Molfetta Sportiva: ora la squadra ha bisogno del suo pubblico

Perché il clima di contestazione non può che incidere sulle prestazioni

martedì 13 settembre 2016
A cura di Andrea Teofrasto
Premessa: il pubblico, appassionato e devoto che va allo stadio, ha tutto il diritto di protestare e contestare l'operato della società. I tifosi della Molfetta Sportiva possono tranquillamente continuare, giornata dopo giornata, a dire la loro: fischiando e inveendo (anche via social) nei confronti della proprietà.

Fatta questa doverosa premessa, é giusto osservare e sottolineare l'altra faccia della medaglia: un clima di continua contestazione, non può che nuocere, non può che far del male alla squadra che va in campo. E questo é sotto gli occhi di tutti coloro i quali vogliono vedere. Chi ha seguito la passata stagione della Molfetta Sportiva, ha già vissuto questo clima teso sugli spalti. Squadra tra i fischi e i cori diretti a Lanza, che nonostanza la disaffezione del tifo organizzato molfettese non si è sentito costretto a correre ai ripari affidando la gestione tecnica della squadra ad un tecnico degno di essere definito tale.

Ma la squadra ha bisogno del proprio pubblico, i ragazzi vogliono giocare in clima sereno. D'altronde, in un momento difficile come questo, è più semplice fare risultato se c'è uno stadio pieno a sostenerti dall'inizio alla fine. La contestazione c'é stata, e probabilmente ci sarà ancora, ma ora é la squadra a chiedere ai tifosi di riservargli la giusta e dovuta attenzione. Perché, senza il proprio pubblico la Molfetta Sportiva può perdere. Eccome se può perdere…