The Wall: ecco Giandonato La Forgia lo stakanovista
DNA da veterano alla conquista della Seconda Categoria
mercoledì 3 febbraio 2016
0.20
L'aggettivo che forse più di tutti gli si addice è senza dubbio uno solo: predestinato. Un predestinato per le movenze sul campo, per il carattere e per quelle stimmate da leader che ne hanno fatto un prodigio (seppur non più baby) alla sola età di 31 anni. Questo è Giandonato La Forgia, l'ennesimo gioiello del Borgorosso Molfetta, pronto a spiccare il volo verso un'altra promozione diretta.
Nel suo destino c'è il Borgorosso, c'è un primato da difendere e una vittoria da conquistare sul campo oltre ad un finale di stagione da giocare. Situazioni che fanno girare la testa per un ragazzo di periferia cresciuto in una realtà come quella molfettese, dove le pressioni sono pressoché azzerate e dove ci vuole veramente poco a diventare un idolo dei tifosi. E "Giando" in tutto questo c'è riuscito perfettamente, rendendosi prima protagonista di una storica promozione in Seconda Categoria nella passata stagione e poi, soprattutto, di uno strameritato primo posto nel campionato in corso.
Merito di un gruppo forgiato alla perfezione da Michele Patruno, ovviamente. Merito soprattutto di una proprietà che davanti alle difficoltà dei primi mesi della scorsa annata ha tenuto botta e rinforzato il gruppo biancorosso con sapienza nel mercato di gennaio e quello estivo post promozione. Merito, però, anche di quei singoli che nell'arco di una stagione hanno saputo fare da soli la differenza.
E La Forgia è certamente uno di questi. Un vero stakanovista, per un ragazzo poco più che trentenne che al Borgorosso ha trovato la sua dimensione ideale e che proprio con la maglia biancorossa ha iniziato a vivere un sogno. Un predistinato? Sì, probabilmente si. Ma occhio alle sorprese. Gli unici dati certi, per il momento, restano infatti i numeri e le qualità che fanno di Giandonato La Forgia un assoluto protagonista, che con la maglia biancorossa e quella fascia da capitano al braccio sta facendo sognare da due anni una città intera.
Nel suo destino c'è il Borgorosso, c'è un primato da difendere e una vittoria da conquistare sul campo oltre ad un finale di stagione da giocare. Situazioni che fanno girare la testa per un ragazzo di periferia cresciuto in una realtà come quella molfettese, dove le pressioni sono pressoché azzerate e dove ci vuole veramente poco a diventare un idolo dei tifosi. E "Giando" in tutto questo c'è riuscito perfettamente, rendendosi prima protagonista di una storica promozione in Seconda Categoria nella passata stagione e poi, soprattutto, di uno strameritato primo posto nel campionato in corso.
Merito di un gruppo forgiato alla perfezione da Michele Patruno, ovviamente. Merito soprattutto di una proprietà che davanti alle difficoltà dei primi mesi della scorsa annata ha tenuto botta e rinforzato il gruppo biancorosso con sapienza nel mercato di gennaio e quello estivo post promozione. Merito, però, anche di quei singoli che nell'arco di una stagione hanno saputo fare da soli la differenza.
E La Forgia è certamente uno di questi. Un vero stakanovista, per un ragazzo poco più che trentenne che al Borgorosso ha trovato la sua dimensione ideale e che proprio con la maglia biancorossa ha iniziato a vivere un sogno. Un predistinato? Sì, probabilmente si. Ma occhio alle sorprese. Gli unici dati certi, per il momento, restano infatti i numeri e le qualità che fanno di Giandonato La Forgia un assoluto protagonista, che con la maglia biancorossa e quella fascia da capitano al braccio sta facendo sognare da due anni una città intera.