Siringhe sulle spiagge di Molfetta? Ritrovamento tra il lungomare e la Prima Cala
Segnalazione di un lettore: «Situazione da terra di nessuno». Si tratta, probabilmente, di una siringa usata per iniettarsi eroina
sabato 25 maggio 2019
8.41
iReport
Torna alla ribalta il fenomeno dell'assunzione di sostanze stupefacenti a Molfetta. In particolare nella giornata di ieri è stata rinvenuta l'ennesima siringa usata e poi abbandonata, questa volta lungo la litoranea che collega la spiaggia sul lungomare Colonna con quella in località Prima Cala.
Si tratta, probabilmente, di una siringa usata per iniettarsi eroina, ma soprattutto di un nuovo episodio che si somma a quelli che vi stiamo documentando da tempo. Una piaga che pare non avere fine e che fa tornare prepotentemente in auge la domanda sul consumo di sostanze stupefacenti, anche endovena, nella nostra città che solo in apparenza appariva debellato.
Insomma anche a Molfetta sembra sia tornata la droga regina, quella che prendi una volta, dici «come sto bene» e sei già nel tunnel. L'eroina ora costa un quarto rispetto al passato. Rispetto a quasi 30 anni fa è anche più pura, si spara in vena e fa effetto in pochi attimi. Tanto che le vene le brucia. Peggio ancora quando per bucarsi vengono usate le siringhe di seconda mano, raccolte da terra.
«Questa è la situazione. Sembra una terra di nessuno dove a rimetterci è la sicurezza e la salute di tutti noi cittadini», il commento di un lettore autore della segnalazione. Ricordiamo che in questi casi non bisogna toccare la siringa, ma allertare immediatamente le forze dell'ordine.
Si tratta, probabilmente, di una siringa usata per iniettarsi eroina, ma soprattutto di un nuovo episodio che si somma a quelli che vi stiamo documentando da tempo. Una piaga che pare non avere fine e che fa tornare prepotentemente in auge la domanda sul consumo di sostanze stupefacenti, anche endovena, nella nostra città che solo in apparenza appariva debellato.
Insomma anche a Molfetta sembra sia tornata la droga regina, quella che prendi una volta, dici «come sto bene» e sei già nel tunnel. L'eroina ora costa un quarto rispetto al passato. Rispetto a quasi 30 anni fa è anche più pura, si spara in vena e fa effetto in pochi attimi. Tanto che le vene le brucia. Peggio ancora quando per bucarsi vengono usate le siringhe di seconda mano, raccolte da terra.
«Questa è la situazione. Sembra una terra di nessuno dove a rimetterci è la sicurezza e la salute di tutti noi cittadini», il commento di un lettore autore della segnalazione. Ricordiamo che in questi casi non bisogna toccare la siringa, ma allertare immediatamente le forze dell'ordine.