Cani randagi nella periferia di Molfetta. La testimonianza: «Sono stato aggredito, ho avuto paura»
Il racconto di un 29enne su un episodio avvenuto in via Palmiro Togliatti
martedì 3 dicembre 2024
10.29
iReport
Stanno aumentando, negli ultimi giorni, le segnalazioni di pericolo legate alla presenza di alcuni cani randagi in tutta la zona ex 167. Dopo la lettera scritta da un residente in via Samarelli, la strada retrostante la stazione ferroviaria, emerge un altro episodio che conferma la situazione spinosa nel quartiere.
Un 29enne del posto, abituato a muoversi in città con il monopattino per lavoro, ha raccontato quanto gli è accaduto in via Palmiro Togliatti: «Mi sono ritrovato inseguito da tre cani randagi, uno dei quali particolarmente aggressivo e di grossa taglia. Non riuscendo a seminare gli animali sono stato costretto a fermarmi anche se poi mi hanno accerchiato».
Solo quel mezzo di trasporto, paradossalmente, gli ha consentito di temporeggiare per evitare di essere aggredito anche fisicamente dal branco: «Solo agitando il monopattino davanti al cane che voleva saltarmi addosso, sono riuscito a farmi spazio, anche se devo ammettere di aver avuto molta paura». Dopo qualche minuto di apprensione, il passaggio di un amico in auto l'ha salvato sottraendolo alla minaccia canina. Non si tratta, purtroppo, di una novità visto che nei giorni scorsi, inoltre, gli stessi cani sono stati individuati a più riprese nel vicino parco urbano "Baden Powell".
Il timore, infatti, è che qualcuno possa farsi male: «Oltre ad essere un pericolo in generale – ha aggiunto il molfettese aggredito – credo che questa situazione sia rischiosa soprattutto per bambini, anziani o per chi passeggia con il proprio cane, specialmente se di piccola taglia».
Un 29enne del posto, abituato a muoversi in città con il monopattino per lavoro, ha raccontato quanto gli è accaduto in via Palmiro Togliatti: «Mi sono ritrovato inseguito da tre cani randagi, uno dei quali particolarmente aggressivo e di grossa taglia. Non riuscendo a seminare gli animali sono stato costretto a fermarmi anche se poi mi hanno accerchiato».
Solo quel mezzo di trasporto, paradossalmente, gli ha consentito di temporeggiare per evitare di essere aggredito anche fisicamente dal branco: «Solo agitando il monopattino davanti al cane che voleva saltarmi addosso, sono riuscito a farmi spazio, anche se devo ammettere di aver avuto molta paura». Dopo qualche minuto di apprensione, il passaggio di un amico in auto l'ha salvato sottraendolo alla minaccia canina. Non si tratta, purtroppo, di una novità visto che nei giorni scorsi, inoltre, gli stessi cani sono stati individuati a più riprese nel vicino parco urbano "Baden Powell".
Il timore, infatti, è che qualcuno possa farsi male: «Oltre ad essere un pericolo in generale – ha aggiunto il molfettese aggredito – credo che questa situazione sia rischiosa soprattutto per bambini, anziani o per chi passeggia con il proprio cane, specialmente se di piccola taglia».