Perché a Molfetta gli alberi "decapitati"?
La segnalazione di una lettrice
mercoledì 10 febbraio 2021
15.57
iReport
È giunta in redazione la seguente segnalazione di una lettrice che MolfettaViva pubblica integralmente.
"Qualcuno mi aiuti a capire. Non ci riesco proprio. Non sono un'esperta di alberi. Cosa significa esattamente queste decapitazioni? Si tratta di alberi malati? Perché allora non espiantarli se il morbo era così grave da comprometterne la chioma (e quindi la loro essenza) in modo così estremo?
Questi moncherini rimasti possono ancora chiamarsi alberi? Lo chiedo agli esperti, che mi illuminino.
E' evidente che in un posto come quello in cui viviamo l'ombra in estate non serva, di verde ne abbiamo in abbondanza e tutto ben curato, amato dai cittadini e protetto. Ma mi chiedo senza alcuna ironia perché piantarli per poi ridurli a questi sterili moncherini?
Seconda domanda, sempre per chi è esperto. Cosa è successo a questo albero, che dalle dimensioni possenti dei suoi resti, giace distrutto da molti giorni, di fronte ai giochini dei bimbi nella Villa Comunale?
Un fulmine? Non pare incendiato. Un morbo come quello dei poveri moncherini della zona industriale? Una folata di vento particolarmente violenta che lo ha squassato al punto di doverlo fare a pezzi? Non saprei. Certo che fa tristezza.
Molta.
Forse potrebbero saperlo i giovani avventori che ogni sera stazionano sulle panchine e lasciano sistematicamente e indisturbati i resti dei loro bivacchi. Forse, mentre degustavano birre e focacce o consumavano lattine di bibite (tutto regolarmente depositato per terra o lanciato per divertimento contro gli alberi) avranno visto qualcosa".
"Qualcuno mi aiuti a capire. Non ci riesco proprio. Non sono un'esperta di alberi. Cosa significa esattamente queste decapitazioni? Si tratta di alberi malati? Perché allora non espiantarli se il morbo era così grave da comprometterne la chioma (e quindi la loro essenza) in modo così estremo?
Questi moncherini rimasti possono ancora chiamarsi alberi? Lo chiedo agli esperti, che mi illuminino.
E' evidente che in un posto come quello in cui viviamo l'ombra in estate non serva, di verde ne abbiamo in abbondanza e tutto ben curato, amato dai cittadini e protetto. Ma mi chiedo senza alcuna ironia perché piantarli per poi ridurli a questi sterili moncherini?
Seconda domanda, sempre per chi è esperto. Cosa è successo a questo albero, che dalle dimensioni possenti dei suoi resti, giace distrutto da molti giorni, di fronte ai giochini dei bimbi nella Villa Comunale?
Un fulmine? Non pare incendiato. Un morbo come quello dei poveri moncherini della zona industriale? Una folata di vento particolarmente violenta che lo ha squassato al punto di doverlo fare a pezzi? Non saprei. Certo che fa tristezza.
Molta.
Forse potrebbero saperlo i giovani avventori che ogni sera stazionano sulle panchine e lasciano sistematicamente e indisturbati i resti dei loro bivacchi. Forse, mentre degustavano birre e focacce o consumavano lattine di bibite (tutto regolarmente depositato per terra o lanciato per divertimento contro gli alberi) avranno visto qualcosa".