Promozione: il Carapelle ospita la Nuova Molfetta
Fischio d'inizio, ore 15, allo stadio comunale Ordona
domenica 15 marzo 2015
7.53
In carreggiata senza mai sbandare. Salvo l'ultima frenata contro il Giovinazzo. Potrebbe riassumersi così l'ultimo mese della Nuova Molfetta, un mese ricco di vittorie (ben quattro), e punti (13). Come accade spesso però, la memoria dei tifosi calcistici è incredibilmente labile. I giocatori passano da paracarri a campioni nel giro di una/due partite, gli allenatori meritano quasi di essere esonerati se non vincono (e convincono) in ogni partita, i dirigenti poi fanno degli acquisti e delle cessioni che meriterebbero di essere lapidati in piazza, salvo poi rivelarsi operazioni azzeccate.
Figuratevi poi cosa potrebbe accadere se una squadra che ha vinto le ultime quattro gare su cinque a disposizione e che veleggia nella zona "tranquilla" della classifica con 32 punti, arrivasse ad inanellare qualche passaggio a vuoto. Un disastro, la fine del mondo: difensori che diventano improvvisamente da terza categoria, centrocampisti troppo lenti, macchinosi ed imprecisi, attaccanti che si trasformano in brocchi. Eppure la sfida di domani contro il Carapelle, quinto in classifica, con 41 punti potrebbe essere un banco di prova per testare la maturità dei marinai.
Ma risultato a parte agli scettici poco importa, appunto, che quella squadra al primo anno nel campionato di Promozione sia al decimo posto in classifica con dieci punti di vantaggio sulla zona bollente dei play out. A questo punto della stagione bisognerebbe cominciare a sommare quanto (di buono) fatto fino a questo momento. Visti i numeri si rimarrebbe sbigottiti nel leggere le critiche feroci che a volte vengono mosse alla squadra, ai giocatori ed al mister, la perplessità si fonde con la convizione che, al termine della stagione, questa squadra raggiungerà quasi certamente l'obiettivo salvezza dichiarato fin da agosto. Pensate a chi, dopo mesi di proclami, si ritrova ad avere in mano un pugno di mosche.
Figuratevi poi cosa potrebbe accadere se una squadra che ha vinto le ultime quattro gare su cinque a disposizione e che veleggia nella zona "tranquilla" della classifica con 32 punti, arrivasse ad inanellare qualche passaggio a vuoto. Un disastro, la fine del mondo: difensori che diventano improvvisamente da terza categoria, centrocampisti troppo lenti, macchinosi ed imprecisi, attaccanti che si trasformano in brocchi. Eppure la sfida di domani contro il Carapelle, quinto in classifica, con 41 punti potrebbe essere un banco di prova per testare la maturità dei marinai.
Ma risultato a parte agli scettici poco importa, appunto, che quella squadra al primo anno nel campionato di Promozione sia al decimo posto in classifica con dieci punti di vantaggio sulla zona bollente dei play out. A questo punto della stagione bisognerebbe cominciare a sommare quanto (di buono) fatto fino a questo momento. Visti i numeri si rimarrebbe sbigottiti nel leggere le critiche feroci che a volte vengono mosse alla squadra, ai giocatori ed al mister, la perplessità si fonde con la convizione che, al termine della stagione, questa squadra raggiungerà quasi certamente l'obiettivo salvezza dichiarato fin da agosto. Pensate a chi, dopo mesi di proclami, si ritrova ad avere in mano un pugno di mosche.