk condotto dal compositore Gabriele Panico, si terrà il concerto degli Uzeda - storica band composta da Davide Oliveri (batteria), Raffaele Gulisano (basso elettrico), Agostino Tilotta (chitarra elettrica) e Giovanna Cacciola (voce) - che concluderà la prima parte di Avvistamenti, funzionando da cerniera con la rassegna Sonimage che prenderà il via il giorno dopo. Gli Uzeda hanno segnato in maniera indelebile la scena musicale indipendente degli ultimi trent'anni in Italia, riuscendo a varcare i confini nazionali, destando l'interesse di figure di primo piano nel panorama musicale internazionale, come nel caso di Steve Albini, musicista e ingegnere del suono fra i più importanti della scena alternativa americana, che producendo il loro secondo album "Waters" entra subito in perfetta sintonia col loro suono riuscendo a esaltarne tutte le caratteristiche, tanto da attirare l'attenzione del noto dj inglese John Peel che nel 1994 invita la band a registrare due session negli studi della BBC, unico caso nella storia del rock italiano assieme alla PFM.
Il 19 e 20 dicembre le attività si spostano invece al Politeama Italia di Bisceglie, che ospiterà la dodicesima edizione di Sonimage, rassegna di suoni e immagini. Si comincia alle ore 20 del giovedì con una sonorizzazione dal vivo di The Riddle (2017) di Francesco Dongiovanni a cura dei Violent Scenes, con Giorgio Cuscito (voce, basso elettrico), Gianvito Novielli (chitarra elettrica, elettronica) e Antonio Iacovazzi (percussioni, oggetti, elettronica). A seguire, la proiezione di Vertigine della distanza (2024) di Salvatore Insana e Simone Pappalardo, sonorizzato dal vivo dallo stesso Pappalardo (laptop e strumenti autocostruiti). La chiusura della serata sarà affidata a Valerio Cosi (laptop, synth analogici), che sonorizzerà dal vivo Lunar Studies (2020) di Giuseppe Boccassini.
Venerdì 20 dicembre si comincia sempre alle ore 20 con Stanze, concerto audiovisivo di Vincenzo Core e Fabio Scacchioli. Una performance che promette di rovesciare le parole consuete e dare voce ai fantasmi che albergano negli angoli scuri, tra le tende e nei cassetti chiusi. A seguire, una performance inedita per segni e suoni, intitolata Meditazione sul naufragio, organizzata in collaborazione con BiComix, con il fumettista Maurizio Lacavalla, che disegnerà dal vivo sul palco condotto dalla musica di Caterina Palazzi (contrabbasso), Ramon Moro (tromba, flicorno) e Paolo Spaccamonti (chitarra, synth). La serata sarà chiusa dalla proiezione di Die Puppe (1919) di Ernst Lubitsch, con sonorizzazione dal vivo a cura di Paolo Spaccamonti (chitarra, synth) e Ramon Moro (tromba, flicorno).
Nella settimana di Avvistamenti e Sonimage, si svolgeranno inoltre numerose attività nelle scuole di Molfetta e Bisceglie. Si comincia il 16 dicembre a La Cittadella degli Artisti di Molfetta con due proiezioni per gli studenti dell'IISS "G. Ferraris", alle 8.30 e alle 11.00, del film Pablo di Neanderthal (2022) di Antonello Matarazzo, con la sceneggiatura di Bruno Di Marino, Pablo Echaurren e dello stesso Matarazzo. Dopo la proiezione il regista Antonello Matarazzo e lo studioso di immagini in movimento Bruno Di Marino converseranno con il pubblico di studenti presenti in sala. Si prosegue il 16 e 17 dicembre alle ore 9.00, sempre a Molfetta, con il workshop degli artisti Bianco-Valente all'Istituto di Istruzione Secondaria Superiore "G. Ferraris", con l'obiettivo di alimentare un pensiero critico negli studenti, permettendo loro di sperimentare in maniera diretta i processi alla base della definizione di un'idea e delle varie strategie da intraprendere affinché l'opera prenda corpo.
Il 18 e 19 dicembre alle ore 9.00 all'IISS "G. Ferraris" di Molfetta si svolgerà invece la masterclass per studenti intitolata "Suono e immagine: oltrepassare i confini", condotta dal compositore Alessandro Cipriani, titolare della Cattedra di Composizione Musicale Elettroacustica del Conservatorio "L. Refice" di Frosinone. Si tratta di un percorso riguardante molteplici modalità di rapporto fra suono, musica e immagine con riferimenti a una terminologia specifica e con oltre 50 esempi audiovisivi tratti dalla videoarte, dalle istallazioni, dal cinema sperimentale, cinema mainstream, cinema d'autore, video musicali, colonne sonore per film muti e uso della multisensorialità nei musei.
Il 19 dicembre, alle ore 17, all'IISS "G. Dell'Olio" di Bisceglie, si svolgerà invece una masterclass condotta da Maria Arena, regista, docente in Linguaggi e tecniche dell'audiovisivo e coordinatrice del corso di Cinema all'Accademia di Belle Arti di Catania. Arena si concentrerà sul cinema documentario indipendente, partendo dall'esperienza concreta della genesi, dello sviluppo, della realizzazione e della distribuzione di tre documentari da lei realizzati (Gesù è morto per i peccati degli altri, Il terribile inganno e UZEDA - Do It Yourself) per descrivere in modo pratico i processi di pre-produzione, produzione, post-produzione e distribuzione.
Le attività nelle scuole si concluderanno il 20 dicembre alle ore 15.30 al Liceo Scientifico "L. Da Vinci" di Bisceglie con un workshop condotto da Giuseppe Boccassini, regista sperimentale noto per la sua ricerca sul linguaggio cinematografico attraverso la manipolazione di materiali d'archivio. Il workshop è un'opportunità di dialogo sul lavoro di Boccassini e sulla condizione del cinema sperimentale contemporaneo, con particolare attenzione alle nuove generazioni, sottolineando l'importanza di perseguire percorsi non convenzionali, nonostante le difficoltà del cinema sperimentale di trovare spazio rispetto ai modelli di produzione tradizionali.
Per tutti gli eventi in programma l'ingresso è gratuito.