Via De Filippo, dove l'illuminazione pubblica è una illusione
Una residente: «Non ci sentiamo al sicuro»
martedì 16 novembre 2021
iReport
Ci sono ancora zone di Molfetta, pur essendo nel 2021, sprovviste di alcuni servizi basilari per la vivibilità.
Tra queste via Eduardo De Filippo, nella nuova zona di espansione, a ridosso di Lama Martina.
"Da poco risiediamo in via Eduardo De Filippo - racconta una cittadina - ma da quanto riferito da gente che abita ormai dal 2016, se non prima, anche se fatti passi da gigante sull'urbanizzazione della strada, l'illuminazione pubblica è ancora un'illusione. E' assurdo che tutte le strade nel quartiere ne sono provvisti, questa no!"
"Ogni pomeriggio - continua la segnalazione - torno a casa sola con due bambini piccoli e, anche se rincasiamo "presto", alle 18.00 è già molto buio, e in una strada con ancora attivi molti cantieri, non ci sentiamo propriamente al sicuro ... magari con una bella strada illuminata, il rientro sarebbe un tantino più piacevole. Sono state promosse petizioni, raccolte firme, chissà se mai giunte sulla scrivania del nostro 1° cittadino. Leggendo, speriamo l'attenzione si focalizzi sull'argomento, se pur banale per i veri problemi di una città".
Tra queste via Eduardo De Filippo, nella nuova zona di espansione, a ridosso di Lama Martina.
"Da poco risiediamo in via Eduardo De Filippo - racconta una cittadina - ma da quanto riferito da gente che abita ormai dal 2016, se non prima, anche se fatti passi da gigante sull'urbanizzazione della strada, l'illuminazione pubblica è ancora un'illusione. E' assurdo che tutte le strade nel quartiere ne sono provvisti, questa no!"
"Ogni pomeriggio - continua la segnalazione - torno a casa sola con due bambini piccoli e, anche se rincasiamo "presto", alle 18.00 è già molto buio, e in una strada con ancora attivi molti cantieri, non ci sentiamo propriamente al sicuro ... magari con una bella strada illuminata, il rientro sarebbe un tantino più piacevole. Sono state promosse petizioni, raccolte firme, chissà se mai giunte sulla scrivania del nostro 1° cittadino. Leggendo, speriamo l'attenzione si focalizzi sull'argomento, se pur banale per i veri problemi di una città".