Oro nella 20 km di marcia a Tokyo 2020. Stano: «Non svegliatemi dal mio sogno»
L'atleta commenta il successo ottenuto nella mattinata odierna
giovedì 5 agosto 2021
15.45
Occhi che brillano e brilleranno ancora per molto quelli di Massimo Stano.
L'atleta ha appena messo al collo la medaglia d'oro nella 20 km di marcia alle Olimpiadi di Tokyo 2020.
Un risultato incredibile per tante ragioni.
Stano, reduce da un infortunio lo scorso mese, non era considerato tra i favoriti prima della gara. Invece ha da sempre condotto una prestazione superlativa, da record nel record per lo sport italiano: non solo la medaglia più importante per uno sportivo ma anche la terza del metallo più prestigioso per l'atletica leggera italiana a queste Olimpiadi dopo Gimbo Tamberi e Marcell Jacobs.
«Sono veramente felice, sono stra soddisfatto - esulta Stano davanti ai cronisti in Giappone - non ci credo ancora quando fai questi risultati. Non so quanto tempo ci vorrà per capire se è vero o no, sicuro non voglio essere svegliato, per questo non voglio addormentarmi per paura di svegliarmi. Sono veramente felice i risultati non arrivano da soli hai bisogno di un team, di un allenatore, di un fisioterapista, di un gruppo di tutte le forze possibili, di una moglie che ti capisce, di una figlia che ti da la forza».
Il classe '92, cresciuto a Palo del Colle e dal 2008 allo stadio "Paolo Poli" per gli allenamenti con l'Aden Exprivia tradisce tutte le emozioni per questo traguardo.
«Sono davvero contento e spero sia tutto vero, ringrazio ovviamente le Fiamme Oro e le Fiamme Gialle, che sono coloro che mi aiutano ad allenarmi ogni giorno al meglio e che mi danno la forza, questo non è un ringraziamento di routine ma io col cuore sanno quanto io ci credo in loro e loro in me».
«Sono contento perché l'Italia quest'anno ha vinto i 100 mt, incredibile io ancora devo capire cosa ha fatto Jacobs, dieci minuti prima anche Tamberi, due medaglie del mio team delle Fiamme Oro, oggi mi ha chiamato il mio manager e gli ho detto guarda non c'è due senza tre, spero di essere il terzo, e sono il terzo. Tre medaglie in casa Fiamme Oro e per l'Italia che sta andando alla grande, spero che questo risultato serva anche a chi gareggerà domani e chi gareggerà fino alla fine delle Olimpiadi»
«Vi assicuro che ogni medaglia da' la spinta agli altri, perché gli altri hanno dato la spinta a me, sono davvero contento, spero che questa sia la realtà»
L'atleta ha appena messo al collo la medaglia d'oro nella 20 km di marcia alle Olimpiadi di Tokyo 2020.
Un risultato incredibile per tante ragioni.
Stano, reduce da un infortunio lo scorso mese, non era considerato tra i favoriti prima della gara. Invece ha da sempre condotto una prestazione superlativa, da record nel record per lo sport italiano: non solo la medaglia più importante per uno sportivo ma anche la terza del metallo più prestigioso per l'atletica leggera italiana a queste Olimpiadi dopo Gimbo Tamberi e Marcell Jacobs.
«Sono veramente felice, sono stra soddisfatto - esulta Stano davanti ai cronisti in Giappone - non ci credo ancora quando fai questi risultati. Non so quanto tempo ci vorrà per capire se è vero o no, sicuro non voglio essere svegliato, per questo non voglio addormentarmi per paura di svegliarmi. Sono veramente felice i risultati non arrivano da soli hai bisogno di un team, di un allenatore, di un fisioterapista, di un gruppo di tutte le forze possibili, di una moglie che ti capisce, di una figlia che ti da la forza».
Il classe '92, cresciuto a Palo del Colle e dal 2008 allo stadio "Paolo Poli" per gli allenamenti con l'Aden Exprivia tradisce tutte le emozioni per questo traguardo.
«Sono davvero contento e spero sia tutto vero, ringrazio ovviamente le Fiamme Oro e le Fiamme Gialle, che sono coloro che mi aiutano ad allenarmi ogni giorno al meglio e che mi danno la forza, questo non è un ringraziamento di routine ma io col cuore sanno quanto io ci credo in loro e loro in me».
«Sono contento perché l'Italia quest'anno ha vinto i 100 mt, incredibile io ancora devo capire cosa ha fatto Jacobs, dieci minuti prima anche Tamberi, due medaglie del mio team delle Fiamme Oro, oggi mi ha chiamato il mio manager e gli ho detto guarda non c'è due senza tre, spero di essere il terzo, e sono il terzo. Tre medaglie in casa Fiamme Oro e per l'Italia che sta andando alla grande, spero che questo risultato serva anche a chi gareggerà domani e chi gareggerà fino alla fine delle Olimpiadi»
«Vi assicuro che ogni medaglia da' la spinta agli altri, perché gli altri hanno dato la spinta a me, sono davvero contento, spero che questa sia la realtà»