4 novembre, il sindaco Minervini: «Non vi è unità senza garanzia di sicurezza e di difesa»
Stamattina la celebrazione per la festa dell'Unità e delle Forze armate
Molfetta - venerdì 4 novembre 2022
14.28
Anche i bambini degli istituti comprensivi, Manzoni-Poli, plesso Cozzoli, San Giovanni Bosco, plesso Santomauro, Battisti-Pascoli, plesso Cesare Battisti, hanno preso parte alla giornata deidcata alla festa dell'Unità nazionale e delle Forze armate. Con i loro giovani volti, la loro freschezza, la loro commozione, si sono uniti alle autorità istituzionali e militari, alle associazioni combattentistichee d'armI, prima partecipando al corteo, poi alla commemorazione ai piedi del monumento ai caduti, in villa comunale.
«Quella di oggi – ha detto il Sindaco Tommaso Minervini, nel suo intervento - rappresenta una speranza per il futuro, quella di preservare l'unità nazionale ma anche la pace in Europa. Purtroppo oggi dobbiamo assistere ad una guerra alle porte dell'Europa e dobbiamo auspicare che, soprattutto nelle giovani generazioni, prevalga l'anelito della pace e della libertà. Troppe nazioni, troppi popoli nel mondo hanno la libertà soffocata e hanno la guerra, i lutti, le uccisioni nelle loro famiglie».
«Non vi è unità senza garanzia di sicurezza e di difesa. Questa non è una giornata di rievocazione di una pagina di storia del 1919, è una manifestazione, e ringrazio le insegnanti, i dirigenti scolastici e voi ragazzi, che avete sentito la sensibilità di essere presenti con le Istituzioni, con le forze armate, per chiedere, che nel presente e nel futuro, venga riscritto un anelito di speranza di pace e di libertà nell'unità nazionale, nell'unità europea. Il popolo italiano, le giovani generazioni – ha concluso il Primo cittadino - vogliono la pace, la libertà».
«Quella di oggi – ha detto il Sindaco Tommaso Minervini, nel suo intervento - rappresenta una speranza per il futuro, quella di preservare l'unità nazionale ma anche la pace in Europa. Purtroppo oggi dobbiamo assistere ad una guerra alle porte dell'Europa e dobbiamo auspicare che, soprattutto nelle giovani generazioni, prevalga l'anelito della pace e della libertà. Troppe nazioni, troppi popoli nel mondo hanno la libertà soffocata e hanno la guerra, i lutti, le uccisioni nelle loro famiglie».
«Non vi è unità senza garanzia di sicurezza e di difesa. Questa non è una giornata di rievocazione di una pagina di storia del 1919, è una manifestazione, e ringrazio le insegnanti, i dirigenti scolastici e voi ragazzi, che avete sentito la sensibilità di essere presenti con le Istituzioni, con le forze armate, per chiedere, che nel presente e nel futuro, venga riscritto un anelito di speranza di pace e di libertà nell'unità nazionale, nell'unità europea. Il popolo italiano, le giovani generazioni – ha concluso il Primo cittadino - vogliono la pace, la libertà».