Al buio un "pezzo" di corso Umberto
Considerazioni di una residente
mercoledì 26 novembre 2014
8.13
iReport
Corso Umberto, nel tratto più vicino alla stazione ferroviaria, è buio. E' così da mesi. Troppi. Quando cala il sole diventa un tratto di strada per veri coraggiosi.
Di seguito pubblichiamo, il testo del post scritto, nel giorno il cui tutti celebrano la Giornata contro la violenza sulle donne, da una residente della zona, Marilena, una giovane donna che, per forza di cose, è costretta a rincasare o ad uscire di casa, al buio. Con tutti i pericoli che ne conseguono. Una testimonianza forte, carica di rancore. Di quei sentimenti di rabbia che nascono solo quando tutto ci si sente inermi, persi e non ci vuole arrendere alla rassegnazione.
«Ho scelto di pubblicare questa foto che per molti è un déjà vu, non per caso. Oggi è una giornata speciale, e il mio pensiero va a quelle donne che dopo le 7 di sera rincasano, a tutte le pendolari e a tutte coloro che, dopo aver attraversato il sottopassaggio, vengono inghiottite dal buio. Dal buio della stazione di Molfetta. E' triste però constatare quanto al coraggio di queste donne si contrapponga l'indifferenza "reale" di chi siede al governo della città. Parlo di quelle stesse donne e uomini che già allo scoccare della mezzanotte, come veri primi della classe, hanno pubblicato scarpette rosse e volti tumefatti. Di chi sale sui palchetti, posti a debita distanza dalla zona in questione, sapendo che per pontificare bene c'è bisogno di luce. Ecco, a tutti questi mi piacerebbe dire che la differenza tra le parole e le azioni è racchiusa in questa foto. Osservatela e fatevi un esame di coscienza».
Di seguito pubblichiamo, il testo del post scritto, nel giorno il cui tutti celebrano la Giornata contro la violenza sulle donne, da una residente della zona, Marilena, una giovane donna che, per forza di cose, è costretta a rincasare o ad uscire di casa, al buio. Con tutti i pericoli che ne conseguono. Una testimonianza forte, carica di rancore. Di quei sentimenti di rabbia che nascono solo quando tutto ci si sente inermi, persi e non ci vuole arrendere alla rassegnazione.
«Ho scelto di pubblicare questa foto che per molti è un déjà vu, non per caso. Oggi è una giornata speciale, e il mio pensiero va a quelle donne che dopo le 7 di sera rincasano, a tutte le pendolari e a tutte coloro che, dopo aver attraversato il sottopassaggio, vengono inghiottite dal buio. Dal buio della stazione di Molfetta. E' triste però constatare quanto al coraggio di queste donne si contrapponga l'indifferenza "reale" di chi siede al governo della città. Parlo di quelle stesse donne e uomini che già allo scoccare della mezzanotte, come veri primi della classe, hanno pubblicato scarpette rosse e volti tumefatti. Di chi sale sui palchetti, posti a debita distanza dalla zona in questione, sapendo che per pontificare bene c'è bisogno di luce. Ecco, a tutti questi mi piacerebbe dire che la differenza tra le parole e le azioni è racchiusa in questa foto. Osservatela e fatevi un esame di coscienza».