Mondiali di atletica a Budapest: delusione per Massimo Stano nella marcia
Undicesimo posto per Francesco Fortunato, vincitore del tricolore a Molfetta
lunedì 21 agosto 2023
9.39
Nessuna medaglia ai mondiali di atletica per Massimo Stano, per il quale Molfetta ha sempre fatto il tifo nonostante l'assenza agli assoluti, e Francesco Fortunato che invece proprio venti giorni fa aveva vinto il tricolore correndo ai campionati nazionali su Corso Dante.
È della Spagna la prima medaglia d'oro ai Mondiali di Budapest nella 20 chilometri di marcia dove gli azzurri non riescono a essere protagonisti. In una gara lanciata su ritmi molto veloci, iniziata con due ore di ritardo a causa del maltempo, trionfa Alvaro Martin. Il due volte campione europeo conquista il gradino più alto del podio anche nella rassegna iridata con il gran crono di 1h17:32 migliorando di oltre un minuto il suo primato.
L'azione decisiva al quindicesimo chilometro, con l'iberico che si porta al comando, mentre per l'argento lo svedese Perseus Karlstrom (1h17:39) stacca il brasiliano Caio Bonfim (1h17:47), entrambi al record nazionale. Chiude undicesimo Francesco Fortunato in 1h19:01, ad appena due secondi dal personale realizzato quest'anno con il successo agli Europei a squadre, ma che qui non basta per entrare nei primi dieci a testimonianza del livello formidabile di questa gara. Ritirato il campione olimpico Massimo Stano, che si ferma dopo quindici chilometri quando era staccato di oltre due minuti, anche in vista della 35 chilometri di giovedì nella quale proverà a difendere il titolo mondiale vinto l'anno scorso, invece 31° posto del 22enne Andrea Cosi in 1h23:28. Soltanto una volta nella storia, a Parigi nel 2003 con l'oro in 1h17:21 dell'ecuadoriano Jefferson Perez, si era andati più forte nella 20 km dei Mondiali.
"È stata una gara difficilissima - commenta Francesco Fortunato - con un livello assurdo e inatteso. Ho quasi confermato il personale, mi sarei aspettato di arrivare nei primi sei con questo crono, non undicesimo. Non sono contento della posizione, anche se ho dato il massimo". "A metà gara ho visto che si andava forte - le parole di Massimo Stano - e speravo di poter recuperare ancora qualcuno, ma perdevo posizioni invece di recuperarle. Allora ho iniziato a pensare al ritiro, anche se odio ritirarmi e questa per me è la seconda volta, però ho preferito fermarmi pensando alla 35 chilometri. Spero di poter mettere a frutto giovedì tutto il lavoro che ho fatto, c'è un titolo da difendere".
Foto: Grana/FIDAL
È della Spagna la prima medaglia d'oro ai Mondiali di Budapest nella 20 chilometri di marcia dove gli azzurri non riescono a essere protagonisti. In una gara lanciata su ritmi molto veloci, iniziata con due ore di ritardo a causa del maltempo, trionfa Alvaro Martin. Il due volte campione europeo conquista il gradino più alto del podio anche nella rassegna iridata con il gran crono di 1h17:32 migliorando di oltre un minuto il suo primato.
L'azione decisiva al quindicesimo chilometro, con l'iberico che si porta al comando, mentre per l'argento lo svedese Perseus Karlstrom (1h17:39) stacca il brasiliano Caio Bonfim (1h17:47), entrambi al record nazionale. Chiude undicesimo Francesco Fortunato in 1h19:01, ad appena due secondi dal personale realizzato quest'anno con il successo agli Europei a squadre, ma che qui non basta per entrare nei primi dieci a testimonianza del livello formidabile di questa gara. Ritirato il campione olimpico Massimo Stano, che si ferma dopo quindici chilometri quando era staccato di oltre due minuti, anche in vista della 35 chilometri di giovedì nella quale proverà a difendere il titolo mondiale vinto l'anno scorso, invece 31° posto del 22enne Andrea Cosi in 1h23:28. Soltanto una volta nella storia, a Parigi nel 2003 con l'oro in 1h17:21 dell'ecuadoriano Jefferson Perez, si era andati più forte nella 20 km dei Mondiali.
"È stata una gara difficilissima - commenta Francesco Fortunato - con un livello assurdo e inatteso. Ho quasi confermato il personale, mi sarei aspettato di arrivare nei primi sei con questo crono, non undicesimo. Non sono contento della posizione, anche se ho dato il massimo". "A metà gara ho visto che si andava forte - le parole di Massimo Stano - e speravo di poter recuperare ancora qualcuno, ma perdevo posizioni invece di recuperarle. Allora ho iniziato a pensare al ritiro, anche se odio ritirarmi e questa per me è la seconda volta, però ho preferito fermarmi pensando alla 35 chilometri. Spero di poter mettere a frutto giovedì tutto il lavoro che ho fatto, c'è un titolo da difendere".
Foto: Grana/FIDAL