Super Borgorosso, si sogna il salto di categoria
La squadra di Patruno si prepara alla finale contro il Modugno
mercoledì 25 marzo 2015
7.16
Dal Real Bari al Real Bari, come è cambiato il destino del Borgorosso Molfetta. Un girone fa, il Petrone incoronava i baresi e Michele Patruno doveva lottare per diradare le nubi che minacciavano il percorso in campionato già a metà stagione. Qualche gol subito di troppo e qualche scelta sciagurata mettevano a nudo una squadra che sembrava non riuscire a reggere il confronto con le avversarie.
Il ritorno in terra barese e poi lo spareggio play off, da dentro o fuori, hanno ribaltato tutte le prospettive. Ora il Borgorosso è una squadra completa, che sa soffrire quando serve e anche con un po' di fortuna resiste agli assalti avversari. E che non dipende solo dalle doti da bomber di Murolo, decisivo anche in quest'ultimo match con una doppietta ma non unico trascinatore biancorosso. La differenza ora è di squadra e i nuovi acquisti stanno aiutando un passaggio generazionale tutt'altro che scontato. Il portiere continua a fare paratone, la difesa è diventata solida, un muro invalicabile e garantisce un'alternativa anche sulle palle inattive, con saltatori eccellenti. E poi il centrocampo, sorprendente per come combina nello stretto e in fase di possesso. Insomma, come dicono in Spagna: "hay equipo", c'è la squadra.
Il salto di qualità è arrivato al punto giusto e nel momento giusto. Ne hanno tratto giovamento tutti, in particolare Patruno. Dimenticati i raptus che ne hanno frenato l'avvio di stagione, il Borgorosso sta conquistando la via del trionfo come altre compagini non erano riuscite a fare. Un mese fa, prima della vittoria interna contro il Real Bari, i molfettesi erano a -4 dalla zona play off: oggi sono in finale. Manca ancora una partita, senza punti in palio ma con una promozione sul rettilineo. Per i festeggiamenti però serve ancora un ultimo step: va scalato l'ultimo gradino. Il Borgorosso Molfetta è atteso dall'ultima, entusiasmante fatica.
Il ritorno in terra barese e poi lo spareggio play off, da dentro o fuori, hanno ribaltato tutte le prospettive. Ora il Borgorosso è una squadra completa, che sa soffrire quando serve e anche con un po' di fortuna resiste agli assalti avversari. E che non dipende solo dalle doti da bomber di Murolo, decisivo anche in quest'ultimo match con una doppietta ma non unico trascinatore biancorosso. La differenza ora è di squadra e i nuovi acquisti stanno aiutando un passaggio generazionale tutt'altro che scontato. Il portiere continua a fare paratone, la difesa è diventata solida, un muro invalicabile e garantisce un'alternativa anche sulle palle inattive, con saltatori eccellenti. E poi il centrocampo, sorprendente per come combina nello stretto e in fase di possesso. Insomma, come dicono in Spagna: "hay equipo", c'è la squadra.
Il salto di qualità è arrivato al punto giusto e nel momento giusto. Ne hanno tratto giovamento tutti, in particolare Patruno. Dimenticati i raptus che ne hanno frenato l'avvio di stagione, il Borgorosso sta conquistando la via del trionfo come altre compagini non erano riuscite a fare. Un mese fa, prima della vittoria interna contro il Real Bari, i molfettesi erano a -4 dalla zona play off: oggi sono in finale. Manca ancora una partita, senza punti in palio ma con una promozione sul rettilineo. Per i festeggiamenti però serve ancora un ultimo step: va scalato l'ultimo gradino. Il Borgorosso Molfetta è atteso dall'ultima, entusiasmante fatica.