Un anno di sport: la Virtus Basket Molfetta conquista la promozione in Serie D

Il roster del presidente Andrea Bellifemine vince la Poule Promozione

martedì 27 dicembre 2016
A cura di Andrea Teofrasto
Giovani ed affamati. Basterebbero queste due parole per de­scrivere la Virtus Basket Molfetta dell'ultimo anno. Dopo la promozione in Serie D è tempo di raccogliere i frutti per i biancoblù. Per farlo, si è fatto ricorso ad Antonio Ragno l'artefice della ricostruzione del nuovo corso, si punta tutto proprio sull'e­splosione di quei giovani tanto coccolati ed attesi negli anni, nonostante infortuni ed aspettative non sempre rispettate pienamente.

La bassa età media della squadra e la scarsa esperienza dei più in questi pal­coscenici potrà essere un ostacolo arduo da superare, ma col talento spesso si può sopperire a tutto. E di talento, poten­zialmente, ce n'è. Stefano Liso pare sia al massimo della sua forma, Bartolo Di Leo e Gianmarco Lasorsa sono due ottimi centri che si completano tra loro. L'agonismo di capitan Rinaldi aiuterà a far innamorare nuovamente il pubblico del PalaPoli della loro squadra. Nicola Carnicella dovrà confermare quanto di buono fatto vedere lo scorso anno, e Michele Carnicella, avrà gli occhi puntati su di sé con l'obbligo di dare seguito al suo processo di crescita. Lo zoccolo duro della squadra non è cambiato, con la dirigenza che ha operato in maniera ottimale sul mercato dei free agent durante la sessione estiva.

Il talento a disposizione di coach Antonio Ragno è davvero tanto. Ma più che talento dovrem­mo parlare di potenziale, perché molti di questi giocatori debbono ancora dimostrare di meritarsi le attenzioni che stanno avendo in questi tempi, Mione e Liso su tutti. Come detto in precedenza, la poca espe­rienza è uno dei nei della squadra. Se da un lato la bella gioventù può essere un gran vantaggio in ottica futura, al momento non garantisce la giusta stabilità che servirebbe all'ambiente per ripartire in pompa magna.

Quella passata è stata semplicemente la miglior annata degli ultimi anni della storia della Virtus. Dopo un'annata così, l'obiettivo non può che essere ripetersi e, se possibile, provare a confermare quanto di buon fatto vedere durante la fase della Poule Promozione della stagione 2015/16.
Fino all'estate 2015, uno dei pochi motivi di interesse nel se­guire la Virtus era la speranza che un giorno o l'altro il roster molfettese si rimettesse scarpe e canottiera. Cos'è successo la scorsa stagione? Team vincen­te, promozione in Serie D, giocatori elettrizzanti e un Giuseppe Rinaldi sempre più in versione leader. Ed è tutto vero. Quella che fino a pochi anni fa sembrava essere un'accozzaglia di talenti è diventata una squadra vera: un otti­mo mix tra giovani promettenti e giocatori d'esperienza ha fatto sì che la formazione di coach Antonio Ragno chiudesse la scorsa annata con il salto di categoria. Com'è possibile? Beh, si corre.

Tanto campo aperto, tanto tiro da 3 punti, e soprattutto tan­to, tantissimo atletismo. Grossi cambiamenti quest'estate non ce ne sono stati, ecco perchè, la prima parte di stagione nel campionato di Serie D regionale è andata bene ma non benissimo. Dopo una stagione come quella appena tra­scorsa, vuoi non cavalcare l'entusiasmo? La Virtus ha acquisito consapevolezza, fi­ducia ed esperienza, doti fondamentali nella crescita di un gruppo giovane. Sono infarciti di ottimi atleti, di tiratori e di giocatori polie­drici, perfettamente in linea col trend della Serie D odierna. Rianldi è un leader dentro e fuori lo spogliatoio, Gadaleta e Sallustio stanno crescendo, Liso è una garanzia, Mione attira curiosità. I presupposti per fare bene (o benissimo) ci sono tutti. Ma lasciamo lavorare coach Ragno e questi baldi giovani: il talento c'è, the time is now.