Anche Molfetta ha la sua palude
Reflui a cielo aperto: cattivo odore e poca igiene
giovedì 10 aprile 2014
16.06
iReport
Sembra quasi che l'ambiente africano si sia improvvisamente trasferito a Molfetta. Non si tratta né delle Paludi del Bangweulu della Zambia, né del Delta dell'Okavango del Botswana: sono alcuni tronconi del canale a cielo aperto dei reflui che scorrono nel territorio molfettese al confine con Bisceglie, provenendo da Ruvo di Puglia.
Balzerà subito agli occhi la situazione della zona ASI: infatti, il canale che si snoda tra le campagne (località Zappino e Spinaruta) termina proprio ai piedi di una delle aziende della zona ASI e, prima di nascondersi sotto la strada, crea un vero e proprio acquitrino maleodorante.
Perché non impermeabilizzare quella zona, mettendola in sicurezza? Il Comune potrebbe segnalare la penosa e poco igienica condizione dell'area all'Acquedotto Pugliese o a quegli enti che si occupano della sua gestione? Oppure vogliamo che quella zona resti nelle attuali condizioni, per nulla igieniche, considerando anche gli sgradevoli odori e gli insetti che si possono nascondere in quella zona?
Balzerà subito agli occhi la situazione della zona ASI: infatti, il canale che si snoda tra le campagne (località Zappino e Spinaruta) termina proprio ai piedi di una delle aziende della zona ASI e, prima di nascondersi sotto la strada, crea un vero e proprio acquitrino maleodorante.
Perché non impermeabilizzare quella zona, mettendola in sicurezza? Il Comune potrebbe segnalare la penosa e poco igienica condizione dell'area all'Acquedotto Pugliese o a quegli enti che si occupano della sua gestione? Oppure vogliamo che quella zona resti nelle attuali condizioni, per nulla igieniche, considerando anche gli sgradevoli odori e gli insetti che si possono nascondere in quella zona?