Bandiera italiana
Bandiera italiana

70° Anniversario della liberazione dal Nazifascismo

L'anniversario raccontato dall'Associazione combattentistiche e d'armi

Ricorre quest'anno il 70° anniversario della Liberazione. Numerose sono le iniziative promosse in tutta Italia per celebrarlo.
Le associazioni combattentistiche e d'arma di Molfetta (Eredi della Storia, Associazione Nazionale fra Mutilati e Invalidi di Guerra, Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, Istituto Nazionale del Nastro Azzurro, Associazione Nazionale Carabinieri e Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia) parteciperanno ad una messa in suffragio dei Combattenti e dei Martiri della Resistenza Domenica 26 Aprile alle ore 10:00 presso la chiesa di san Domenico, ove sarà letta la celeberrima "Preghiera del Caduto".
Dopo settant'anni da quei tragici eventi il sogno dei combattenti per la libertà è divenuto realtà: l'Italia è una democrazia, l'Europa è unita e la diplomazia ed i trattati sono la principale forma di discussione e confronto tra gli stati.

«Il 25 Aprile del 1945 il partigiano Alessandro Pertini comunicò alla radio un celebre proclama in cui invitava tutte le forze belligeranti a compiere lo sforzo finale, ponendo le forze naziste e fasciste davanti al dilemma di "Arrendersi o perire!"».
Comincia così la nota di Sergio Ragno, sena ombra di dubbio tra gli esponenti di punta delle associazioni combattentistiche e d'armi a Molfetta e nei dintorni. «La liberazione dell'Italia avvenne definitivamente nei primissimi giorni del Maggio 1945, ma - continua - il giorno dell'esemplare discorso radiofonico dell'indimenticato ex Presidente della Repubblica fu scelto dai padri costituenti per ricordare questo importantissimo episodio della storia Italiana.
A concorrere alla riunificazione della penisola secondo i valori democratici, liberali ed egualitari furono il coraggio, il sacrificio, l'abnegazione di donne e uomini che nel Settembre 1943 decisero di combattere il regime dittatoriale fascista ed i reparti di occupazione tedeschi.
In primo luogo ricordiamo i reparti del Regio Esercito di stanza nel Sud Italia, composti di giovani di appena vent'anni, che per primi si opposero alla discesa della Wermacht arrestandone l'avanzata tra la Puglia, la Basilicata e la Campania. Questi reparti confluirono nell'esercito cobelligerante del nascente regno d'Italia del Sud, che si distinse in numerosi atti di valore sia sulla linea Gotica che sulla linea Gustav.
Meno fortunati furono i reparti sparsi per l'Europa, che furono imprigionati nei campi di concentramento e condivisero le sofferenze dei lager con la popolazione ebraica ed i militari, già prigionieri delle precedenti campagne tedesche, come russi, inglesi e francesi.
Una piccola ma agguerrita parte scelse invece di nascondersi sulle montagne e combattere contro le preponderanti forze nemiche: erano i primi nuclei partigiani. Questi uomini e queste donne, con l'appoggio della popolazione, si batterono contro le forze nazifasciste della Repubblica di Salò fino ad arrivare a liberare le principali città italiane del Nord prima che l'esercito anglo-americano sfondasse la linea Gotica. I protagonisti della Resistenza Italiana si riunirono nel secondo dopoguerra in alcuni importanti sodalizi, tuttora esistenti, come: l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (ANPI), la Federazione Italiana Volontari della Libertà (FIVL) e la Federazione Italiana delle Associazioni Partigiane (FIAP)».

Partigiani molfettesi

Sasso Amleto
Vilardi Andrea
Modugno Gaspare
Allegretti Graziano
Abbattiscianni Giovanni
Abbattista Giuseppe
Brattoli Paolo
Camporeale Sergio
Lobasso Salvatore
Coppolecchia Paolo
De Palma Mauro
Fedele Giovanni
Gadaleta Antonio
Mezzina Domenico
Marino Mauro
Mastromauro Giovanni
Minervini Corrado
Malcangi Domenico
Orvieto Pasquale
Piscitelli Angelo
Pasculli Pasquale
Racanati Cosimo
Salvemini Giuseppe
Samarelli Mauro
Squeo Paolo
Tonti Alfonso
Visentini Giovanni
Petroli Pasquale

Furono vittime della rappresaglia tedesca,
il capitano Manfredi Azzarita, di anni 31 (Fosse Ardeatine – Roma),
Manente Mauro di anni 31 (Santa Giustina in Colle),
Tiberio Pansini.





  • 25 aprile
Altri contenuti a tema
Celebrazioni 25 aprile a Molfetta: le parole del Sindaco Celebrazioni 25 aprile a Molfetta: le parole del Sindaco Minervini: «Necessario creare una comunità delle nazioni che lavori per la pace»
25 aprile, più  di 10mila pugliesi hanno scelto l'agriturismo 25 aprile, più di 10mila pugliesi hanno scelto l'agriturismo L'analisi di Coldiretti: presenti molti turisti anche dall'estero
Festa della Liberazione, il programma del 25 aprile a Molfetta Festa della Liberazione, il programma del 25 aprile a Molfetta Alle 10:45 partenza del corteo da Piazza Municipio
25 aprile, il ricordo dell'associazione "Eredi della Storia" 25 aprile, il ricordo dell'associazione "Eredi della Storia" Il racconto a cura di Angelo Bellifemine
A Bisceglie il 25 aprile all'insegna dell'arte e della buona tavola A Bisceglie il 25 aprile all'insegna dell'arte e della buona tavola Il programma completo della giornata e le informazioni per partecipare
A Molfetta è stato il 25 aprile anche dei giovani A Molfetta è stato il 25 aprile anche dei giovani Studenti di diverse scuole alla cerimonia in Piazza Garibaldi
25 aprile, stamattina la cerimonia a Molfetta 25 aprile, stamattina la cerimonia a Molfetta Deposta la corona d'alloro davanti al Monumento ai Caduti
25 aprile, domani un corteo a Molfetta per la "Festa della Liberazione" 25 aprile, domani un corteo a Molfetta per la "Festa della Liberazione" Partenza alle 10:45 da piazza Municipio e arrivo alle 11:10 presso il Monumento ai Caduti
© 2001-2024 MolfettaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
MolfettaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.