Terrone e la retorica dell'attaccante di categoria. Di un'altra categoria
Impressionante esordio stagionale per il bomber biancorosso
sabato 10 settembre 2016
14.38
Il calcio è così bello perchè c'è spazio per un universo intero di possibilità. Perchè ognuno può dare un suo contributo a suo modo. Chi ha fiato, corre. Chi ha piedi, disegna. Chi ha testa, spiega. Chi ha tutto, è un gran giocatore. Sabino Terrone, in campo, conosce solo un modo di fare le cose: facendo gol. Il suo mestiere? Bomber. Agile e tecnico, nonostante l'altezza non fa affidamento solo alla sua testa, ma sa fare buon uso anche e soprattutto dei suoi piedi. La sua faccia cattiva, quella giusta, fa immediatamente sognare i tifosi biancorossi, che credono sia arrivato un bomber vero. La realtà ha già confermato tutto ciò visti i numeri. Prima partita ufficiale contro Corato e primi tre gol.
Qualsiasi palla tocchi, il bomber la trasforma in oro per la Molfetta Calcio. B come Bomber. E il fattore B è stato quello determinante in questi sedicesimi di andata di Coppa Italia di Promozione. Perchè il gol non è solo questione di fisico, di tecnica, di piede. Il gol, soprattutto nelle serie minori, è più questione di forza di volontà, di istinto e di fame. Cose che a Sabino non mancano, per niente.
Qualsiasi palla tocchi, il bomber la trasforma in oro per la Molfetta Calcio. B come Bomber. E il fattore B è stato quello determinante in questi sedicesimi di andata di Coppa Italia di Promozione. Perchè il gol non è solo questione di fisico, di tecnica, di piede. Il gol, soprattutto nelle serie minori, è più questione di forza di volontà, di istinto e di fame. Cose che a Sabino non mancano, per niente.