Pallacanestro Molfetta: immobilismo o programmazione sottotraccia?

Tanto silenzio attorno alla società molfettese del presidente Pucci dopo la salvezza

domenica 22 giugno 2014 7.57
A cura di Andrea Teofrasto
Tutto tace in casa Pallacanestro Molfetta. Silenzio strano ma che fa rumore. Siamo a metà giugno e il mercato e la programmazione in casa Pallacanestro Molfetta è fatto solo di silenzi. Niente rumors estivi o presunte firme. Niente voci su agenti che giocano al rialzo cercando di piazzare a Molfetta i loro assistiti. Tutto tace quindi. Anche la stampa locale con i giornalisti restano quasi in silenzio stampa non ricevendo da tempo qualsiasi notizia, vera o falsa che sia. Silenzio che non da risposte nemmeno al tifo biancoazzurro.

Sul fronte nuovi acquisti, dunque tutto tace. Niente nomi che si susseguono (per ora) come possibili acquisti, così come niente voci su eventuali conferme del gruppo della passata stagione. Si sa che potrebbe esserci un eventuale ridimensionamento del budget per la Pallacanestro Molfetta, ma questo immobilismo può avere due differenti motivazioni.
Da un lato, la società di Molfetta, con il suo coach Gesmundo, ha forse capito che il mercato non è un gioco da ragazzi e va pianificato con calma e precisione. Prendere un insieme di figurine non ha pagato negli anni passati della vecchia gestione. Il nuovo corso col presidente Pucci al comando aveva fin da subito capito che era il caso di cambiare metodo: acquisti mirati in ruoli chiave, come il playmaker o il pivot, e funzionali al gioco che l'allenatore predilige (altri casi Nanut, Zambrini e Cuccinelli giusto per citarne alcuni a Molfetta sarebbero stati assurdi, quanto rischiosi). Perciò la Pallacanestro Molfetta, nella persona di Gesmundo, ha voluto costruire un gruppo giovane e funzionale al proprio stile di gioco. Il mercato ha regalato talenti (vedi Longobardi nella passata stagione) non ancora affermati ma che hanno dato tanto alla causa molfettese. Sicuramente bisogna ripartire da qui.

Non inseguire i nomi, ma avere un progetto e una identità programmata fin da subito. In questa lettura, il mancato vociferarsi di eventuali acquisti avrebbe un gran senso. Dall'altro lato, però, l'immobilismo della società molfettese potrebbe indicare una completa assenza di idee, oltre che un ridimensionamento più importante di quanto non si dica. Il fatto che la Pallacanestro Molfetta sia una delle poche società ancora immobili, obiettivamente mette un po' di preoccupazione negli appassionati, se non si giustifica il tutto con la prima motivazione, riportata poche righe sopra. Molfetta aspetta, gli altri comprano o fanno rumors seppur ancora non ufficializzando acquisti. E qui i dubbi aumentano.
Gli interrogativi sono tanti, come tante sono le possibili visioni di questa prima fase di mercato molfettese. Sicuramente i tifosi possono avere la certezza che, la Pallacanestro Molfetta farà le cose con calma, scegliendo razionalmente giocatori potenzialmente funzionali al progetto e al gioco di Gesmundo. Proprio la mancanza di nuove "figurine" rappresenta un motivo di speranza per una stagione degna. Tuttavia, la massima "Non è forse vero che l'attesa del piacere, è essa stessa il piacere?" Nel basket sembra non valere: se Molfetta non compra, o non programma lo fanno gli altri, quindi è giusto prendersi del tempo per riflettere e pianificare la prossima stagione, cogliendo occasioni future al volo.