Cronaca
A Molfetta campagna elettorale a nervi tesi. Momenti di tensione anche ieri
Rissa sfiorata davanti al comitato di Lillino Drago
Molfetta - lunedì 27 giugno 2022
10.25
«Non è stata una bella campagna elettorale». Questo pensiero è stato esplicitato svariate volte negli ultimi giorni e in particolare anche ieri, sia dagli esponenti della coalizione di Tommaso Minervini che dai sostenitori di Lillino Drago.
Si è parlato a più riprese di una campagna elettorale che a Molfetta ha spesso raggiunto toni aspri in queste settimane, sia nella fase che ha preceduto il voto del primo turno sia nell'extra-time che ha invece avvicinato gli elettori al voto di ieri per il ballottaggio. Un senso di sfida che spesso è andato oltre rispetto ai toni che dovrebbero essere più consueti in ambito politico, soprattutto in una fase molto delicata del nostro tempo, dopo due anni di sofferenza a causa della pandemia e un clima internazionale non dei più sereni.
Anche ieri, durante lo spoglio che ha poi sancito la vittoria-bis di Minervini, non sono mancati momenti di tensione che hanno toccato il loro apice quando poco dopo la mezzanotte, con la rielezione del sindaco uscente già ufficiosa in base ai dati parziali, alcune persone si sono avvicinate al comitato elettorale di Lillino Drago rivolgendosi a lui e ai suoi elettori con toni violenti e volgari, documentati anche dalla diretta di MolfettaViva che era presenta sul posto con la propria inviata.
Partendo dal presupposto che certe modalità d'espressione non debbano essere usate in qualsiasi campo della vita e della società, è doveroso prendere atto di una situazione che ha acceso ulteriormente il clima, già teso prima dello spoglio di ieri, arrivando a un passo dallo scontro fisico, oltre che verbale, tra i presenti in piazza Vittorio Emanuele.
Si è parlato a più riprese di una campagna elettorale che a Molfetta ha spesso raggiunto toni aspri in queste settimane, sia nella fase che ha preceduto il voto del primo turno sia nell'extra-time che ha invece avvicinato gli elettori al voto di ieri per il ballottaggio. Un senso di sfida che spesso è andato oltre rispetto ai toni che dovrebbero essere più consueti in ambito politico, soprattutto in una fase molto delicata del nostro tempo, dopo due anni di sofferenza a causa della pandemia e un clima internazionale non dei più sereni.
Anche ieri, durante lo spoglio che ha poi sancito la vittoria-bis di Minervini, non sono mancati momenti di tensione che hanno toccato il loro apice quando poco dopo la mezzanotte, con la rielezione del sindaco uscente già ufficiosa in base ai dati parziali, alcune persone si sono avvicinate al comitato elettorale di Lillino Drago rivolgendosi a lui e ai suoi elettori con toni violenti e volgari, documentati anche dalla diretta di MolfettaViva che era presenta sul posto con la propria inviata.
Partendo dal presupposto che certe modalità d'espressione non debbano essere usate in qualsiasi campo della vita e della società, è doveroso prendere atto di una situazione che ha acceso ulteriormente il clima, già teso prima dello spoglio di ieri, arrivando a un passo dallo scontro fisico, oltre che verbale, tra i presenti in piazza Vittorio Emanuele.