Un runner di Molfetta vince una delle prime gare virtuali dopo il Coronavirus
Primo posto per Roberto la Grasta nell'Apulia Virtual Running
giovedì 4 giugno 2020
15.00
L'emergenza Coronavirus ha stoppato praticamente tutti gli sport e per primi quelli che sono caratterizzati dal contatto tra gli atleti e dagli assembramenti. Il podismo è uno di quelli: le gare agonistiche regionali e nazionali sono state prontamente sospese dalla FIDAL prima ancora del lockdown di inizio marzo e non si sa ancora quando ci sarà una reale ripartenza delle competizioni. Un modo alternativo per vivere, seppur in maniera molto diversa, l'emozione del running collettivo è quello di partecipare alle gare virtuali: una corsa con regolare iscrizione e con una data di partecipazione ma affrontata in solitaria.
Una di queste gare a distanza è stata l'Apulia Virtual Running, organizzata dall'associazione Apulia Sport Palagiano e disputata il 31 maggio scorso, con la partecipazione di atleti non soltanto pugliesi ma anche di altre regioni italiane. Anzi, alcuni corridori hanno preso parte a questa insolita manifestazione pur vivendo all'estero: dovendo inviare il proprio tempo sui 10 km tramite GPS, non fa differenza correre in Puglia, a Londra o a New York. L'unico vantaggio è quello di poter scegliere in autonomia il percorso, magari puntando su un tracciato che valorizzi la velocità.
A vincere questa virtual race è stato un runner molfettese: Roberto la Grasta della Free Runners Molfetta si è piazzato al primo posto con il tempo di 35 minuti e 40 secondi. Una bella soddisfazione personale ma soprattutto un bel messaggio, per una nuova vita post-pandemia all'insegna di nuove regole ma con alla base gli stessi valori e soprattutto la stessa forza di volontà, quella necessaria a raggiungere qualsiasi tipo di traguardo, nello sport come nella vita. Ora più che mai c'è una vera e propria necessità di sentirsi uniti e correre è un modo per stare insieme, pur stando lontani. Nel preciso momento in cui corri, sai che in Italia (e nel mondo) tante altre persone stanno correndo con te.
«Questa vittoria è un simbolico allungo sul Covid - ha commentato Roberto - per raggiungere tutti gli altri atleti e amatori che compongono questo meraviglioso circuito nazionale del quale adesso ci manca soprattutto la vicinanza umana, le pacche, i sostegni, gli abbracci». Perché lo sport è soprattutto socialità e, nell'attesa che tutto possa tornare realmente come prima, occorrerà sfidarsi a distanza, per il bene di tutti.
Una di queste gare a distanza è stata l'Apulia Virtual Running, organizzata dall'associazione Apulia Sport Palagiano e disputata il 31 maggio scorso, con la partecipazione di atleti non soltanto pugliesi ma anche di altre regioni italiane. Anzi, alcuni corridori hanno preso parte a questa insolita manifestazione pur vivendo all'estero: dovendo inviare il proprio tempo sui 10 km tramite GPS, non fa differenza correre in Puglia, a Londra o a New York. L'unico vantaggio è quello di poter scegliere in autonomia il percorso, magari puntando su un tracciato che valorizzi la velocità.
A vincere questa virtual race è stato un runner molfettese: Roberto la Grasta della Free Runners Molfetta si è piazzato al primo posto con il tempo di 35 minuti e 40 secondi. Una bella soddisfazione personale ma soprattutto un bel messaggio, per una nuova vita post-pandemia all'insegna di nuove regole ma con alla base gli stessi valori e soprattutto la stessa forza di volontà, quella necessaria a raggiungere qualsiasi tipo di traguardo, nello sport come nella vita. Ora più che mai c'è una vera e propria necessità di sentirsi uniti e correre è un modo per stare insieme, pur stando lontani. Nel preciso momento in cui corri, sai che in Italia (e nel mondo) tante altre persone stanno correndo con te.
«Questa vittoria è un simbolico allungo sul Covid - ha commentato Roberto - per raggiungere tutti gli altri atleti e amatori che compongono questo meraviglioso circuito nazionale del quale adesso ci manca soprattutto la vicinanza umana, le pacche, i sostegni, gli abbracci». Perché lo sport è soprattutto socialità e, nell'attesa che tutto possa tornare realmente come prima, occorrerà sfidarsi a distanza, per il bene di tutti.