Molfetta Sportiva, altalena di prestazioni e risultati. Sarà lieto fine?
Contro il Locorotondo per staccare il pass salvezza
domenica 3 aprile 2016
Più che una pura e semplice inattesa esplosione di prolificità, la roboante vittoria della Molfetta Sportiva contro il Mesagne assume le sembianze di un paradigma. In fondo, a ripensarci su a distanza di qualche giorno, la gara di domenica 20 marzo non è stata nient'altro che il compendio della stagione biancorossa ancora in corso.
Cos'hanno in comune i biancorossi timorosi e balbettanti di questa stagione con quelli capaci di segnare gol a grappoli, come se avessero di fronte una raccogliticcia selezione di sparring partner dilettanti? Nulla. E invece, dopo quella minacciosa zona di classifica, il diluvio di reti e di vittorie. Ecco, a voler tirare una riga nella nostra analisi, è proprio questa irriducibile indecifrabilità la cifra definitiva della squadra di Iennaco (Lanza).
Va detto che già durante la gestione di Fumai era emersa la bizzarra attitudine dei biancorossi. Chi si aspettava la zona playout dopo i fuochi d'artificio dell'esordio stagionale? Chi una clamorosa débâcle come quella di inizio 2016? Chi, dopo quel tonfo, la rinascita (apparente) attraverso una mini serie di risultati utili consecutivi?
Questa è la Molfetta, squadra sull'altalena. Il suo, un percorso in slalom, un infinito zig zag fra trionfali esibizioni e meste performance, fra frazioni di gioco in modalità high quality ed altre in balia di tutto: dei propri avversari, delle proprie paure, dei propri limiti. Per questo è complicatissimo oggi ricostruire una mappatura coerente del tortuoso e labirintico percorso fatto sinora: impossibile, poi, capire cosa dobbiamo aspettarci adesso. Prossima stazione Sudest Locorotondo.
Al momento nemmeno un aruspice avrebbe il coraggio di lanciarsi in pronostici sul risultato e la prestazione. Per non parlare di quello che sarà il presieguo del campionato. Questa è una squadra "pazza". E se lo dice la classifica con numeri e statistiche, noi gli crediamo.
Cos'hanno in comune i biancorossi timorosi e balbettanti di questa stagione con quelli capaci di segnare gol a grappoli, come se avessero di fronte una raccogliticcia selezione di sparring partner dilettanti? Nulla. E invece, dopo quella minacciosa zona di classifica, il diluvio di reti e di vittorie. Ecco, a voler tirare una riga nella nostra analisi, è proprio questa irriducibile indecifrabilità la cifra definitiva della squadra di Iennaco (Lanza).
Va detto che già durante la gestione di Fumai era emersa la bizzarra attitudine dei biancorossi. Chi si aspettava la zona playout dopo i fuochi d'artificio dell'esordio stagionale? Chi una clamorosa débâcle come quella di inizio 2016? Chi, dopo quel tonfo, la rinascita (apparente) attraverso una mini serie di risultati utili consecutivi?
Questa è la Molfetta, squadra sull'altalena. Il suo, un percorso in slalom, un infinito zig zag fra trionfali esibizioni e meste performance, fra frazioni di gioco in modalità high quality ed altre in balia di tutto: dei propri avversari, delle proprie paure, dei propri limiti. Per questo è complicatissimo oggi ricostruire una mappatura coerente del tortuoso e labirintico percorso fatto sinora: impossibile, poi, capire cosa dobbiamo aspettarci adesso. Prossima stazione Sudest Locorotondo.
Al momento nemmeno un aruspice avrebbe il coraggio di lanciarsi in pronostici sul risultato e la prestazione. Per non parlare di quello che sarà il presieguo del campionato. Questa è una squadra "pazza". E se lo dice la classifica con numeri e statistiche, noi gli crediamo.