Ciò che resta della fabbrica del cordaio: LE FOTO
Abbandono, rifiuti e calcinacci tra vecchie macchine di lavorazione e funi
mercoledì 8 febbraio 2017
0.46
iReport
È stato per anni, tanti anni, uno dei luoghi simbolo della città di Molfetta legato in particolare all'attività marinara.
Oggi la fabbrica delle corde, il cordaio, è solo un luogo abbandonato a sé e ad avventori occasionali che talvolta non si limitano solo a passare di lì.
Come si può chiaramente vedere dalle foto fornite dagli uomini del G.E.P.A., nella struttura dove era collocata l'antica bottega sono ancora presenti alcuni macchinari, qualche matassa di vecchie funi e tutt'attorno tanta spazzatura e calcinacci sparsi. Si distingue, addirittura, un contatore dell'energia elettrica divelto.
La stradina in cui venivano stesi i cavi e le funi da lavorare, e che collega la zona della Madonna dei Martiri (in direzione dell'imbocco del nuovo porto) a Cala San Giacomo, è parzialmente impraticabile a causa delle erbacce e dei rifiuti che continuano a proliferare.
Non è solo l'abbandono di un'antica attività artigianale; è anche l'abbandono di un pezzo della storia cittadina.
Oggi la fabbrica delle corde, il cordaio, è solo un luogo abbandonato a sé e ad avventori occasionali che talvolta non si limitano solo a passare di lì.
Come si può chiaramente vedere dalle foto fornite dagli uomini del G.E.P.A., nella struttura dove era collocata l'antica bottega sono ancora presenti alcuni macchinari, qualche matassa di vecchie funi e tutt'attorno tanta spazzatura e calcinacci sparsi. Si distingue, addirittura, un contatore dell'energia elettrica divelto.
La stradina in cui venivano stesi i cavi e le funi da lavorare, e che collega la zona della Madonna dei Martiri (in direzione dell'imbocco del nuovo porto) a Cala San Giacomo, è parzialmente impraticabile a causa delle erbacce e dei rifiuti che continuano a proliferare.
Non è solo l'abbandono di un'antica attività artigianale; è anche l'abbandono di un pezzo della storia cittadina.