A Molfetta questa sera si riunisce il gruppo "Progetto Ospedale Unico"
Il dottor Spaccavento: «Valuteremo tutte le proposte per il nostro obiettivo: Ospedale Unico di I livello»
Molfetta - mercoledì 18 ottobre 2017
14.22
Si riuniscono questa sera a Molfetta gli attivisti del "Progetto Ospedale Unico". A darne notizia il dottor Felice Spaccavento, il primo promotore dell'iniziativa fin dalle prime battute.
«Valuteremo tutte le iniziative proposte per arrivare al nostro, unico obiettivo: un Ospedale Unico di I livello», scrive Spaccavento su Facebook.
Il dottore parla anche della sua esperienza diretta nei nosocomi locali e punta l'attenzione sul reparto di urologia dell'ospedale "Mons.Bello" di Molfetta, «un reparto che funziona benissimo, ha un numero di prestazioni impressionanti, con un personale (scarso come numero ma ottimo in qualità) che fa salti mortali per far andare avanti questo reparto che dovrebbe essere affiancato da una ottima Ginecologia (come la nostra di Corato) e da una terapia intensiva, visti i gli importanti casi geriatrici», spiega.
«Le urologie nella nostra Asl, tutte, nessuna esclusa, sono indispensabili e fanno un lavoro fuori dal comune. Dobbiamo muoverci tutti per aver un Ospedale in cui queste importanti branche non vengano perse nel nostro territorio e lavorino nella maniera più serena e sinergica possibile. Molti sono demotivati, altri non sperano più, altri remano contro, altri dicono cose non proprio esatte. Forse tutti hanno ragione. Io invece vorrei che tutti si sbagliassero», conclude.
«Valuteremo tutte le iniziative proposte per arrivare al nostro, unico obiettivo: un Ospedale Unico di I livello», scrive Spaccavento su Facebook.
Il dottore parla anche della sua esperienza diretta nei nosocomi locali e punta l'attenzione sul reparto di urologia dell'ospedale "Mons.Bello" di Molfetta, «un reparto che funziona benissimo, ha un numero di prestazioni impressionanti, con un personale (scarso come numero ma ottimo in qualità) che fa salti mortali per far andare avanti questo reparto che dovrebbe essere affiancato da una ottima Ginecologia (come la nostra di Corato) e da una terapia intensiva, visti i gli importanti casi geriatrici», spiega.
«Le urologie nella nostra Asl, tutte, nessuna esclusa, sono indispensabili e fanno un lavoro fuori dal comune. Dobbiamo muoverci tutti per aver un Ospedale in cui queste importanti branche non vengano perse nel nostro territorio e lavorino nella maniera più serena e sinergica possibile. Molti sono demotivati, altri non sperano più, altri remano contro, altri dicono cose non proprio esatte. Forse tutti hanno ragione. Io invece vorrei che tutti si sbagliassero», conclude.